Rotta verso Ladispoli-Cre.Cas. Città di Palombara/Marvelli: “La nostra forza? Essere noi stessi in campo. Domenica vinciamo 2-1, ed a Passiatore dico che…”

Rotta verso Ladispoli-Cre.Cas. Città di Palombara/Marvelli: “La nostra forza? Essere noi stessi in campo. Domenica vinciamo 2-1, ed a Passiatore dico che…”

Nella lunga vigilia che condurrà il Girone A di Eccellenza verso quella che, al momento, sembra la “madre di tutte le partite” ci è sembrato doveroso ascoltare i capitani di Ladispoli e Cre.Cas. Città di Palombara.

Andrea Marvelli e Simone Calabresi, dunque, o se preferite Simone Calabresi ed Andrea Marvelli.

Così lontani nel ruolo e magari anche nell’interpretazione della vita in senso assoluto, eppure vicini al punto quasi di collimare nell’orgoglio che, non solo a parole ma con i fatti, testimoniano quotidianamente nell’indossare la fascia di capitano di due delle formazioni più rappresentative della categoria.

Con loro abbiamo parlato della sfida che li metterà di fronte tra meno di tre giorni sul sintetico dell’Angelo Sale, toccando però altre tematiche.

 

Marvelli qualche campionato lo ha vinto: chiedere per informazioni dalle parti di Fidene, Marino e Forano.

Adesso sogna di vivere la stessa emozione con la maglia del Ladispoli, un club che ormai considera casa sua.

Domenica si scontreranno due filosofie calcistiche: quella dei tirrenici di Pietro Bosco, incentrata su un gioco corale che, a detta di numerosi osservatori, è il top visto quest’anno in categoria, e quella dei sabini di Marco Scorsini, fondata su una solidità difensiva difficilmente permeabile.

Al rientro da una noia ad un ginocchio che lo ha tenuto fuori per un mese e mezzo, il Capitano rossoblu se la vedrà probabilmente con Passiatore, suo ex compagno di squadra ai tempi del settore giovanile.

 

Andrea, domenica alla vostra porta busserà il Cre.Cas. Città di Palombara.

Quando le vostre strade si incrociano, spesso sono scintille…

“E’ vero, ma secondo me accade perchè lottiamo spesso per le posizioni importanti, quindi con il tempo si è sviluppata questa sorta di rivalità sportiva tra i club.

A ben guardarle, sembra poi che le due squadre personifichino due mentalità quasi opposte di esprimere il calcio”.

bosco-ladispoli

A giudizio di molti addetti ai lavori, voi esprimete quello più apprezzabile sotto il profilo estetico.

“Ed io mi sento di confermarlo.

Il nosto gioco esalta pienamente le caratteristiche i singoli e, quando ti diverti ed arrivano pure i risultati, l’entusiasmo si moltiplica”.

Il Cre.Cas. Città di Palombara ha una difesa quasi impenetrabile, come dimostrano gli appena dodici gol subiti in campionato.

Dove si può scalfirla?

“Loro basano molto del loro gioco sulla fase difensiva e sulle ripartenze.

Sono una squadra estremamente fisica, mentre noi siamo più tecnici.

Il modo di avere la meglio su di loro deve venirci in modo naturale, attraverso le nostre caratteristiche e la nostra mentalità.

Per me la bellezza è essere se stessi con le proprie specificità.

Una chiave per venire a capo del match di domenica potrebbe derivare dal ritmo.

Se riusciremo a tenerlo alto ed a sfruttare al massimo le occasioni che ci capiteranno, potremo farcela”.

passiatore
Jacopo Passiatore

Calabresi ha dichiarato che sarà Passiatore a prendersi cura di te domenica mattina.

Sei pronto?

“Premessa: per me Passiatore è uno dei difensori più forti dell’intera categoria e, se ci troveremo di fronte, sarà un bellissimo scontro.

Jacopo però lo conosco benissimo fin dai tempi del settore giovanile nel Centro Calcio Federale.

Ai tempi, faceva anche lui l’attaccante e spesso era costretto a fare panchina, mentre io giocavo titolare.

Forse è per questo che giustamente ha deciso di cambiare ruolo (ride)…”.

Cosa rappresenta per te essere Capitano del Ladispoli?

“Vedi, questo è un club con varie sfaccettature e completo sotto ogni punto di vista.

Per questo motivo, se indossi la fascia di Capitano in una società del genere, devi conoscere tutte queste sfaccettature e fare attenzione ad ogni particolare.

Al di là di una breve parentesi, sono qui da cinque anni ed essere il Capitano di questa squadra è un grande orgoglio.

Calcisticamente parlando, ormai Ladispoli rappresenta la mia patria.

Credo di essere stato bravo ad adattarmi alle persone che sono transitate qui, trasferendo nel contesto le mie qualità umane e tecniche”.

Umberto Paris Presidente Ladispoli
Umberto Paris Presidente Ladispoli

A bocce ferme firmeresti per un pari contro il Cre.Cas.?

“Ragionando con la dovuta umiltà, un pari potrebbe anche starci e non farebbe male a nessuna delle due contendenti, però a me i pareggi non sono mai piaciuti.

Quando indossavo la maglia del Fidene, quella del Città di Marino o ancora quella della Valle del Tevere e dovevo giocare uno scontro diretto, provavo sempre ad ottenere il massimo della posta in palio…”.

Quindi come finisce Ladispoli-Cre.Cas. Città di Palombara?

“Dico che finirà 2-1 per noi, ma lo faccio con positività non certo per presunzione.

Loro sono bravi a difendersi, ma stavolta giochiamo sul nostro campo.

I marcatori?

Cardella e Gallaccio”.

Ne manca uno…

“Il terzo non lo menzioniamo per scaramanzia (sorride)…”.

marvelli

Sbilanciati almeno su questo: un’eventuale vittoria da parte vostra chiude i giochi per quanto riguarda il primo posto?

“Se spedisci a sette punti la seconda della classe, dai un grandissimo imput al campionato.

Fai capire a tutti che hai messo la freccia.

La forza di questo gruppo, però, sono sempre stati l’umiltà ed un entusiasmo che non è mai venuto meno neppure nel corso di mezza seduta di allenamento.

Dobbiamo proseguire su questa strada”.

 

 

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