Dopo il suo esonero dalla panchina della P.C. Tor Sapienza, Marco Russo torna a parlare ai nostri microfoni. Proprio quei microfoni che, a detta del sodalizio gialloverde, sono costati cari all’oramai ex tecnico.
Buongiorno mister.
Cosa è successo dopo l’ultima puntata di Sport in Oro?
“Finita la trasmissione ricevo la chiamata del DS Paolo Michesi, il quale mi dice di aver parlato con la Presidenza: questa non era contenta di alcune mie dichiarazioni.
Penso di non aver detto nulla di male e soprattutto di aver detto cose che la società già sapeva: che sarei andato via a fine stagione dopo aver onorato tutti i miei impegni (lo sapevano da dicembre) e che avevamo due modi diversi e due idee diverse di vedere l’organizzazione societaria. Non parlo di aspetti tecnici e di campo, ma solamente di organizzazione.
Mi sono sentito in pieno diritto di comunicarlo in pubblico anche per guardarmi intorno in vista della prossima stagione: la voce già circolava nell’ambiente, quindi mi sono sentito libero di farlo.
Tornando alla “cronaca”, comunico quanto detto sopra al DS che riporta alla dirigenza, e lì sembrava tutto rientrato.
Lunedì sera, invece, ricevo la chiamata del DT Marco Saltolamazza che mi comunica l’esonero. Appresa la notizia tutto lo staff tecnico, portato da me, rassegna le dimissioni al club”.
Come ti sei sentito dopo questa comunicazione?
“Ci sono rimasto male perché mi aspettavo una chiamata dal Presidente per avere un confronto, ma così non è stato.
Ho ricevuto solamente il via libera per andare a salutare i ragazzi al campo ieri sera.
Sono rammaricato per non aver ricevuto in via diretta delle spiegazioni: probabilmente pago le conseguenze dell’aver preso l’intera gestione della prima squadra, cosa che mai era accaduta alla P.C.Tor Sapienza. Diciamo che si voleva “comandare” anche la mia gestione.
Un ringraziamento però lo vorrei fare alla società in quanto ha sfatato un mito che circolava tra gli addetti ai lavori: Marco Russo può essere esonerato, lo aggiungiamo al curriculum (ride, ndr)”.
Qual è la cosa che ti ha fatto più male dopo questa separazione?
“Sono dispiaciuto per i calciatori, alla fine di tutto quelli che ci rimettono sono loro. Mi hanno detto che da qui a fine stagione non percepiranno più rimborsi, vedremo quanti saranno decisi a continuare.
Io ci sono sempre stato anche quando il campionato era fermo.
Mi fa male anche sapere che già era tutto scritto per la prossima stagione: progetto giovane con pochi veterani guidati da Fabrizio Anselmi. Alla luce di ciò non nascondo che questa decisione potesse essere un pretesto per avviare già il nuovo corso…”.
Questa per te è stata la prima esperienza in Eccellenza. Cosa ti ha lasciato questa travagliata stagione?
“Questa stagione, per quanto difficile causa Covid-19, mi ha lasciato tanto.
Eravamo partiti bene, con euforia, a me non piace semplicemente partecipare ma voglio essere protagonista con i miei ragazzi, sono ambizioso.
L’Eccellenza mi piace, si gioca un calcio completamente diverso rispetto alla Promozione.
Dispiace solamente essere capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato”.
Proiettiamoci alla prossima stagione. Cosa bolle in pentola?
“Si sta muovendo qualcosa ma è prematuro parlarne, ho avuto 2-3 contatti anche con squadre di categoria superiore.
Sono felice di questi interessamenti ma attenderò il termine di questo torneo per valutare le varie proposte.
Grazie del suo tempo mister, in bocca al lupo per il futuro.
“Grazie a voi, chiudo facendo un grande in bocca al lupo alla P.C. Tor Sapienza per il prosieguo della stagione”