RUTZITTU FERMA IL PALESTRINA

RUTZITTU FERMA IL PALESTRINA

Nell’anticipo della tredicesima giornata, allo “Sbardella” a “porte chiuse”, sotto una pioggia torrenziale, la squadra di Cangiano non è riuscita a “piegare” l’Arzachena che è stata salvata dall’estremo difensore Rutzittu che ha neutralizzato, nel finale, il calcio di rigore di Della Penna.

PALESTRINA-ARZACHENA 0-0

Palestrina: Buccheri, Rossi, Ruggiero, Lanni, Antico, Pralini, Guglielmi (66’Di Bagno), Covetti, Mattogno (86’Di Cori), Della Penna, Dul (86’Bongiovanni). A disp.:Di Stefano, Fagioli. Basciani, Petitta, Anyadyke. All.:Cangiano.

Arzachena: Rutzittu, Fraghi, Giordani, Gnignera, Delrio, Loi, Aiana (56’Spina), Buonocore, Hasa, Sola, Spano (76’Milia). A disp.:Marzeddu, Buleu, Faedda, Guberti, Zucchi. All.:Alvardi.

Arbitro: Camplone di Pescara.

Ass.arb.li: Greco di Battipaglia e Minzolillo di Sala Consilina.

Note: Ammoniti:Ruggiero (P), Pralini (P), Guglielmi (P), Buonocore (A) e Sola (A). Calci d’angolo:4-3 per il Palestrina. Recupero:0’pt e 3’st. Gara giocata a “porte chiuse”. Giornata fredda, pioggia “torrenziale”. Prima dell’inizio della partita, è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dell’alluvione in Sardegna. All’83’, Rutzittu (A) ha parato un calcio di rigore battuto da Della Penna.

Il Palestrina non riesce a ritrovare la vittoria, che manca oramai da due mesi e mezzo, in virtù del pari senza reti allo “Sbardella” a “porte chiuse” contro l’Arzachena, sotto una pioggia “torrenziale” in una giornata “tipicamente” invernale. I romani hanno però molto da recriminare in seguito al calcio di rigore fallito nel finale da Della Penna che è stato neutralizzato da Rutzittu, il “man of the match”. La squadra di Cangiano si presenta con un 4-4-2 con Mattogno e Della Penna in attacco mentre i sardi del tecnico romano Alvardi, alle prese con tanti problemi societari, rispondono con un 3-5-2 con Hasa e Spano in fase offensiva. Dirige l’incontro Camplone di Pescara, buona la sua direzione. Prima dell’inizio del “match”, è stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime dell’alluvione che ha colpito la Sardegna. Nel primo tempo, i padroni di casa premono e recriminano alla mezz’ora per un fallo di mano di Fraghi sul tocco di Della Penna ma l’arbitro, in buona posizione, lascia proseguire anche se rimangono molti dubbi… Tre minuti dopo, Guglielmi si “divora” una grande occasione da corta distanza che viene respinta da Rutzittu, tra i migliori degli ospiti con Gnignera. Nella ripresa, il “copione” non cambia con il “forcing” dei romani ma l’Arzachena, in contropiede, sciupa una grande opportunità al 13′ con Hasa che scatta sul “filo del fuorigioco” ma perde l’attimo propizio e Buccheri si salva deviando in angolo. Al 37′, c’è il “match-ball” per il Palestrina in virtù del calcio di rigore concesso dall’arbitro Camplone per un fallo di mano di Buonocore, successivamente ammonito. Dal dischetto, in assenza dello squalificato Gallaccio, si presenta Della Penna ma il suo rasoterra viene parato da Rutzittu che salva la squadra di Alvardi. Dopo tre minuti di recupero, al triplice fischio di Camplone, il Palestrina, in cui i più brillanti sono stati Rossi e Pralini, esce dal campo con tanta “amarezza” mentre per l’Arzachena, dopo due sconfitte consecutive, è un punto che dà morale in un momento molto difficile non solo sul piano sportivo ma soprattutto su quello umano.

Giorgio Attolico