SALVINI OSPITE A TELEUNIVERSO TORNA SULLA DIREZIONE DI GARA.”SIAMO ALLE SOLITE A VOLTE CAPITA….

SALVINI OSPITE A TELEUNIVERSO TORNA SULLA DIREZIONE DI GARA.”SIAMO ALLE SOLITE A VOLTE CAPITA….

Ospite della trasmissione di Teleuniverso “Bordocampo Serie B”, in onda il Lunedì alle 21.15, Ernesto Salvini DG del Frosinone, ha sviscerato vari argomenti riguardanti la partita di La Spezia, ma anche altri aspetti del calcio italiano in generale. Con lui  in studio, anche Giuseppe Incocciati, allenatore e opinionista di Mediaset Premium con un passato da commentatore delle partite del Frosinone, e Luigi Lunghi, responsabile dell’Academy Frosinone Calcio.

Le impressioni  sul match di La Spezia…

“Sono convinto che nelle prime 10 giornate, per una squadra che ha l’obiettivo di disputare un campionato sereno e cercare di ottenere la salvezza il prima possibile, i risultati riescono a rimanere in secondo piano rispetto al modo in cui una neo promossa riesce ad inserirsi in un nuovo campionato.  Bisogna prendere per buona sia la prima partita contro il Brescia, al di là del risultato,  sia la partita contro lo Spezia, perché, anche se non si ha racimolato punti, la squadra si è espressa in maniera dignitosa, con la stessa qualità di una settimana prima. La squadra è molto fisica e ben strutturata, ed anche su un campo difficile è riuscita a non concedere ampi spazi ed occasioni da gol. Sicuramente si poteva anche far meglio, ma non si può assolutamente dire che siamo rimasti scontenti, in quanto in 9 contro 11 abbiamo persino avuto l’occasione di pareggiare”.

Sull’arbitraggio…

“Siamo sempre alla solita storia. A volte capita di subire un’influenza negativa, a volte positiva. Ci si sforza sempre di ricercare la perfezione nei giudizi arbitrali, ma è inevitabile che ognuno abbia il suo modo di intendere ed interpretare le cose. Queste interpretazioni ovviamente hanno il potere di spostare un match. Ad esempio, la settimana scorsa, Paganini, per una leggera spinta che però c’è stata, è stato ammonito dall’arbitro per simulazione con ulteriore ammenda di 1500 euro. Il rigore che è stato concesso allo Spezia questa settimana non c’era ed anche in questa occasione il giocatore ha simulato, ma la decisione è stata totalmente opposta. Altro esempio di difformità di giudizio lo abbiamo avuto sul sacrosanto rigore assegnato al Frosinone: il giocatore dello Spezia non è stato ammonito per la trattenuta di maglia, mentre ci sono arbitri che per la stessa irregolarità commessa a centrocampo estraggono il giallo.Guardando a rallentatore l’espulsione di Zappino, è vero che qualsiasi cosa provochi il portiere fuori dall’area è sempre punizione ed eventualmente anche cartellino, però più si riguarda il fallo e più sembra che il contatto non ci sia stato perché il giocatore salta. Prima del secondo giallo a Blanchard, poi, c’era stato un tocco di mano non visto del giocatore che successivamente ha subito il fallo. Detto questo, è ovvio che l’arbitro non può essere condannato perché evidentemente dalla sua posizione ha pensato che fosse stata commessa un’irregolarità”.

Daniel Ciofani…

“Lo scorso anno, nelle prime giornate, aveva impiegato tanto tempo per riuscire a segnare con continuità solamente perché aveva subito un lieve infortunio in fase di preparazione e, per un fisico di oltre 1,85 m, non è facile trovare la condizione rispetto, magari, ad un brevilineo. Inoltre quando si passa da una società ad un’altra, cambiando i metodi di allenamento, è normale metterci un po’ ad adattarsi a nuovi ritmi. Ciofani è un ragazzo brillante, sia come calciatore che come persona, e quest’anno non ha avuto i problemi dello scorso anno perché era già abituato alla metodica dei nostri tecnici”.

I  giovani…

“In Serie B stiamo vedendo moltissimi giovani interessanti, gran parte italiani. A La Spezia c’erano almeno un paio di ragazzi di grande prospettiva, seppur stranieri. Per il calcio italiano la serie cadetta è un trampolino di lancio importantissimo per i giovani, che, non importa se in prestito o di proprietà, devono poter giocare titolari per poter crescere. Noi preferiamo di gran lunga avere ragazzi di proprietà, perché credo che poi siano quelli che facciano fare business, al di là dell’apporto che danno nel corso della stagione. Sono anche un vanto per la società che può mostrare il prodotto del proprio lavoro. Squadre come l’Udinese ci hanno mostrato, negli anni, di potersi tenere a galla grazie a questa politica”.

L’economia del calcio italiano…

“Credo che il primo presupposto per poter risalire la china sia la crescita dell’economia del paese in generale, inevitabilmente il calcio va a braccetto con quest’ultima. Il calcio non ha, però, soltanto problemi economici da risolvere. Le vicende estive dei ripescaggi ci hanno dimostrato che bisogna addentrarsi meno nelle faccende burocratiche, perché il ripescaggio del Vicenza ha penalizzato una squadra, il Pisa, per un problema relativo all’impianto di illuminazione dello stadio, ma ha ammesso una squadra piena di debiti. Infine, per risollevarsi, bisognerebbe anche curare di più il settore giovanile con meno scienziati tattici e più maestri di calcio, e porre un limite agli stranieri per valorizzare i talenti nostrani. Con un po’ di fantasia ed intelligenza si possono fare passi in avanti per tornare ai livelli altissimi di qualche anno fa”.