FOTO: www.calciodellatuscia.com
A cura di Andrea Dirix
Dopo un buonissimo avvio di stagione, il Real Monterosi ha pagato dazio nell’ultima settimana.
Prima la sconfitta in campionato con il Rieti e poi il ko in extremis con il Grifone in coppa, hanno un po’ raffreddato l’entusiasmo iniziale.
Soprattutto lo 0-3 con gli amarantocelesti ha fatto storcere il naso a più di un dirigente biancorosso a causa dei due rigori discutibili concessi alla
capolista. Esiste forse un problema di sudditanza da parte delle giacchette nere nei confronti di Rieti e Viterbese? “Non lo credo assolutamente – attacca Marco Scorsini, approdato in estate sulla panchina del club di Cialli dopo una gavetta infinita in Promozione – Gli arbitri sono esseri umani e, come chiunque, possono sbagliare. Sono nel calcio da tanti anni e sono convinto che torti e favori si compensino sempre a fine anno. Il Rieti e la Viterbese sono le grandi favorite, sia per la qualità dei loro organici, sia per i due grandi presidenti che hanno. Detto questo, sono assolutamente certo che gli arbitri non si faranno comunque condizionare dalla presenza di questi due titani in categoria”.
Veniamo a voi. L’opinione ricorrente degli addetti ai lavori è che seminiate molto ma raccogliate poco rispetto alla produzione di gioco.
“Molti si sono complimentati con noi in questo primo scorcio di campionato. Io incasso volentieri gli elogi e li condivido volentieri con i ragazzi che hanno grandi valori, sia sotto il profilo umano che professionale. Come è noto, le mie squadre subiscono pochi gol, ma fanno anche un po’ fatica
a concretizzare. Quest’ultimo dato, però, deriva in parte dal fatto che finora non ho mai avuto a disposizione una corazzata come quelle di cui si parlava prima…”.
Quali obiettivi si è posto il Real Monterosi quest’anno?
“La società è ripartita con un nuovo progetto e dalla passata stagione sono rimasti solo in tre, Ferri, Provinciali e Luciani. Cercheremo di salvarci senza passare per i play-out, consci che sarà una stagione durissima. Ai miei calciatori lo vado ripetendo da agosto: noi non saremo salvi a gennaio, né a febbraio, ma ci sarà da soffrire fino all’ultima giornata. Il nostro traguardo è brindare il 10 maggio, stiamo lavorando per questo”.
Il calendario non è stato particolarmente benevolo con voi.
“Abbiamo incontrato fin da subito delle formazioni molto ostiche sia in campionato che in coppa e non è stato semplice. Domenica avremo un altro test molto impegnativo con il Civitavecchia”.
Che partita si aspetta?
“Sarà una gara difficilissima. Loro sono imbattuti ed hanno un grande organico, fatto di gente che rappresenta un lusso per questa categoria, vedi Giuffrida, Romagnoli, Parla, Baroncini e tutti gli altri. In più hanno una grande tifoseria alle spalle. Desidero fare pubblicamente i miei complimenti a Massimo Castagnari, civitavecchiese doc. Annullare la penalizzazione in sole tre partite è sintomatico del grande lavoro che il mister e la squadra sono stati capaci di svolgere.Detto questo, noi proveremo a giocarcela, facendo leva sulle nostre caratteristiche”.
Facciamo un passo più in là: tra meno di due settimane ci sarà il ritorno dei sedicesimi di Coppa Italia.
“Abbiamo perso 2-1, quando ormai la gara con il Grifone si stava chiudendo sul pareggio.Peccato per l’incertezza del nostro portiere in pieno recupero, ma ha 18 anni ed a quell’età certi errori possono starci. Alla manifestazione, però, tengo molto, anche perché mi consente di dare minutaggio anche a chi viene impiegato meno. Mercoledì, ad esempio, ho schierato sei elementi che non hanno ancora esordito in campionato. Il discorso è aperto, ci giocheremo la qualificazione al ritorno”.
Del resto, lei ha un feeling particolare con la coppa.
“In quella di Promozione mi sono tolto grandi soddisfazioni. Anni fa, quando allenavo il Montefiascone, persi in finale per mano del Tor Sapienza di Leone. Nelle ultime due stagioni, invece, sono stato eliminato ai quarti con la mia Anguillara senza mai essere sconfitto. Speriamo di avere riscontri positivi anche quest’anno”.
