A cura di Giovanni Crocé
Mister Venturi, il suo arrivo al posto di Alvardi è il primo tassello per dare una inversione di tendenza all’Anziolavinio?
Io non ho la presunzione di arrivare e risolvere tutto appena arrivato, ma di sapere di essere certo che faremo meglio e riuscirò a dare la mia scossa e la mia competenza quello di sicuro. Io con alcuni dei giocatori che ho in rosa tra i neroniani di anzio, qua ho anche condiviso un passato da giocatore in campo, ho condiviso lo spogliatoio con Fioravanti che ora è un mio difensore, non possiamo essere così brutti, da ultimi non posso continuare a credere e cambieremo subito in meglio
Cambio di modulo o di mentalità?
Tutti e due, ma devo capire bene chi sta bene e chi no soprattutto di testa e aiutare i ragazzi a capire che 17 gol subiti in totale tra campionato e coppa sono troppi e bisogna iniziare a sbagliare molto meno dietro, essere più coesi, compatti e concentrati è il primo passo di una lunga serie, ma se sono qua è perchè non siamo da ultimo posto e io vedendo l’organico penserei più realisticamente ad una tranquilla salvezza ma dobbiamo rimetterci subito in moto dalla partita col caro amico e collega Cangiano a Palestrina. Là servono punti, subito.
La sua idea di calcio ha già dei punti fermi?
Per me va bene puntare sui giovani ma devono essere subito pronti e agonisticamente cattivi, soprattutto ora. La mia spina dorsale partirà dai più esperti e da quelli di cui mi fiderò da subito, ad esempio Tulli quando tornerà dall’infortunio, spero presto, Alfonsi che è il top della categoria tra i numeri 10 e gli storici Guida a centrocampo e Fioravanti, che reputo il vero leader difensivo. Responsabilità a loro come a tutti, ma è chiaro che a guidare il gruppo devono essere loro in primis oltre a giovani validi come Metta, che qualche campionato fa spopolava e segnava all’Ostiamare in Eccellenza tanto da andare in C e ora magari deve ritrovare fiducia, io cercherò di dare chance per valutare tutti.
I suoi punti di riferimento tecnico nella categoria tra i colleghi?
Cangiano è uno di questi e lo affronto subito ma anche Roberto Chiappara che è un tecnico giovane come me all’Ostiamare nonostante tutto, nonostante la sconfitta di ieri ha qualità e sarà protagonista di un gran campionato, ma anche San Cesareo e Lupa Castelli nel Lazio hanno tecnici che sono dei veri maestri e cerco di cogliere il meglio da tutti i colleghi.
Anzio paga la desuetudine a lottare per salvarsi o c’è dell’altro?
Io credo che atleticamente, avendo visto anche la ultima gara dove abbiamo comunque giocato un buon secondo tempo, il problema sia che manca coesione, distanza in campo e convinzione psicologica ma ho visto i ragazzi correre molto ma non benissimo, la gamba c’è ma mancano quei punti che danno morale e tranquillità per lavorare bene in settimana, è evidente che i troppi gol presi e i pochissimi fatti sono segno di mancanza di serenità in partita, troppi errori individuali dettati dall’ansia, in partita. L’ambiente è abituato sì ad altro, ma non abbiamo pressioni e i tifosi ci sono vicini, la società fa e farà di tutto per supportarci, siamo noi a doverci mettere del nostro, ce la faremo!