Di Alessandro Bastianelli.
Domenica il match clou tutto laziale del girone G è di scena al Manlio Scopigno.
Il Rieti di Paris, che ha perso la vetta della classifica domenica scorsa in virtù della sfortunata trasferta sarda, ospita il Trastevere di Sergio Pirozzi, che all’esordio in D sta sorprendendo tutti scavando un solco importante fra la sua posizione – decimo posto in classifica a 28 punti – e la zona salvezza, distante ben nove punti.
Un appassionato di funghi ospita il ‘tutore’ della popolare pasta all’amatriciana, ma Paris e Pirozzi non sono uniti solo dal riconosciuto gusto culinario e le carismatiche doti di allenatori.
I due sono legati da una profonda amicizia maturata quando, nei primi anni 2000, condividevano proprio la maglia amaranto. Abbiamo sfruttato l’occasione per intervistarli entrambi in vista di Domenica.
QUI RIETI – La formazione reatina giunge all’incontro sulla scorta di un trend felicissimo – sei vittorie nelle ultime sette partite – ma con le bruciature di una sconfitta, quella di domenica con la Torres, un po’ difficile da digerire.
Di ‘bicarbonato’ però Fabrizio Paris ne ha fornito in dose abbondante ai propri ragazzi, già concentrati in vista del match dello Scopigno: “Perdere in questa maniera ci ha fatto male – ammette Paris, incalzando in medias res – perché ci siamo ritrovati dal possibile 2 – 0 per noi, annullato per un fuorigioco inesistente, al pareggio dei sardi.
Stavamo facendo un’impresa su uno dei campi più difficili del girone, ma abbiamo accettato il verdetto del campo e ci siamo subito rimessi a lavorare perché sappiamo che domenica ci aspetta un’altra battaglia”.
Contro il Trastevere, infatti, l’imperativo categorico è quello di ritrovare subito i tre punti che hanno spesso accompagnato le ultime domeniche del Rieti, anche se il compito non sarà facile: “La posizione del Trastevere non ci deve ingannare: affrontiamo una squadra forte, molto ben organizzata in fase difensiva e che possiede una sua identità definita.
Credo oltretutto che i trasteverini si siano rinforzati nel corso di quest’ultima sessione di mercato: vero che è andato via Delgado, ma hanno preso gente come Cicino e Cinque che già ha dato il loro contributo.
Noi ci faremo lavorare pronti soprattutto a livello mentale”.
Il fattore psicologico è stato sicuramente importante nell’expolit del Rieti negli ultimi due mesi, durante i quali sono arrivate sei vittorie consecutive ed una sola sconfitta, quella di Sassari.
Paris è sicuro che il buon momento vissuto dagli amaranto sia dovuto a un mix di fattori: “Abbiamo una società seria e che ha abbracciato la sfida della Serie D con impegno e professionalità, costruendo un gruppo coeso e dalla grande integrità tecnica e morale.
Il presidente Riccardo Curci e i dirigenti, nonostante fossimo partiti il 17 Agosto, ci ha messo nelle condizioni migliori per poter svolgere calcio qui a Rieti, ed il gruppo ha risposto con abnegazione e tantissimo sacrificio.
Il merito di questo risultato non è solo della ‘reatinità’ dei tanti ragazzi in gruppo, ma di un atteggiamento serio e determinato”.
Ultime due battute riservate a Pirozzi e al mercato.
Domenica Pirozzi e Paris si rincontrano da avversari condividendo fra loro una grandissima amicizia, maturata sin dai tempi in cui giocavano insieme proprio a Rieti.
“Ci tengo a dire che domenica incontro, oltre che un avversario, un grande amico e una persona che rispetto profondamente – sottolinea Paris – con Sergio c’è un’amicizia che va al di là delle nostre esperienze da calciatori, è una persona che umanamente vale tanto.
Però l’amatriciana la mangeremo da lunedì prossimo, questo week end il menù dello ‘Scopigno’ lo scegliamo noi” chiosa l’allenatore reatino, che sul mercato aggiunge: “Ci muoveremo solo in ottica under, lo ‘zoccolo duro’ del gruppo non ha bisogno di ulteriori innesti, mentre ci serve assolutamente qualche ragazzo giovane da inserire in prima squadra.
QUI TRASTEVERE – Sergio Pirozzi si appresta a vivere la trasferta di Rieti con la leggerezza che solo una posizione di tranquillità può dare ad una squadra affamata di salvezza.
Il tecnico di Amatrice analizza così il buon momento vissuto dai suoi: “Stiamo vivendo un ottimo momento di forma, dalla partita con l’Ostiamare in poi abbiamo vinto tutte le gare che avevo segnato con il ‘cerchietto rosso’, ossia San Cesareo, Flaminia e Astrea. Mi rammarica la gara con la Torres, un pareggio che grida vendetta ma che non scalfisce il nostro ottimo momento.
Ci sono alcune gare che non possiamo fallire, ma questo non vuol dire che domenica ci tireremo indietro contro una grossa squadra come il Rieti, anzi non vediamo l’ora di scendere in campo”.
Il Trastevere potrà contare anche su D’Ambrosio, un difensore che Pirozzi conosce molto bene per aver allenato a Palestrina: “D’Ambrosio l’ho scelto per rimpolpare un reparto che, per via di alcuni infortuni, si ritrova un po’ scoperto. Adesso si è fermato anche Riccardo Gissi, che oltretutto in difesa ci giocava da adattato, e D’Ambrosio è il puntello che ci serviva.
Va a rinforzare un gruppo unito e che reputo molto valido. Sono partiti in tanti durante la sessione di mercato, tra cui alcuni protagonisti della promozione dall’Eccellenza, ma chi è arrivato sta dando il suo inserendosi bene nelle dinamiche di squadra”.
Il Rieti arriva quindi in un momento sereno per il Trastevere, che può andare a giocarsi le sue carte allo Scopigno senza timore reverenziale.
I reatini sono la vera sorpresa e Pirozzi sa anche il perché: “Io credo che la squadra del mio amico Paris abbia sfruttato una serie di contingenze in maniera superba: si sono giovati di un inizio di stagione tranquillo, hanno pescato benissimo fra gli svincolati prendendo ottimi giocatori come Battisti, Tirelli e Marcheggiani nonostante avessero iniziato tardi, ed inoltre hanno trovato una società seria desiderosa di riscattare l’addio della vecchia dirigenza.
Domenica non sarà affatto facile perché giocano con quella che io chiamo “la leggerezza dell’essere”: sono tranquilli ma determinati allo stesso tempo, io credo che sono destinati a rimanere la in alto insieme a Grosseto e Viterbese”.
Ma domenica allo Scopigno si mangeranno funghi o Amatriciana?
“Nel calcio ci sono amici e nemici, tutti ci sentiamo un po’ presuntuosi e abbiamo tante rivalità nel nostro ambiente – incalza Pirozzi – io però catalogo i miei colleghi sotto tre categorie: il nemico che ti fa l’amico, l’avversario e l’amico avversario.
Fabrizio è un amico con la A maiuscola. Lui allena a Rieti che per me è stata un’esperienza importante, ma domenica la ‘leggerezza dell’essere’ la voglio portare io al Manlio Scopigno”.