A cura di Giovanni Crocé
OSTIAMARE – LUPA CASTELLI ROMANI 1-1 tempi regolamentari e 4-5 dopo i calci di rigore.
OSTIAMARE: 4-3-3: Ludovici, Giorgini, Angeletti, De Nicolò (1’s.t. Cesaretti), Trippa, Martinelli, Breda (13’s.t. Pinna), Piroli (1’s.t. Rossi), Massella, Sargolini, Biagiotti. A disposizione.: Travaglini, Fraschetti, Davide Ferri, Orlando Fanasca. All.: Roberto Chiappara.
LUPA CASTELLI ROMANI: 4-3-3: Tassi, Fantini, Colantoni, Della Ventura, Gordini, De Gol, Bertoldi (35’s.t. Di Nezza), Conti, Nohman (10’s.t. Siclari), Chiesa, Montesi (35’s.t. Baylon). A disposizione.: Scarfagna, D’Orazi, Icardi, Traditi, Casu, Mazzei. All.: Mario Apuzzo.
ARBITRO: Sig. Stefano Fusco di Brindisi. GUARDALINEE: Piccirilli de L’Aquila; Di Giacinto di Teramo.
MARCATORI: 43’p.t Montesi (L), 50’s.t. Daniel Rossi (O).
ESPULSI: 5’st Della Ventura (L) per doppia ammonizione, 25’st Giorgini (O) per aver fermato Bertoldi (L) lanciato a rete e al 33’s.t. allontanato il Dg Rosato (L) dalla panchina per proteste.
CALCI DI RIGORE: Colantoni (L) gol, Daniel Rossi (O) gol, Siclari (L) respinto, Trippa (O) gol, Conti (L) gol, Martinelli (O) parato, De Gol (L) gol, Sargolini (O) gol, Chiesa (L) gol, Massella (O) gol, Baylon (L) gol, Cesaretti (O) parato.
Una Lupa Castelli che fa pesare una maggiore freddezza dal dischetto e forse una maggiore determinazione e cura dei singoli dettagli in una partita tiratissima, riesce ad ottenere l’interna posta in palio ovvero la qualificazione al turno successivo di coppa Italia, ma l’Ostiamare se possibile esce paradossalmente ancora più rafforzata in alcune convinzioni fondamentali e nonostante tutto può trarre insegnamenti e consapevolezze anche da questa eliminazione, rituffandosi con voglia nel prossimo impegno di campionato, da capolista del gruppo G, quando andrà a giocare a San Cesareo, tallonata in classifica proprio da Lupa Castelli e dalla Viterbese. Formazione rimaneggiata quella della Lupa Castelli, ma rimaneggiata ancor di più lo è quella dell’Ostiamare, con due totem come Costantini, D’Astolfo e Piro neanche convocati al pari dello squalificato Palazzini e di Maestrelli, probabilmente il giovane di lega migliore in questo scorcio di stagione lidense, Macciocca da tempo infortunato che ne avrà ancora per un mesetto e Cesaretti che solitamente è il terzino titolare, in campo solo nella ripresa. In teoria dovrebbe soffrire molto di più la squadra biancoviola, dato che per un Boldrini squalificato, un Mazzei, un Siclari uno Scarfagna ed un Baylon che partono dalla panchina, per dirne solo alcuni, dentro, a dar man forte a Nohman, ci sono comunque i vari Tassi, Gordini (un ex), Bertoldi, Montesi e Nicolàs Chiesa, ovvero giocatori che sarebbero titolari quasi dovunque in D e non solo, e che Tranchitella e capitan Mancini tra i tanti sono ancora ai box. L’Ostiamare vive l’onda lunga di chi in casa ha sempre vinto e anche con tanti cambi ed under dentro (6 in totale sull’11 titolare) fa la partita e mantiene il controllo del pall0ne, trovando buone risposte da chi ha giocato meno in stagione. Al 21′ ad esempio Massella non arriva a colpire bene di testa su invito di un Sargolini che sgomma tanto sulla fascia e pur sbagliando qualche pallone è sempre vivo, come 2 minuti dopo dove una combinazione tra lui e l’altro under Biagiotti, ex urbetevere e mediano ex capitano della berretti della Ternana, mette dentro per il numero 9 ma Massella colpisce ancora in precario equilibrio di testa. Al 30′ in pressione costante, i lidensi cercano il bersaglio grosso con una azione manovrata e su cross teso e basso da sinistra di Angeletti Sargolini tira a botta sicura dallo spigolo destro dell’area piccola, ma manca clamorosamente il bersaglio grosso, ovvero la porta. Della Ventura poco dopo arma la sua conclusione, potente ma palla che scheggia la traversa e va fuori. Punita forse per la scarsa concretezza al 43′ Montesi, classe ’93, palleggia al limite e dopo un paio di scambi tira dal vertice destro dell’area e in diagonale trafigge Ludovici, poco reattivo nel tuffo, col pallone che viene deviato ma entra ugualmente in rete.
SECONDO TEMPO: IL ROSSI CHE NON TI ASPETTI PORTA TUTTI AI RIGORI
Nel secondo tempo, Della Ventura, già ammonito stende a metà campo Biagiotti e riceve secondo giallo e rosso, lasciando i suoi in 10, ma l’Ostiamare ne approfitta solo parzialmente, alzando il baricentro, mettendo una infinità di palloni dentro ma risultando pericolosa solo al 20 e al 23′ con Massella, che ha sempre il merito di non stare mai fermo, da vero leader offensivo, ma prima calcia fuori in diagonale e poi tassi blocca la sua conclusione centrale. Dopo di che Trippa scalda i guantoni e al 3′ calcia da fuori ma è bravo Tassi a respingere di pugno lateralmente, senza scomporsi. Parità numerica ristabilita al 25′ con un rosso sacrosanto al giovanissimo terzino classe 97′ dei lidensi Giorgini, che abbatte Bertoldi lanciato a rete in contropiede, a campo aperto: inevitabile dare il rosso per il contatto contro l’ex Cynthia e Tor Tre Teste, peccato di gioventù del numero 2 che sceglie di entrare quando poteva provare a temporeggiare accompagnando sull’esterno l’ala di coach Apuzzo. Pian piano al di là di qualche mischia e di un gol mancato da Siclari che si vede al 40′ della ripresa il pallone respinto da una doppia deviazione dei difensori, sembrava fatta per la Lupa Castelli, soprattutto quando al 43′ Tassi fa il fenomeno respingendo il diagonale a botta sicura di Massella che era stato ben trovato sulla destra dell’area di rigore, ed invece sull’ennesimo cross teso dal fondo crolla e sulla sponda di Sargolini di testa, irrompe il neoentrato Daniel Rossi, ex bomber classe 1996 della Juniores Nazionale, che da pochi centimetri ribadisce in rete il pallone arrivando in mischia prima di tutti.
Si va così ai calci di rigore, dove dopo una lunga sequenza, con gli errori da una parte di Siclari e dall’altra di Martinelli, ipnotizzati alla grande dalle respinte di Ludovici e Tassi, l’errore fatale è quello di Marco Cesaretti altro bel prospetto classe 96 (campione del Beppe Viola con la Totti Soccer School nel 2011 con mister Orlandi in panchina n.d.r), con una conclusione troppo centrale e figlia della tensione, dopo che Baylon prima di lui, nella prima serie di penalty ad oltranza, non aveva fallito. Avanti va la Lupa, ma se queste restano le seconde o le terze linee dell’Ostiamare, siamo certi che mister Chiappara sarà stato in ogni caso felice di aver avuto sorprese in positivo, mentre la Lupa conferma forza, solidità e una panchina sconfinata che in pochi possono permettersi in categoria.
INTERVISTE POSTGARA, DAGLI SPOGLIATOI DELL’ANCO MARZIO
ROBERTO CHIAPPARA: “HO VISTO TANTE COSE BELLE, CI TENEVO A PASSARE, MA TENGO IL BUONO ANCHE IN QUESTI CASI”
Negli occhi di Mister Roberto Chiappara si legge la tensione di un pomeriggio di calcio intenso e che è finito solo ai rigori, ma che grazie alla pressione costante, dalla panchina, di Berretta e proprio del coach Chiappara, ha visto l’Ostiamare lottare alla pari con una squadra di lusso come la Lupa Castelli. Per questo preferisce porre l’accento prima su cosa ha funzionato: “Poche ore fa avevo detto che volevo delle risposte che potevano essere bellissime o bruttissime dai miei giovani che avevano giocato meno o non avevano giocato per nulla, poteva sembrare una frase fatta e invece ora so che su alcuni ci posso contare ad occhi chiusi, e tanti altri sono comunque in crescita, quando potevamo crollare sotto l’esperienza di una Lupa che effettivamente ha avuto buoni ricambi da spendere, anche se molti di loro, per rispetto, li voglio chiamare titolari numero 2. Avevo parlato di un possibile impiego di Rossi e si è fatto valere con un gol all’ultimo minuto, questo voglio vedere dai miei ragazzi, che anche nella sconfitta sappiano che ci hanno provato fino all’ultimo, anche Ludovici bravo non solo nell’occasione del rigore respinto, e così non permetto di gettare la croce addosso a Cesaretti, a Isola liri in quella situazione era andato in rete in coppa, non contano più nulla per la valutazione della prestazione di squadra per me i rigori, anche se avessimo vinto avrei valutato solo quanto visto nei 95′ di gioco. Ne ho sbagliati tanti anche io da giocatore nei professionisti e non, ed ora voglio che i miei si rialzino e sappiano che comunque hanno fatto bella figura contro una società che come noi lotterà per le prime posizioni, quindi avanti col San Cesareo, tutti compatti verso l’obiettivo e spero che si capisca che noi abbiamo anche tanti giovani validi, più o meno pronti non una panchina corta, dopo oggi. Cosa avrei voluto vedere di migliore oggi? Non ho appunti particolari in generale, forse nella determinazione di alcuni singoli, avrei voluto vedere più grinta e decisione in alcune fasi di gioco, ma parliamo di cose che dirò ai singoli perchè devono capire che anche fare uno scatto in più, recuperare un pallone e giocarlo bene in più può fare la vera differenza più l’avversario sarà forte.
MARIO APUZZO (ALLENATORE LUPA CASTELLI ROMANI)
Non nasconde soddisfazione e spunti positivi neppure Mario Apuzzo, che è riuscito a passare il turno: “Siamo stati freddi al momento giusto, abbiamo lottato e devo dire bravi a loro per i tanti giovani validi che hanno mostrato di avere, ma anche bravi a noi perchè col Sora domenica avevamo speso tanto e secondo me pur vincendo, alcuni “senatori” come Siclari e Nohman hanno speso molto e oggi alcuni non avevano la solita brillantezza, mentre l’Ostia stava molto bene sulle gambe e ci ha impegnato a fondo. La bravura nello sbloccare il risultato e nell’essere più precisi dal dischetto ci ha fatto andare avanti e sono sempre più contento di questi ragazzi perchè dimostrano che anche la Lupa può contare su tutti in ogni momento e se vinci anche quando trovi un ottimo avversario e non sei proprio al massimo è senza dubbio anche un buon segnale per il prosieguo della stagione. Sono contento perchè entrambe abbiamo dimostrato di tenere tanto alla coppa e le espulsioni e la grinta messa in gioco lo testimonia, per il campionato come detto credo anche io che al di là delle sarde, anche più avanti, per valori tecnici e società ora Ostiamare, Lupa Castelli e Viterbese meritano di essere stimate per quello che sono, squadre progettate per vincere e mi auguro che anche chi ora sta fuori per infortunio come Tranchitella e Mancini si cali presto nello spirito di gruppo che voglio, perchè giornate così mi rendono felice di allenare questi ragazzi.
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