SERIE D, LUPA CASTELLI ROMANI, ROSATO E LA FORZA DEL GRUPPO: E’ UN BIG MATCH, UNA SUPERSFIDA DA VIVERE UNITI MA NON SARA’ DECISIVA”

SERIE D, LUPA CASTELLI ROMANI, ROSATO E LA FORZA DEL GRUPPO: E’ UN BIG MATCH, UNA SUPERSFIDA DA VIVERE UNITI MA NON SARA’ DECISIVA”

A cura di Giovanni Crocé

In casa lupa Castelli Romani, di comune accordo tra staff, dirigenza e giocatori, parla alla vigilia del Big Match di domani tra Lupa Castelli Romani e Viterbese (alle 14.30 a porte chiuse al “Montefiore” di Rocca Priora, ma con LE NOSTRE TELECAMERE CHE ANCHE IN INFRASETTIMANALE RIPRENDERANNO LA PARTITA INTEGRALMENTE CON TELECRONACA AFFIDATA ALLA COPPIA CROCE’-CAPRINO), parla ai nostri microfoni il D.G. Pietro Rosato, unico autorizzato a farlo.

Rosato, siete sempre molto disponibili con la stampa ma oggi parla solo lei e andrete in ritiro prima della supersfida tra prima e seconda del gruppo G, come mai?

Vista la posta in palio, credevamo, di comune accordo con mister Galluzzo, lo staff ed i giocatori, che non si parlasse troppo di una sfida importantissima e che pertanto vogliamo preparare stando in ritiro in gruppo, uniti e affiatati come sempre, perchè a noi piace stare insieme, passare tempo in più tutti assieme, dato che peraltro è la prima volta che capita di fare un ritiro per una gara nel Lazio quest’anno, ma le tre volte in cui abbiamo fatto il ritiro per delle gare in Sardegna, ha sempre portato bene, ci ha dato la serenità e la tensione giusta. E dato che per via dei rinvii e della chiusura al pubblico di questa partita se ne è parlato anche troppo, abbiamo scelto di abbassare il volume sulla sfida e di concentrarci su noi stessi. Anche perchè, pur essendo entrambe le squadre ferme da 3 settimane, sentiamo la sfida come giusto che sia e ci sono fin troppi fattori anomali che vanno stabilizzati, dalla collocazione di mercoledì, all’assenza di pubblico per ordine pubblico, al lasso di tempo che è passato rispetto alla data decisa in calendario a causa di Icardi che ha giocato il torneo di Viareggio.

Effettivamente di insidie ce ne sono fin troppe, è raro ricordare una supersfida per la vittoria del campionato che si gioca di mercoledì e senza pubblico, dopo 3 settimane, quale fattore peserà di più?

Per noi sicuramente non il pubblico, dato che come sai, visto che a Rocca Priora ci sei già stato tante volte per vedere nostre gare, noi in casa più di 200-300 persone non riusciamo a coinvolgere sugli spalti, ma neanche loro, dato che abbiamo ricevuto da Viterbo poche richieste di accrediti per la partita, circa 150. Va detto che la inattività prolungata sabato a Budoni secondo me ha pesato sulla squadra, dato che nella prima mezz’ora almeno il Budoni ci ha messo in grande difficoltà è giusto dirlo, ma fa piacere che tutti si impegnino alla morte contro di noi, significa che ci stimano e ci temono…

Molti addetti ai lavori sostengono che voi siete più squadra ma la Viterbese ha una rosa ancora più ricca di alternative della vostra, inclusi i vostri freschi ex Pippi e Fanasca in attacco, concorda?

Ma è vero, per bacino d’utenza, esperienza della presidenza Camilli, storia della società e possibilità economiche loro hanno qualcosa in più ma in testa ci siamo noi e lotteremo alla morte per confermarci cercando di vincere, sapendo che essendo primi bisognerà giocare con saggezza e il resto verrà da sè, sono fiducioso sulle qualità dei ragazzi, sono due anni che questa società costruisce meraviglie, per arrivare pronti ad appuntamenti come quello di domani pormeriggio. Ma sono realista, loro sono numericamente più di noi e hanno un attacco e dei giocatori offensivi che tutti insieme forse neanche in Lega Pro, Salernitana a parte, ho mai visto: Oggiano, Neglia, Pero Nullo, Saraniti, Pippi, Fanasca, Morini. Sono bravi, sono tanti, alcuni dicono troppi là davanti, ma noi crediamo nei nostri mezzi e faremo la nostra partita come da due anni a questa parte perchè neanche la nostra presidenza ci sta a perdere, forse loro hanno più pressione, ma non meno fame e ambizione di noi. L’ambizione è sempre stato il tratto distintivo della Presidenza Virzi unita ad una concorrenza accesa ma leale con tutti gli avversari affrontati e così sarà anche domani.

E il vostro centrocampista del 1996 Simone Icardi come sta? E’ un giocatore importante anche perchè è proprio per la sua presenza al Torneo di Viareggio che avete aspettato tanto per giocare contro la Viterbese…

Sta bene, è carico e voglioso ed è tornato bene dai ranghi ad allenarsi con gente grande dopo aver tolto un po’ di ruggine dato che ha fatto un tuffo nel passato giocando contro coetanei dopo tanto che non lo faceva, al Torneo di Viareggio e vi posso assicurare che ci ha messo qualche giorno, a riadattarsi alla realtà della Serie D e dei compagni quasi tutti più grandi di lui, ma è umano e per domani contiamo molto anche su di lui.

Era proprio impossibile giocare prima?

Purtroppo noi non sapevamo, e come noi anche il Siena, che una regola federale obbligava in buona sostanza al secondo rinvio una volta che la rappresentativa fosse andata avanti dopo la fase a gironi, e quindi non abbiamo potuto opporci. Se avessimo giocato il giorno 11 febbraio Saraniti non sarebbe stato presente nell’attacco della Viterbese, mentre domani, avendo scontato l’ultimo turno contro il Selargius domani ci sarà e sarà una grande insidia in più. Ma oramai è acqua passata e noi saremo fieri di giocarcela alla pari con tutti gli effettivi, anche se molto probabilmente non avremo Montesi e Di Nezza è da poco sfebbrato da una influenza fastidiosa che non riusciva mai a debellare nelle ultime settimane, se non sedandola con antibiotici, ma siamo pronti alla battaglia.

Avete avuto qualche rito propiziatorio?

No nulla di quello a livello di squadra, ma posso dirle che dopo il pari di Budoni nell’1-1 di sabato scorso, il nostro Presidente è stato ancora una volta bravissimo a caricare la squadra nonostante il pareggio, e le sue parole, anche se non vi dico quali, hanno fatto alzare in piedi ad applaudirlo convinto tutto lo spogliatoio: sono state parole di incoraggiamento a non mollare in vista di domani, conferma che Virzi anche se non prende mai bene nessun risultato che non sia la vittoria, sa essere razionale e sportivo e capire quando i ragazzi danno tutto come col Budoni, dopo tanta inattività. Questo lo riconferma sotto l’aspetto emotivo come il presidente che tutti vorrebbero avere, me compreso, perchè sa fare calcio in modo serio, professionale, ma è in grado anche di dare i giusti stimoli alla squadra e non si fa prendere troppo dalle emozioni. Se lo vedete arrabbiato nel dopogara, chi lo conosce sa che mediamente dopo un quarto d’ora di sfuriata, poi si calma e fa tutto per la squadra, mai contro di essa.