A cura di Giovanni Crocé
Mister Roberto Chiappara, mercoledì è un giorno in meno che vi separa dalla supersfida tra voi e la Lupa Castelli, domenica alle 14:30, è vero che certe partite si preparano da sole e che lei punta a fare una settimana “normale” di allenamento?
La normalità dell’Ostiamare è già ad alto livello altrimenti non ospiteremmo questa sfida da primi in classifica, però è chiaro che si può rovinare una settimana di allenamenti cruciale come questa in tanti modi: avendo un intoppo in allenamento, caricando troppo o troppo poco di significati questa partita. E’ importante per noi come società perchè sono solo 3 punti ma tre punti contro una delle migliori, o uno, la terrebbero comunque a distanza facendoci capire che lo scoglio l’avremmo passato indenni. Per la classifica sarebbe qualcosa, per il morale sarebbe tutto, aggiungerebbe serenità e voglia a serenità e voglia, si crescerebbe ancora dappertutto. Io sono qua per fare tutto il possibile, anche ricordando come le vivevo da giocatore, per cogliere assieme allo staff le cose positive e negative e apportare dei correttivi, come sempre.
La Lupa Castelli per due volte di seguito, contro Terracina e sabato 1 novembre contro l’Anziolavinio ha vinto le partite al minuto 93′, è un motivo di ansia in più?
Se si scende con l’ansia o la stupida idea di aver già vinto, in entrambi i casi si viene sportivamente battuti prima di toccare ogni pallone, non è un caso che chi vince ha sempre più equilibrio, i buoni giocatori o i grandi giocatori possono averli tutti. Loro sono come noi una grande squadra, e le grandi squadre che vincono pur – lo dite voi – giocando meno fluidi del solito – sono ancora più pericolose, perciò è un motivo di vanto per loro credo arrivare da noi a solo un punto e poterci sorpassare eventualmente. Hanno tanti calciatori che possono fare la differenza e questa sarà la partita dove più di ogni cosa, si giocherà sui duelli tecnici, perchè la partita la vorranno fare entrambi, pur noi avendo i tifosi e il fattore campo dalla nostra, calciatori come Siclari e Boldrini mi sembrano in formissima e quindi ci sarà da stare attenti su qualsiasi situazione di gioco.
Piro era in diffida e fisicamente ha preso qualche botta di troppo, crede che Colantoni-Piro sia il duello più bello della partita?
A leggere i nomi è senza dubbio uno dei più belli, un gran terzino contro un giocatore fantastico come Daniele Piro, che conoscendolo sarà comunque al cento per cento perchè sa che se farà fare agli avversari una rincorsa in più, sarà tutto di guadagnato per noi. Le grandi squadre hanno i grandi giocatori proprio per questo no? E soprattutto, se non riescono a vincere non perdono mai, a un certo punto della gara, entrambe le squadre terranno a mente anche quello, non si tratterà certo di accontentarsi, nè per noi nè per loro.
Mister Giorgio Galluzzo debutterà ufficialmente in lista proprio domenica dopo essere stato presente in panchina sabato, seppur ancora in veste di giocatore di movimento. La sorprende che una squadra con così tanti risultati utili consecutivi abbia già cambiato due tecnici?
Io posso farmi tutte le domande che voglio ma non mi permetto di entrare nel merito perchè farei solo congetture, non sapendo come è strutturata la società dall’interno. So solo che se hanno deciso così di sicuro anche i giocatori sono tutti d’accordo e se Galluzzo sarà allenatore per questo campionato, è perchè la squadra ha davvero bisogno di lui in questo nuovo ruolo o comunque crede di averne fortemente bisogno e che questa sia per tutti gli interessati la migliore soluzione.
Torna Palazzini dalla squalifica e Trippa e Macciocca sono ancora out per i rispettivi infortuni ma Sargolini ha servito un assist decisivo a Massella per il gol della vittoria ad Arzachena. L’esterno ex Grifone Monteverde può essere un protagonista per domenica?
Io parlavo bene di Sargolini già da subito e nessuno mi dava credito perchè vedeva che lo inserivo con parsimonia, ma io faccio tutto senza pensare se davvero vedo uno più pronto, gioca lui, e Daniele (Sargolini n.d.r) è uno che ha uno spunto bruciante fin da bambino nell’uno contro uno, una vera ala. E’ del ’95 ma non deve essere un problema per nessuno esser gettato nella mischia se crede in se stesso. Palazzini torna disponibile e giorno dopo giorno vaglio tante soluzioni perchè ho qualche alternativa di peso in più man mano che passano le giornate. Ripeto, molti vedono in noi una panchina molto giovane, io vedo invece una panchina molto “in crescita” che è cosa ben diversa. C’è chi è pronto da subito mentalmente come Maestrelli, anche lui ’95, chi ha fatto già gol alla Lupa Castelli in Coppa Italia come Daniel Rossi, meglio si allenano e meglio è per loro, lo sanno tutti.
Lei è un mister che in certe settimane “importanti” dorme la notte o si porta il lavoro a casa?
Di lavoro a casa te ne porti sempre un po’ per guardarti intorno, vedere partite dappertutto, ascoltare suggerimenti e segnalazioni per magari poi riproporre qualcosa il giorno dopo nella seduta di allenamento, però no, anche da giocatore sono uno che “staccava” la spina sempre abbastanza nettamente e rapidamente, anche perchè il recupero è importante per tutti, per me e per loro. Se fai vita sana e non ti carichi di ansie, ma ti concentri al momento giusto, hai già fatto metà del tuo lavoro. Io poi da calciatore non ho mai accettato regole campate in aria o imposizioni dall’alto e così faccio da tecnico, spiego e motivo il più possibile ma ognuno fuori dal campo fa quel che crede, deve sapersi gestire tra alimentazione e riposo e non sono tipo da telefonare la sera e se mi sveglio la notte è solo per bere un po’ d’acqua (dice ridendo n.d.r.)
Alla fine molti ora fanno notare che in fondo lei ai tempi in cui le fecero allenare la allora Cisco Roma, era a 45 minuti dalla promozione addirittura in B, poi lo spareggio lo vinse la Juve Stabia e lei sta facendo la serie D forse anche per quella “sliding door” che non si è aperta…
Ognuno ha il percorso che in parte merita e in parte gli offre il destino, può anche darsi che se fosse stato troppo presto, avrei fatto la B e mi avrebbero mandato via dopo poco, oppure che se anche la Cisco Roma avesse fatto la serie B avrebbero scelto un altro, sono scenari fantasiosi ma comunque con una base di verità dettata dai fatti di cronaca sportiva di quegli anni. Di certo mi rimarranno tante cose belle di quel periodo in cui ero alle primissime armi.