Il Serpentara non riesce a spiccare il volo.
Dopo il doppio successo tra Colleferro e Formia, la squadra di mister Enrico Baiocco ha avuto altre due gare ravvicinate, entrambe in trasferte in terra di Ciociaria: l’infrasettimanale di recupero col Città di Monte San Giovanni Campano e la gara di domenica a Roccasecca.
Identico l’esito finale, un doppio 1-1 che non ha consentito alla squadra di Bellegra e Olevano di avvicinare ulteriormente il secondo posto e alimentare le speranze di una clamorosa rimonta per i play off.
«E’ indubbio che avremmo voluto vincere in entrambe le occasioni – commenta il trequartista o esterno offensivo classe 1996 Francesco Cestrone -, ma alla fine ci prendiamo questi due punti e cerchiamo di guardare avanti.
La distanza dal secondo posto non è cambiata, siamo ancora a 8 punti: il discorso non è semplice, ma ci sono ancora tante gare da giocare e noi ci crediamo».
Cestrone torna brevemente sulla gara di Roccasecca.
«Abbiamo provato a proporre il nostro calcio anche se si è giocato su un terreno di gioco davvero molto brutto.
A inizio partita ci è stato negato un rigore evidentissimo e poco dopo l’arbitro ne ha assegnato uno ai padroni di casa quantomeno dubbio, ma siamo riusciti comunque a pareggiare prima dell’intervallo con una rete di Tozzi (che aveva segnato pure a Monte San Giovanni Campano, ndr).
Nella ripresa abbiamo creato altre occasioni, ma non siamo riusciti a siglare la rete del sorpasso».
Nel prossimo turno il Serpentara ospiterà al Savoia di Bellegra un cliente ormai “conosciutissimo”.
«Giocheremo contro l’Itri e sarà la quarta volta in stagione, dopo l’incrocio nella semifinale di Coppa.
Non nascondo che, oltre alla voglia di vincere per alimentare i nostri sogni di classifica, vorremmo portare a casa i tre punti pure per una sorta di “vendetta sportiva” dopo quell’eliminazione che ancora brucia e per la quale siamo ancora arrabbiati.
L’Itri è un avversario ostico che ultimamente sta collezionando buoni risultati – conclude Cestrone -, ma noi cercheremo di imporre il nostro gioco e far nostra la gara».
(Ufficio Stampa Serpentara B.O.)