Un altro pareggio.
Il Serpentara comincia a essere “monotono”: la squadra di Bellegra e Olevano ha trovato l’ennesimo pari nell’ultimo match interno a porte chiuse (giocato ad Artena, dalla prossima si riaprono le porte e si va a Genazzano).
La quarta “ics” consecutiva in campionato (alla quale bisogna aggiungere quella di Coppa poi “tramutata” in vittoria ai calci di rigore) non permette di guadagnare punti sulle dirette concorrenti per la salvezza anche se l’1-1 contro l’Isola Liri non è certamente un risultato da disprezzare.
E’ Manuel Cervini, centrocampista classe 1988, ad analizzare la gara di domenica.
«La prestazione è stata nel complesso positiva – spiega l’ex Montecelio – anche se abbiamo preso un gol un po’ strano e sciupato diverse ghiotte opportunità per centrare la prima vittoria in serie D.
Inoltre ci si è messa pure una decisione arbitrale incomprensibile che ha annullato per fuorigioco un gol regolarissimo di Casciotti, ma il periodo è questo e bisogna guardare avanti.
Ai punti avremmo meritato nettamente di vincere, anche se l’Isola Liri si è vista respingere un calcio di rigore dal nostro Saccucci, ma in realtà quella e il tiro del gol sono state le due uniche occasioni ospiti».
Cervini, comunque, rimane decisamente fiducioso sul prosieguo della stagione del Serpentara.
«Sono ottimista perché questa squadra, tolte le tre o quattro compagini che lotteranno per il vertice, se la può giocare alla pari con tutte.
Serve “solamente” trovare quella vittoria che ci sblocchi ulteriormente dal punto di vista mentale».
L’arrivo di Foglia Manzillo, dopo l’addio di Lucidi e l’interregno di Centra, ha portato alcuni inevitabili cambiamenti.
«Premesso che reputo mister Lucidi uno dei migliori tecnici che io abbia conosciuto, l’approccio di mister Foglia Manzillo mi è parso positivo.
Si è messo a completa disposizione del gruppo e sta proponendo le sue idee».
Per il Serpentara, ora, c’è da preparare la trasferta di Torrecuso, squadra che ha tre punti in più degli uomini di Bellegra e Olevano.
«Le partite sono tutte importanti, i punti pesano allo stesso modo».
Chiusura sul suo inserimento nel Serpentara.
«E’ stato facile: la società mi aveva cercato già l’anno precedente, poi non se n’era fatto più nulla.
Conoscevo bene l’ambiente e diversi giocatori, tra cui due fraterni amici come Casciotti e Rubino.
Sto bene qui – conclude Cervini – e spero di dare il mio contributo alla causa».
(Ufficio Stampa Serpentara BellegraOlevano)