Il destino, si sa, a volte può essere beffardo.
Poco più di due anni fa e mezzo fa, Alessandro D’Antoni, allora direttore sportivo del Pisoniano, sfiorò quella che ad oggi sarebbe stata la sua più grande vittoria da dirigente, perdendo in finale al Salaria Sport Village la finale di Coppa Italia per mano del Rieti di Paris.
In porta con gli amarantocelesti giocava un ragazzino appena uscito dai settori giovanili e che cominciava a farsi notare per la grande personalità al cospetto di quelli più grandi di lui.
Quel giorno D’Antoni era in tribuna, mentre in campo c’era Yuri Fazi.
Il talentuoso numero 10 ex Palestrina, Monterotondo e San Cesareo viveva un grande momento di condizione ed infatti lo trafisse.
Il finale di questa storia però molti di voi lo ricorderanno: uno-due Ippoliti-Marcheggiani, rimonta ai danni dei tiburtini, coppa nella bacheca dei sabini e primo successo di rilievo per questo ragazzo che di nome fa Lorenzo e di cognome fa Mennini.
Eventi di ieri, ma comunque sempre presenti nella storia dei protagonisti.
L’attualità recita altro ed è forse la nemesi positiva di questa vicenda.
Oggi Lorenzo Mennini ha firmato per il Serpentara Bellegra Olevano, ossia per il club di cui D’Antoni è ds ed attualmente anche allenatore e nel quale Fazi è uno dei leader carismatici dello spogliatoio.
Storie di ieri che si mescolano con eventi del presente.
Mennini, cresciuto nella Libertas Centocelle e poi nella Nuova Tor Tre Teste, ora ha ventidue anni.
Ha vinto quella coppa ed in camera ne conserva una foto formato-famiglia.
L’anno dopo ha fatto il bis, vincendo anche il campionato, ma con il Monterotondo Lupa, che aveva lo stesso tecnico e dove c’erano alcuni dei compagni dell’anno precedente.
E dire che giorni fa avevamo salutato con gioia il ritorno tra i pali del suo collega di quel fatidico 6 gennaio del 2011, Sonny Criscuolo, di recente approdato all’Empolitana.
Destini intrecciati, aggrovigliati come serpi in un nido, che pure vanno magicamente a posto all’improvviso.
Non è un rompicapo, tranquilli, è accaduto veramente.
Non attraversava un periodo fortunato, ora però è felice e ora dichiara: “Per un portiere del ’91 è sempre più difficile far parte di una rosa.
Sono molto contento di far parte di questo gruppo e di questa società.
Spero insieme alla squadra di raggiungere traguardi importanti e di far ricredere qualche persona che non credeva in me…”.
Prenderà il posto di Salvitti, costretto da motivi di studio a rinunciare all’esperienza olevano-bellegrana ed è assai probabile che già da domenica prossima venga chiamato a difendere i suoi nuovi pali a Guidonia contro la formazione di Insogna.
Per Mennini il futuro comincia sulle orme del passato.