A cura di Francesco Mancini
Nell’equilibrato girone A di Promozione, lo scorso weekend, la Sorianese ha tentato l’allungo in vetta, con la vittoria di misura ottenuta nello scontro diretto con il Palocco.
La compagine viterbese è quindi riuscita a rinforzare il primato, grazie alla contemporanea sconfitta dell’Urbetevere, principale antagonista dei rossoblù da inizio campionato.
A sette giornate dalla fine, tutto può ancora succedere. Noi, intanto, ci siamo catapultati nell’universo della squadra prima in classifica che, con un progetto lungimirante, si sta mettendo in luce, migliorando il proprio status di anno in anno.
Ecco dunque le dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni dall’allenatore, Stefano Del Canuto, al suo terzo anno sulla panchina della Sorianese.
Buongiorno mister, partirei analizzando il risultato di domenica. Un allungo in vetta alla classifica, arrivato battendo una squadra forte come il Palocco.
“Vincere era importante per noi. Specialmente, considerando che avevamo diverse defezioni ed eravamo reduci da una dispendiosa partita come quella contro il Canale Monterano.
Ci aspettavamo che il Palocco fosse una buona squadra, molto organizzata e ben allenata. Siamo stati bravi a rimanere lucidi e abbiamo premuto sull’acceleratore al momento giusto.
La contemporanea sconfitta dell’Urbetevere, sportivamente parlando, ci ha fatto piacere. Anche se penso che da qui alla fine è normale che ci siano intoppi anche con squadre di bassa classifica. Ci vorrà bravura e fortuna per evitarli.”
A poche giornate dalla fine, come vede il rush finale?
“Noi ragioniamo partita per partita. L’Urbetevere comunque ha un calendario abbastanza simile al nostro.
Penso che si deciderà tutto nelle ultime giornate. Fortunatamente, sono tante le squadre coinvolte nella lotta salvezza e che avranno tante motivazioni da qui alla fine. Questo renderà più bello il campionato perchè tutte daranno battaglia.
Bisognerà limitare gli errori come abbiamo fatto nell’ultimo periodo, dove abbiamo recuperato diversi punti.
Il prossimo match contro il Tarquinia sarà già un esame importante contro una squadra in lotta per non retrocedere e che ha ottenuto ottimi risultati in casa.”
E’un bene che la Promozione, a differenza dell’Eccellenza, non sia ferma il prossimo weekend per la sosta pasquale?
“Fortunatamente il nostro campionato non si ferma. Devo dirti che non condivido quasi nulla delle decisioni del Comitato Regionale.
Due settimane di sosta, come in Eccellenza, incidono sulla gestione delle risorse e sull’organizzazione degli allenamenti.
Francamente, avere la sosta sarebbe stato fastidioso. Riposare non sempre è un vantaggio, soprattutto se la squadra è in fiducia e lo abbiamo visto anche in Coppa Italia.
Tornando agli equilibri del nostro campionato, sono tante le squadre che, a ogni nostro minimo errore, potrebbero rientrare nella lotta al primo posto. Sicuramente, avere un play-off, anche con una possibilità simbolica e non certa di accedere in Eccellenza, renderebbe migliore questa categoria.”
Mister, abbiamo parlato del vostro bel campionato. Ora, affrontiamo anche le noti dolenti, ovvero la vostra eliminazione in Coppa Italia per mano dell’Ottavia.
“Ci avrebbe fatto piacere essere in corsa anche in Coppa. Penso che quelle contro l’Ottavia siano state due partite estremamente equilibrate e entrambe le squadre meritavano di passare.
Forse loro, soprattutto nel secondo tempo della gara di ritorno, hanno fatto leggermente meglio. Anche ai rigori ha prevalso l’equilibrio e stranamente ha sbagliato uno straordinario specialista come Serafini.
Peccato anche non aver disputato la semifinale con il Città di Paliano di mister Russo, mio collega e amico. Ci eravamo dati appuntamento dopo un paio di anni, quando lui mi eliminò in semifinale di Coppa sempre alla guida del Paliano, mentre io allenavo il Corneto Tarquinia.”
Al di là di questa eliminazione, avete rinforzato il gruppo e, mattoncino dopo mattoncino, state disputando un campionato di vertice, non è vero?
“Al mio arrivo alla Sorianese, tre anni fa, potevo già contare su una buona squadra con buoni calciatori. Alla prima stagione, abbiamo lottato per salvarci. Una stagione difficile, dove sia io che la società, abbiamo imparato qualcosa.
L’anno dopo, abbiamo svecchiato la rosa e abbiamo acquistato diversi giovani molto quotati sul territorio come Cologna, Cesarini e Tontoni, che adesso fanno parte dell’ossatura di una squadra ai vertici della classifica.
Quest’anno abbiamo semplicemente confermato quasi tutta la rosa, inserendo qualche tassello importante per la categoria. Stiamo cercando di ricollocare la Sorianese in alto, come era ai tempi in cui ero calciatore. “
Tra questi tasselli, una menzione speciale la merita sicuramente Carlo Alessandri. Quanto è stato importante per la tua rosa il suo arrivo?
“Carlo è un fantastico giocatore oltre che una persona straordinaria. Un ragazzo di grande esperienza e umanità, oltre che di estrema utilità per la nostra rosa.
Legge in anticipo diverse situazioni e aiuta l’allenatore nella gestione. Oltre ai valori umani, non scordiamoci dell’atleta.
Per la Sorianese è motivo d’orgoglio che un portiere così forte, che fino allo scorso anno faceva la Serie D, abbia scelto il nostro progetto.
Per il suo arrivo e per quello degli altri giocatori che mi sono stati messi a disposizione, devo ringraziare il lavoro del direttore sportivo Rodolfo Moronti.
Dopo il suo addio al calcio giocato, ha dimostrato grandi qualità anche in altre vesti. Un plauso va sicuramente a lui e ovviamente anche a tutta la società, seria e lungimirante nelle scelte.
Per tornare anche a parlare di portieri, ricordo che in rosa abbiamo anche De Vellis. Definirlo secondo è riduttivo, considerata la sua esperienza anche in categorie superiori. “
Infine, le chiedo un suo augurio per il finale di stagione.
“Stiamo in piena lotta e cerchiamo di arrivare il più in alto possibile da qui alla fine. Sarà difficile per tutti. Vincerà chi sbaglierà di meno e ovviamente anche la fortuna farà la sua parte.”