Il calcio regionale laziale si ferma.
Come ben saprete l’AIA (Associazione Italiana Arbitri) non designerà alcun direttore di gara per le partite dei campionati dilettanti del Lazio in seguito alla vile aggressione che ha visto come vittima il giovane fischietto di Ciampino Riccardo Bernardini.
Decisione giusta o sbagliata da parte di Nicchi?
La redazione di Sport in Oro ha interpellato alcune delle più importanti società della nostra regione per ascoltare il loro parere in merito a questa sospensione dei campionati (che slitteranno di una settimana come comunicato sulla pagina ufficiale Facebook LND Lazio ): di seguito riportiamo i pensieri raccolti da Simone Capone ed Edoardo Canepone nella seconda ed ultima parte del nostro piccolo approfondimento.
CLAUDIO DOLENTE (Resp. Settore Giovanile Ladispoli)
“Sono d’accordo con la scelta dell’AIA così come lo sono i ragazzi dopo avergli spiegato quello che è successo. Queste situazioni sono frutto dell’esasperazione che c’è in questo sport, spero che la pausa sia utile anche se ci credo poco”.
EDOARDO PANE (D.S. N.T.T.Teste)
“Condivido la presa di posizione dell’AIA, mi dispiace solamente per i giovani ragazzi che non potranno giocare in questo week end. Un gesto ancor più forte sarebbe stato quello di disputare le gare di settore giovanile a porte chiuse: così avremmo dato importanza a ciò che accade in campo piuttosto a quello che si vede al di fuori”.
FRANCO MEZZATESTA (D.G. Massimina)
“ L’aggressione avvenuta è inqualificabile, non aggiungo altro. La sospensione dei campionati credo sia solamente un palliativo, bisogna prendere di petto la questione in modo che non si verifichino più fatti del genere”.
DANIELE LORENZETTI (D.S. Ottavia)
“Condivido la scelta dell’AIA, volta a sensibilizzare non solo i grandi ma anche i più piccoli. Come Ottavia non organizzeremo amichevoli, faremo solamente allenamento tra noi. Chi ha commesso queste azioni deve essere punito severamente, bisogna trovare i colpevoli perché non è giusto punire un’intera società per il gesto singolo di un folle”.
DARIO TEOFANI (Resp. Honey Soccer City)
“C’è troppa esasperazione nel calcio italiano, dai settori giovanili sino ai dilettanti. Spero che la sospensione dei campionati porti con sé una riflessione, anche se credo che cambierà poco. E’ necessaria una rivoluzione culturale, cercare di introdurre nuovamente i veri valori umani all’interno dello sport. Come? Confronti, riunioni e dialogo, è necessaria la comunicazione tra le parti”.
PAOLO ANEDDA (Presidente Time Sport Roma Garbatella)
“Credo che sia stata una decisione assolutamente giusta e condivisibile. Da parte nostra sospenderemo l’attività nel fine settimana non giocando neppure delle amichevoli. È il momento di dire basta alla violenza, basta ad un approccio sbagliato che rende il calcio nè uno sport né uno strumento di crescita, ma solamente una specie di arena dove sfogare gli istinti peggiori dei genitori, dei tifosi, a volte degli atleti e con delle società che badano troppo poco alla sicurezza ed all’aspetto comportamentale in generale. Ho indetto una riunione con tutti gli allenatori ed i dirigenti proprio per approfondire questo tema”.
Patrizio Melfa (Resp. Scuola Calcio Lodigiani)
“L’evento è deplorevole, ma non è altro che lo specchio di quanto sta andando sopra le righe il nostro movimento regionale. Noi, come società ovviamente, non disputeremo alcun match, neppure amichevole, ma c’è bisogno di fare qualcosa di maggiormente concreto, tant’è che stiamo provando ad invitare qualche esponente dell’AIA per tenere una giornata formativa con i genitori ed i bambini della nostra scuola calcio. Siamo noi infatti ad avere la responsabilità di sensibilizzare le famiglie e i calciatori del domani per prevenire eventi come questo che sono ingiustificabili in un paese che si vuole definire civilizzato”.
GIANLUCA LILLO (Resp. Css Tivoli)
La decisione dell’AIA è giustissima perché come vengono tutelati i calciatori, lo devono essere anche gli arbitri. Spero che dopo questo ennesimo episodio noi allenatori, insieme ai calciatori, inizieremo ad aiutare gli arbitri nella gestione delle partite. Mi aspetto lo stesso anche a parti inverse”.
ALESSANDRO PAPARELLA (D.G. Aurelio Roma Academy)
“Sono totalmente d’accordo con la scelta fatta dall’AIA e dalla FIGC, dobbiamo perseguire questi delinquenti e forse coinvolgere sempre di più noi società anche con la responsabilità oggettiva. Noi oltre che fare riunioni e, qualche volta, cacciare qualcuno dal campo non possiamo fare”.
STEFANO VOLPE (D.G. P.C.Tor Sapienza)
“Sono d’accordo con la scelta dall’AIA, ma spero che non sia un avvenimento fine a se stesso. A mio avviso tutte le componenti del nostro movimento (federazione, AIA e società) dovrebbero mettersi a tavolino per discutere tutte queste problematiche: solo così si potrà aspirare ad una crescita collettiva di tutte le parti”.
MARCO RIDOLFI (Resp. Settore Giovanile Aprilia Racing Club)
“L’aggressione è inaccettabile, da condannare assolutamente con severità. Giustissimo il fermo dei campionati”.
CRISTIAN SILVESTRI (Resp. Settore Giovanile Grifone Monteverde)
“Condanniamo l’episodio e siamo solidali con l’AIA”.
Il dibattito sull’argomento continuerà domenica pomeriggio dalle 18:00 alle 20:00 nel corso della trasmissione Sport in Oro, in onda su Rete Oro (ch 18) ed in diretta Live streaming sui nostri canali social.