Terracina, mister Raffale Scudieri: “Vogliamo essere la mina vagante del campionato. Darò tutto me stesso, tifosi stateci vicino”

Terracina, mister Raffale Scudieri: “Vogliamo essere la mina vagante del campionato. Darò tutto me stesso, tifosi stateci vicino”

Il Terracina dopo la retrocessione dello scorso anno ha voglia di rialzare la testa. E per questo è stato scelto un tecnico preparato ed esperto come Raffaele Scudieri.

Dopo una settimana dal suo avvento lo abbiamo contattato per sentire quali sono le sue prime sensazioni su società, squadra, ambiente e altro ancora.

Allora mister innanzitutto bentornato in panchina anche se in teoria eri stato ufficializzato a Matera e poi con la non iscrizione al campionato è saltato tutto. Se dovessi sintetizzare con un pensiero la tua stagione appena trascorsa scorsa quali parole utilizzeresti?

“Si diciamo che l’ultimo anno è stato negativo per me, soprattutto perchè non ho avuto l’opportunità di poter lavorare con serenità. Ho iniziato la stagione al Nuova Florida ma per vari problemi e i continui dissapori con la dirigenza ho deciso di salutare dopo 2 giornate. 

Poi è arrivata la chiamata del Rieti. Non è stato un addio dovuto ai risultati bensì ad una incompatibilità con il Presidente. Peccato perchè poi al di fuori del campo abbiamo anche un bellissimo rapporto, non solo con lui ma anche con diversi dirigenti. Auguro comunque al Rieti ogni fortuna, quest’anno sono una squadra fortissima. Diciamo che sono andato nel posto giusto ma nel momento sbagliato. 

Il calcio è questo, e nonostante per tante stagioni abbia fatto degli ottimi campionati, annate del genere possono capitare. Invece per venire all’attualità a luglio ho avuto la sventura di accettare Matera dove avevo già firmato un contratto e c’erano tutti i presupposti per fare una grande stagione in Serie D con giocatori già presi dal direttore Evangelisti e invece all’improvviso la società è fallita e dunque nulla.”

Da pochi giorni hai scelto di sposare il progetto Terracina. Club glorioso, reduce dalla retrocessione dalla Serie D e fino all’ultimo a rischio iscrizione. Che situazione hai trovato e cosa ti ha spinto a scegliere la squadra dei Tigrotti?

“Si dopo aver digerito la batosta e la delusione Matera, una decina di giorni fa è arrivata la proposta da parte del Presidente Franco e del Direttore Di Chio di venire a Terracina. Soprattutto con Marco abbiamo uno splendido rapporto da anni e quando un amico nonché grande conoscitore di calcio chiama, non c’ho pensato un attimo e ho accettato, anche perchè parliamo di una piazza storica e importante del nostro calcio. Ho captato fin da subito che c’è tanta voglia di ripartire e fare bene, Mi piace la città, mi piace l’ambiente e devo essere sincero, quando ho avuto la possibilità di allenare in piazze del genere, ho sempre fatto bene.”

Partendo in ritardo rispetto alle altre compagini di Eccellenza immaginiamo che la squadra sia ancora un cantiere aperto. A che punto è la costruzione della rosa e hai fatto delle richieste specifiche alla società?

Si è vero siamo partiti in ritardo ma comunque ho trovato un buon gruppo. Non ho fatto richieste specifiche alla società, però è ovvio che stiamo lavorando per rinforzare la rosa.

Che Terracina dobbiamo aspettarci e che obiettivo vi siete prefissati nel momento in cui hai accettato questa nuova sfida?

“Io posso garantire che darò tutto me stesso come sempre con grande passione. Metterò a disposizione dei ragazzi le mie capacità, conoscenze e competenze. Ho fiducia nella società e nella squadra che stiamo allestendo grazie all’ottimo lavoro del Prsidente Franco e del Direttore Marco Di Chio. L’unico obiettivo che ci siamo posti è quello di essere competitivi e poter dare fastidio a tutti. Vogliamo essere la mina vagante del campionato proprio perchè nel Girone B sono state allestite grandissime squadre almeno sulla carta. Sappiamo che abbiamo una grande responsabilità perchè rappresentiamo una città con un tifo passionale, che ha fame di calcio e con tanta delusione vista la recente retrocessione. Starà a noi riportare la gente allo Stadio e ricreare quell’entusiasmo. La tifoseria del Terracina sappiamo che è un valore aggiunto in queste categorie e quindi dovremo essere bravi a conquistare la loro fiducia. Li vogliamo al nostro fianco e speriamo di renderli orgogliosi.”