TORMARANCIO, PARLA CIRULLI: ” GIOCHIAMO PER SALVARE L’ONORE “

TORMARANCIO, PARLA CIRULLI: ” GIOCHIAMO PER SALVARE L’ONORE “

A cura di Roberto Matrisciano

Il clamoroso cappotto casalingo subito con il Cori, per il Tormarancio è stata solo la punta di un iceberg, che è crollato dopo il terremoto societario di circa due mesi fa. La situazione ereditata dal Ds Fabio Cirulli è stata tutta meno che una formalità, e tra difficoltà finanziarie e addii inevitabili, è comunque riuscito a tirare su un gruppo di giovani, che ora supera le venti unità. Certo, i risultati futuri non saranno dei migliori, ma almeno si cercherà di terminare la stagione nel migliore dei modi, con la speranza in una futura fusione…

Ecco le parole del neo Presidente Cirulli, raggiunto dai microfoni della nostra redazione:

Negli ultimi mesi, è passato dal ricoprire la carica di Ds fino ad arrivare a quella di Presidente.

Ci può analizzare le dinamiche di questa situazione societaria, e come ci si è arrivati?

” Circa due mesi fa il Presidente Sacco ha lasciato la presidenza, e io che ero il Direttore Sportivo ne ho ereditato la carica.

In società c’era anche lo storico Presidente Cavalli, che però si era già defilato.

Mi sono ritrovato ad affrontare una situazione complicata sia sotto l’aspetto finanziario, che su quello tecnico.

Alcuni rimborsi siamo riusciti a renderli, grazie ad alcune entrate che erano già previste.

Ma nel periodo di Dicembre, molti giocatori, vedendo la precaria situazione societaria, si sono svincolati, e la squadra piano piano è stata quasi tutta rifatta dal sottoscritto.

Potevo andarmene anche io, ma ho deciso di restare, soprattutto per il senso di responsabilità che mi lega a questa società, dopo aver contribuito al lavoro svolto in questi anni, conquistando la Promozione.

Alla fine metà squadra è rimasta, di cui quasi tutti giovani, ma l’altra metà è composta tutta da nuovi calciatori, che erano fermi anche da un po di tempo”

Numericamente dunque siete al completo?

” Si, ora siamo più di venti.

È chiaro che i nuovi arrivati, essendo fermi da un po di tempo, sono fuori condizione.

A loro manca benzina nelle gambe, ci vorrà un po di pazienza prima di riuscire ad ingranare, ma sono fiducioso perché negli allenamenti sto vedendo il giusto atteggiamento, nonostante Domenica abbiamo perso con quel margine. 

Ma quella sconfitta è frutto unicamente di questo difficile momento, e della mancanza di condizione, perché i ragazzi ci hanno provato fino alla fine”.

A proposito di quella gara, come giudica l’atteggiamento del Cori, visto il 17-0 finale?

” Penso che avrebbero dovuto alzare il piede dall’ accelleratore, o quantomeno non infierire.

Sapevano a che situazione andavano incontro, non c’era bisogno di segnare così tante reti.

A Ciampino sono stati dei signori, e non sono andati oltre i sei gol, perché avevano visto che era inutile continuare.

Non dico che una squadra si deve impietosire di fronte ad un’altra, è ovvio che se fossimo stati in una situazione diversa, e al completo, questo mio discorso non sarebbe stato giusto.

Ma, siccome la nostra attuale condizione era ben nota, non capisco la soddisfazione nel segnare così tanti gol”

Secondo lei, una volta raggiunta una miglior condizione e ritrovata la giusta quadratura, ci possono essere dei margini per una rimonta?

” In questo momento dobbiamo pensare a giocare per salvare l’onore, e come le dicevo ho già intravisto molta voglia nei ragazzi, che si sono allenati anche il 6 Gennaio.

Devo ringraziarli, perché tutti i nuovi che sono arrivati qui, sapevano già che non avrebbero preso rimborsi.

Sono venuti per la voglia di giocare e di mettersi in discussione.

Ora avremo alcuni scontri diretti da giocare in casa, speriamo di fare bella figura e di rosicchiare qualche punto”.

Che futuro si prospetta ora per il Tormarancio?

” Già tempo fa avevo proposto una fusione con la società Giardinetti, e se il Presidente avesse accolto la mia richiesta forse oggi non saremo arrivati a questo punto.

Con questo voglio dire che invece di lasciare dopo due mesi di campionato, si poteva affrontare la situazione in una maniera differente e più razionale e chiarire le difficoltà prima dell’inizio della stagione.

Approfitto dell’intervista, per ringraziare la società Giardinetti, nella quale ci sono molti amici, che ci sta dando una grande mano.

In primis con l’allenatore Russo, che sta collaborando anche con la nostra squadra, naturlmente non in veste ufficiale, ma al fianco di mister Di Marzo, che sta cercando di destreggiarsi nel migliore dei modi in questa nuova realtà.

Vedremo se a fine stagione ci sarà la possibilità di arrivare a questa fusione, intanto abbiamo mosso i primi passi verso questa direzione”.