Totti Soccer School: D’Ulisse, Ripa e Tufo fanno il punto della situazione
Nell’ultimo fine settimana tutte le squadre di settore giovanile sono scese in campo ed è iniziata anche l’attività della Scuola Calcio a pieno regime
Nel corso dell’ultimo fine settimana ha preso il via tutta l’attività del settore giovanile con la Totti Soccer School che ha avuto modo di avere i primissimi riscontri sul lavoro fatto in estate. Il tempo per i bilanci è ovviamente lontanissimo e quindi il focus attuale va su come è stata impostata la stagione in corso, sia per quel che riguarda il settore agonistico che per la fondamentale struttura della scuola calcio che ha fatto registrare, nuovamente, numeri da record.
Il pensiero del dg
Soddisfatto del lavoro ed in attesa di ulteriori conferme il direttore generale Claudio D’Ulisse “Credo che in tutti e due i campi sia stato fatto un buon lavoro – commenta – il nostro staff sia per il settore agonistico che per quello della scuola calcio è composto da grandi professionisti, come Luca Ripa ed Antonio Tufo, persone che abbiamo voluto fortemente all’interno della nostra società per le loro capacità tecniche ed umane”.
Il settore giovanile
Tecnico e dirigente di rinomato spessore, Luca Ripa è stato un innesto di fondamentale importanza per l’accrescimento del progetto Totti Soccer School. Incaricato verso la fine della scorsa stagione ha avuto modo di studiare nel miglior modo le squadre già esistenti e di poter lavorare altrettanto bene in fase di costruzione in estate “Il lavoro fatto è ampiamente condiviso con tutte le componenti del club – esordisce il responsabile del settore giovanile – fondendo così le varie competenze, non soltanto quella tecnica. Nel settore giovanile si scelgono dei ragazzi per i quali talune volte conosciamo le potenzialità, mentre in altri casi dobbiamo anche saper intravedere le qualità potenziali, in un discorso a più ampio raggio nel quale sono poi i tecnici e tutte le figure della società che devono mettere ogni singolo ragazzo in condizione di svilupparle nel migliore dei modi. In sintesi: i ragazzi devono pensare a giocare, gli adulti devono guidarli. Il lavoro quindi non si concentra solamente nella scelta, ma deve essere improntato all’interno dei vari settori, che compongono una visione collettiva direzionata verso la crescita di un calciatore. Più riusciamo a farli crescere, più avremo la possibilità di strutturare il nostro progetto su basi solide, che è il motivo per il quale ho scelto di far parte di questo progetto. Avevo tanta voglia di cimentarmi in un nuovo percorso, come questo, per contribuire nella sua crescita. Molto spesso ci si focalizza solamente sulla vittoria, ma alla fine di un campionato è soltanto una la società che vince e, spesso, quel che sento più dire è ‘il lavoro paga sempre’, come se chi arriva secondo o terzo non avesse lavorato . E’ una concezione sbagliata, una percezione che non mi appartiene. Giudicare il lavoro, che tutti facciamo, solamente sulla base dei risultati è limitante e limitativo, mentre dobbiamo allargare la nostra visione. L’obiettivo è sviluppare nel migliore dei modi ognuno le proprie competenze e di strutturarsi nel migliore dei modi, sempre pronti a fare, eventualmente, autocritica. Non giudicheremo mai il lavoro fatto dagli altri, ma come forma mentis sono abituato a chiedere molto a me stesso e di conseguenza anche al gruppo di lavoro con cui mi confronto, senza accontentarci mai cercando di migliorare quello che abbiamo fatto bene ieri, rendendolo migliore domani”.
La scuola calcio
Per avere delle formazioni giovanili di livello c’è la necessità di far crescere in casa propria dei talenti che siano poi pronti a misurarsi con palcoscenici sempre più importanti. Il lavoro della Totti Soccer School in merito va avanti ormai da anni riscuotendo tantissimo successo, come testimoniano i numeri degli iscritti ai gruppi delle formazioni di base che molto probabilmente saranno ancora di più rispetto all’anno passato, superando la quota di 340 ragazzi. Ormai da anni Antonio Tufo è il responsabile della scuola calcio del club e, risultati alla mano, la scelta sta pagando. “Nonostante la folta concorrenza – esordisce – tante famiglie continuano a scegliere il nostro progetto per i loro figli, proprio in questi giorni abbiamo superato di nuovo i 300 iscritti e, dopo il primo mese di assestamento, con tutti i gruppi stiamo iniziando il lavoro vero e proprio. Fondamentale all’interno del nostro mondo sono le figure dei dirigenti, oltre che ovviamente quello degli istruttori, perché fanno da filtro tra il campo e la famiglia, essendo anche loro genitori. E’ un ruolo delicato e proprio per questo teniamo molto anche alla loro formazione”. Mentre per quel che riguarda quella legata ai ragazzi è ormai noto come in casa Totti Soccer School sia strutturata sulla metodologia Coerver Coaching, di cui Claudio D’Ulisse è direttore generale su tutto il territorio italiano “E’ molto importante la sua presenza all’interno della società, perché riusciamo in questo modo a fare tante riunioni, sia in presenza che in call, in modo tale da essere sempre aggiornati e di offrire il miglior servizio possibile alle famiglie. Il Coerver Coaching si basa sull’uno contro uno, sul duello ed è un sistema che permette di accrescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità. Logicamente lavoriamo sulla tattica individuale, mentre per quella di squadra ci sarà tempo. Inoltre, da questa stagione avremo degli insegnanti di educazione fisica che lavoreranno sulla coordinazione, sulla qualità della camminata, sulla corsa e sull’equilibrio”.
Ufficio stampa Totti Soccer School





