TRA FUTURO PROSSIMO E FUTURO REMOTO: MISTER PATANELLA CI RACCONTA LA SUA OSTIAMARE

TRA FUTURO PROSSIMO E FUTURO REMOTO: MISTER PATANELLA CI RACCONTA LA SUA OSTIAMARE

A cura di E. A. Graziano

Falsa partenza e galoppata.

Due espressioni che ben descrivono il percorso dell’Ostiamare ad oggi.

La formazione di mister Patanella infatti dopo le prime tre sconfitte, ha collezionato 8 vittorie consecutive, 7 delle quali senza subire reti.

Numeri che farebbero rabbrividire chiunque e che possono destare preoccupazione anche nelle fila della Nuova Tor Tre Teste, capolista indiscussa del girone a punteggio pieno dopo 11 giornate.

“Era tutta una questione di mentalità – ci spiega il tecnico Patanellae di adattamento del gruppo alla mentalità di chi li allena. Il loro tasso tecnico è molto buono, ma mancava la capacità di comprendere come approcciarsi alla gara e quali misure adottare in caso di necessità”.

Mister 8 vittorie consecutive di cui 7 senza subire reti.

E’ il caso di mutuare dalla tradizione popolare, il proverbio secondo cui “la miglio difesa è l’attacco”?

“Mi sbilancio e dico sì, è proprio il caso di dirlo.

Ci sono situazioni in cui se non registri bene ciò che accade nella retroguardia, non serve a molto segnare molti goal.

Noi ci siamo mossi su questo fronte, senza sacrificare naturalmente anche il lavoro del reparto offensivo”.

Se scattassimo un’istantanea sulla classifica a questo punto, la sua formazione essendo al terzo posto si troverebbe a disputare le finali regionali.

State lavorando con questo obiettivo?

“La finale è il nostro obiettivo. Obiettivo condiviso sia dai vertici societari, sia dallo staff che allena e lavora col gruppo.

La condivisione degli obiettivi è un aspetto fondamentale e non trascurabile in questi casi”.

Mister anche lo scorso anno l’inizio non fu dei migliori.

Eppure siete arrivati a giocarvi una bella finale persa solo ai rigori, contro il Savio.

Vede delle similitudini rispetto alla passata stagione?

“Aldilà dell’avvio in salita in realtà non vedo molte similitudini.

Nella passata stagione disputammo un girone di andata piuttosto altalenante.

Siamo arrivati in finale grazie ad uno strepitoso girone di ritorno, nel quale su 15 partite ne abbiamo vinte 11, pareggiate 3 e persa solo una.

Quest’anno sembra che abbiamo trovato il passo prima.

Il campionato è ancora lungo però, e dobbiamo dare il giusto valore ad ogni impegno”.

I trascinatori di quel gruppo furono Volpato, Mambrini e Ferri.

Anche quest’anno riesce ad individuare elementi di questo valore per tecnica e personalità?

“Quest’anno la squadra ha una composizione molto diversa: la maggior parte dei ragazzi ha già fatto gruppo giocando nei Giovanissimi.

Quello che ho ereditato è un gruppo molto coeso di base, che ha il vantaggio di creare un bel clima nello spogliatoio, ma lo svantaggio di non avere un punto di riferimento in termini di leadership che faccia da anello di comunicazione fra me e loro.

Questa è stata proprio la difficoltà iniziale. Per questo parlavo di un allineamento della loro mentalità alla mia: allenare una squadra con dei riferimenti in termini di leadership è più semplice, perché basta comunicare con il leader per trasmettere il messaggio a tutti”.

Mister cosa pensa del livello del girone in cui giocate?

“Ci sono diversi organici con un buon tasso tecnico e tutti piuttosto simili fra loro.

E poi ci sono i “mostri” che stanno lassù, in testa alla classifica”.

Proprio a proposito dei “mostri”, ha qualche idea per rallentarne il percorso?

“Ovviamente no.

La Nuova Tor Tre Teste deve la sua forza ad una sinergia perfetta tra una squadra straordinaria, una società eccellente ed un allenatore, Fabio Tocci, che è un amico ed è il più forte di tutti i tecnici del girone, senza nulla togliere agli altri”.

Certo che lo scontro diretto all’ultima giornata del girone di andata potrebbe essere però, molto intrigante …

“Beh, quello indubbiamente.

Se dovessimo arrivare con le carte in regola, potremmo disputare una bella partita a viso aperto”.

La spensieratezza forse potrebbe essere l’arma in più”.

E per mettere in regola le carte, occorre pensare già al derby con il Città di Fiumicino che vi vedrà impegnati nel posticipo di lunedì 8 dicembre. Che partita prevede, Mister?

“Una partita difficile.

Loro pur essendo una neopromossa, sono una squadra forte allenata da un ottimo Marco Mei.

Noi ci stiamo preparando bene, con serietà e disciplina, anche perché superata questa poi ci aspetterebbe l’impegno con il Tor di Quinto in casa.

Spero che si veda un bel calcio”.

Nelle fila avversarie militerà Scaccia, uno storico capitano dell’Ostiamare.

Teme il goal dell’ex?

“Queste cose succedono sempre.

Temo un suo goal, anche perché è un calciatore bravissimo che è andato via da Ostia probabilmente per incomprensioni con la società, ma non con me.

Spesso la voglia di rivalsa nei confronti della società precedente in questi casi è molta.

Spero però che dia comunque il massimo perché il suo livello è davvero molto alto”.

Mister per chiudere, se dovesse scegliere 3 aggettivi per descrivere il gruppo che allena, quali sceglierebbe?

“Coeso, perché tutti remano nella stessa direzione.

Motivato, perché per ottenere i risultati che stiamo ottenendo la spinta motivazionale deve essere molto forte.

Inconsapevole, perché se dico consapevole, rischio una Caporetto, che è meglio evitare!”.