Di Alessandro Bastianelli.
Serie D, 15^ giornata: Trastevere – Gravina FCB 3 – 2
Trastevere (4-3-3): Redaelli; Vendetti, Pasqui, Fatati, Tarantino, Paolacci; Panico, Mastromattei (48’st Allegrini), Massella (43’st Pieri), Tajarol; Pagliaroli (32’st Lorusso). A disp. : Caruso, Menichetti, Piras, Donati, Pace, Fiorini. All. : Gardini.
Gravina (3-5-2): Cilumbrello; Palermo, Caputo; Gomes, Zammuto (25’st Dimatera), Anaclerio; Ngom, Cerone (32’st Liberio), Morga, Guadalupi; Mazzilli (32’st Albano). A disp. : Loliva, Chiaradia, Lanzolla, Di Cillo, Fanelli, Calderoni. All. : De Luca.
Arbitro: 10’pt Morga, 12’st rig. Tajarol, 22’st rig. Tajarol, 34’st Paolacci, 39’st rig. Albano.
Note: 1′ e 5′ recupero; ammonitiTajarol, Vendetti, Palermo, Gomes, Ngom, Anaclerio, Cilumbrello.
Indomito, roccioso, un po’ fortunato, ma audace come pochi altri.
Questo il magico Trastevere di Gardini, che continua il sogno nel girone H battendo 3 – 2 il Gravina in una gara bellissima, intensa, vissuta attorno ad episodi, emozioni e verve agonistica di altri livelli.
Meglio il Gravina nel primo tempo, con una mezz’ora impressionante, poi escono gli attributi caratteriali del Trastevere, che rimonta grazie a due calci di rigore – di cui il secondo molto generoso – soffre nel finale, ma si porta a casa tre punti meritati che spediscono a -4 i gialloblu, e che consentono ai trasteverini di mantenere il primo posto.
Gravina formato fantasia con Guadalupi libero di inventare dietro Morga, alla prima da titolare. Il Trastevere soffre sia la qualità, che il ritmo imposto dai pugliesi, smaliziati in fase difensiva, veloci nell’attaccare.
Redaelli si fa trovare pronto al 7′ sulla botta da fuori di Cerone, ma al 12′ deve arrendersi al tap in di Francesco Morga. Il talento scuola Tor Di Quinto insacca davanti al portiere sfruttando un assist di prima di Caputo, che si era inserito raccogliendo un lancio geniale di Cerone.
Quando Cerone è in palla non ce n’è per nessuno. Al 16′ altra punizione tagliata e insidiosa dell’ex Viterbese, Savona e Ladispoli, la difesa pasticcia ma Redaelli rimedia in uscita bassa.
Alla mezz’ora esce il Trastevere: prima chance granata con Tajarol che, servito da Mastromattei, controlla e tira al volo, centrale (32′). Poi si accende Guadalupi: l’ex Messina – giocatore di altra categoria – semina mezza difesa in velocità sulla sinistra, offre a Mazzilli che calcia d’esterno, malissimo.
Nella ripresa però cambiano i ruoli: il Trastevere attacca, il Gravina arranca. Anaclerio si prodiga in una diagonale lunga un sogno per togliere il pallone a Massella sul cross di Pagliaroli (3′), poi l’episodio che sblocca la gara.
Gran palla nello spazio per Panico, l’ex Futbolclub si inserisce e viene toccato da Gomes, per l’arbitro non ci sono dubbi, è rigore che Tajarol trasforma con una bomba potente (12′).
Pagliaroli cresce, e se al 19′ nessuno raccoglie il bel cross dalla destra, al 21′ un suo inserimento genera un altro rigore.
Stavolta Feliciani di Teramo si lascia ingannare dall’uscita un po’ avventata di Cilumbrello, Pagliaroli anticipa e si lascia cadere, per il fischietto teramano è rigore e giallo per il portiere, Tajarol trasforma e il Trastevere è avanti.
Gli ultimi venti minuti sono una battaglia, il Trastevere trova il terzo gol con Paolacci, bravissimo in mischia a correggere una punizione dalla sinistra (32′), il Gravina accorcia con un rigore di Albano, scaturito da un mani ingenuo di Mastromattei in area sulla conclusione in porta.
Nel finale saltano gli schemi, con Cilumbrello che sale sull’ultima punizione del Gravina, e Panico che si divora dai 30 metri il gol su contropiede a porta vuota, ma il verdetto recita tre punti d’oro per un Trastevere magico, che dopo un primo tempo sofferto si porta a casa in palio tre punti e primo posto con una ripresa fenomenale.
Come d’altronde ci stanno abituando da mesi questi fantastici ragazzi, guidati da quel che da semplice vice, Gardini, sta diventando un allenatore di tutto rispetto.