UNA LUPA INDOMABILE FERMA IL BENEVENTO

UNA LUPA INDOMABILE FERMA IL BENEVENTO

Una Lupa Roma mai doma, lotta,soffre, rimane in dieci ma riesce comunque a riagguantare il risultato sfiorando la vittoria nel finale,al cospetto di una super corazzata come il Benevento.Finisce uno a uno ma il pareggio ha il sapore della vittoria per come l’ha cercato e l’ha inseguito l’undici di Alessandro Cucciari che ,seppur rimasto in inferiorità numerica per l’espulsione troppo severa di Conson ,in occasione del rigore concesso alle streghe( apparso diciamo benevolo),ha messo alle corde il Benevento, ha riacciuffato il pareggio e sul finire non ha colto il successo per le grandi doti del portiere beneventano Piscitelli. Peccato, perché sul piano dell’intensità della voglia,della reazione e del temperamento la Lupa di Cucciari avrebbe meritato un risultato diverso. Il Benevento di Brini ha confermato di avere un gran potenziale a disposizione, basti pensare che solo in panchina annoverava, Padella, Mazzeo,Campagnacci De Falco , ma decisamente inespresso.Leziosa,piena di se, per lunghi tratti si è specchietta nella sua grande qualità, dando persino l’idea di squadra sin troppo presuntuosa, al contrario della Lupa tutta umiltà e voglia di sudare minuto dopo minuto.E lo si è visto soprattutto nel primo tempo quando i ragazzi di Cucciari forse anche un po’ intimoriti, hanno sofferto il 4-2-4 proposto da Brini con Marotta, Eusepi,Alfageme e Melara, comunque ottimamente neutralizzati dalla linea di difesa dei romani, su cui emergeva un sontuoso Cascone.Dopo appena venti minuti Cucciari doveva, fare a meno di Celli per infortunio, (si temeva per il ginocchio ma sembra si tratti soltanto di forte contusione) brillantemente sostituito  da Frabotta ,e fare i conti con una direzione arbitrale non proprio impeccabile. Due gli episodi che hanno comunque indirizzato il risultato e che sono stati decisivi. La mancata espulsione di Scognamiglio nella prima frazione, quando convinto di aver udito il fischio dell’arbitro, da ultimo uomo prendeva la palla con le mani per battere una ipotetica punizione: per lui solo il giallo. Poi nella ripresa quando decretava un penalty per presunto fallo in area ai danni di Eusepi ed anche il rosso a Coscon, reo del fallo.Lo stesso Eusepi dagli undici metri portava in vantaggio le “Streghe”. E in superiorità numerica il Benevento si abbassava, la  Lupa continuava a spingere, arretrando in cabina di regia Perulli che smistava palloni e verticalizzava con grande padronanza. E al 40 giungeva il meritato pareggio, a firmarlo il migliore in campo, Cascone, non nuovo seppur difensore, a gonfiaare la rete. Il Benevento apparso a corto di ossigeno, soffriva sino al 94’ e doveva ringraziare un super Piscitelli che si opponeva ripetutamente ai tentativi offensivi dei romani. Ma al di là del risultato comunque positivo, la prestazione giudiziosa e di grande personalità della Lupa Roma, conferma il valore di una squadra che potrà togliersi parecchie soddisfazioni.