E’ pareggio tra Unicusano Fondi e Messina. Sotto di un uomo per circa ottanta minuti, i rossoblù accolgono i pari con i siciliani in maniera comunque positiva, gettando lo sguardo su due episodi (rigore a favore degli ospiti con espulsione di un proprio giocatore e possibile penalty non assegnato) che avrebbero potuto dare al confronto altro esito.
UNICUSANO FONDI: Baiocco; Galasso, Signorini, Marino, Squillace; Varone, De Martino, D’Angelo (17’ st Pompei); Giannone (10’ st Tommaselli), Gambino (27’ st Addessi), Calderini. A disp.: Coletta, Di Sabatino, Mucciante, Albadoro, Bertolo, Battistoni, Sernicola, Capuano, Ferullo. All.: Pochesci.
MESSINA: Berardi, Palumbo, Maccarrone, Bruno, De Vito, Da Silva, Mancini, Sanseverino (40’ st Foresta), Milinkovic, Ciccone (24’ st Madonia), Ventola (17’ st Grifoni). A disp.: Russo, Capua, Musacci, Ferri, Plasmati, Saitta, Ansalone. All. Lucarelli
Arbitro: Zufferli di Udine (Abruzzese-Madonia)
Reti: 1’ pt Giannone (Uf), 12’ pt Milinkovic (M; rig,)
Note; all’ 11’ pt espulso Squillace (Uf) per fallo da ultimo uomo; ammoniti Signorini, Galasso (Uf) Maccarrone, De Vito, Bruno (M); recupero 2’ pt, 4’ st
LA PARTITA
Il tecnico di casa deve rinunciare allo squalificato Tiscione e presenta quella che è, in sostanza, la formazione annunciata: classica linea difensiva a quattro, centrocampo a tre e tridente offensivo con Gambino centrale affiancato da Giannone e Calderini. Rispetto alle ultime uscite, il Messina cambia pelle: fuori gli infortunati Anastasi e Rea, mister Lucarelli esclude anche Musacci e Plasmati ripresentando Mancini ed in attacco Ventola con Ciccone e Milinkovic.
Neanche il tempo di iniziare che i fondani trovano il gol grazie a Luca Giannone, che conclude in maniera perfetta una giocata sulla sinistra iniziata da Squillace e rifinita con un cross basso di Calderini sul quale il numero dieci, in anticipo sul diretto avversario, mette in rete nell’angolo alto più lontano.
Ma il tempo per gioire è davvero poco, perché poco oltre il decimo minuto, ecco che il Messina pareggia grazie ad un rigore assegnato per un fallo di Squillace (addirittura espulso nella circostanza) e trasformato da Milinkovic tra le forti proteste dei locali. Il fatto di maggior rilevanza sta nella lunga inferiorità numerica alla quale gli universitari sono costretti, e che porta il tecnico ad inserire Pompei al posto di D’Angelo con l’effetto di ridisegnare la squadra con un inedito 4-2-3. Con il passare dei minuti sono gli ospiti a rendersi pericolosi prima con Milinkovic (palla di poco alta) e poi per due volte con Da Silva, sul quale è dovuta intervenire la difesa di casa. Prima del riposo, la protesta è dell’ Unicusano Fondi per un possibile fallo di mano in area di rigore di Maccarrone -che avrebbe senza dubbio contribuito a cambiare ancora i toni del confronto- sul quale l’arbitro non ha ravvisato irregolarità.
La prima occasione del secondo tempo è targata Unicusano Fondi, con il centravanti Gambino che servito ottimamente all’ interno dell’ area piccola da Galasso, calcia a botta sicura sul primo palo chiamando Berardi a sbrogliare con l’ aiuto di un difensore. I messinesi tentano la reazione, ed in almeno due circostanze sfiorano la marcatura (tiro di Mancini a lato sugli sviluppi di un corner, conclusione a colpo sicuro di Da Silvia bloccato da Baiocco). La gara rimane aperta e viva, e sono ancora i locali a rendersi pericolosi, quando Varone, in una percussione centrale, manda il pallone di poco alto sull’ uscita del portiere siciliano. Complice anche il caldo, i ritmi tendono a calare, ed alla fine il pareggio è risultato accettato positivamente dalle parti.