Una bella giornata di sport, quella vissuta al “Franco Maniscalco” di Pomezia per la seconda edizione del torneo internazionale “La Primavera del calcio”, dedicato ai ragazzi classe 2001, e organizzato dall’Unipomezia Virtus.
Ad aggiudicarselo è stata la formazione giapponese del Fresca Kobe, bella realtà calcistica del Sol Levante, che ha battuto in finale i padroni di casa dell’Unipomezia. Sul podio anche il Certosa, terzo classificato.
Una giornata non di solo calcio, ma soprattutto di condivisione e di scambio culturale, che dimostra una volta in più la volontà della società del Presidente Nazareno Cerusico di allargare i propri orizzonti con iniziative originali e sempre più importanti, come conferma il Direttore Tecnico Andrea Bussi: “Siamo una società molto ambiziosa, che negli ultimi tempi è cresciuta in maniera esponenziale. I nostri cancelli sono aperti, dalla scuola calcio fino alla prima squadra. In soli tre anni abbiamo pensato un modello di gioco, e proponiamo i nostri principi sin dall’attività di settore. Il lavoro di staff è fondamentale, e in questo modo ognuno può esprimersi al massimo delle sue potenzialità. Non vogliamo fermarci, abbiamo tante idee. Ad esempio a breve metteremo a disposizione dei ragazzi anche delle navette per arrivare al campo.”
Impossibile pensare di crescere senza puntare sui giovani. I più giovani, in effetti, sono il fulcro del progetto dell’Unipomezia, che della sua scuola calcio all’avanguardia va, giustamente, fiera: “Giornate come questa trasmettono positività” – esordisce Simone Tofa, Responsabile Tecnico della Scuola Calcio dell’Unipomezia – “Per lavorare con i più piccoli questo aspetto è fondamentale. Dall’attività di base all’agonistica il creare attività di questo tipo, organizzare questi eventi stimola i ragazzi. Un’iniziativa che offre, tra l’altro, anche spunti importanti dal punto di vista tecnico e organizzativo. I nostri splendidi ospiti del Fresca Kobe, oltre ad un comportamento eccezionale, hanno mostrato come il concetto di gruppo squadra dedicato alle fasce di età sia vincente. Il settore giovanile, ma soprattutto la scuola calcio, dovrebbe far passare un messaggio: nessuno rimane indietro. Non solo i più bravi hanno diritto di crescere”.
Grande entusiasmo per la riuscita dell’evento: “Siamo contenti che sia andato tutto bene” – spiega Alessio Bizzaglia, Dg dell’Unipomezia – “Un evento che ha trasmesso fratellanza e ha mostrato come la nostra società sia molto sensibile alle iniziative per i più giovani. Noi puntiamo tanto sull’attività dei ragazzi, e abbiamo l’ambizione di essere presi ad esempio“.
Contento dell’iniziativa anche Christian Di Stefano, nell’occasione allenatore dei 2001 del Certosa: “Quello che mi viene da pensare in questa giornata è la differenza culturale tra noi e ragazzi come quelli del Kobe. Il loro modo di comportarsi e di vivere lo sport dovrebbe insegnarci molto. Spero che i nostri ragazzi abbiano recepito questo concetto”.
Grazie ai due cortesi traduttori nipponici, siamo riusciti anche a scambiare alcune impressioni con il Presidente del Fresca Kobe, Kazuyuki Takahashi, che ha seguito nella lunga trasferta i suoi ragazzi: “Siamo orgogliosi di essere qui. E’ un’esperienza bellissima, soprattutto per i ragazzi, che hanno avuto modo di confrontarsi con ragazzi della stessa età ma di una realtà molto diversa. Sono sicuro che saranno giorni che non dimenticheranno mai”.