UNIPOMEZIA, PATRON VALLE TRA PRESENTE E FUTURO: “L’ECCELLENZA? NON SONO ABITUATO A PARTECIPARE, L’OBIETTIVO E’ IL PROFESSIONISMO”

UNIPOMEZIA, PATRON VALLE TRA PRESENTE E FUTURO: “L’ECCELLENZA? NON SONO ABITUATO A PARTECIPARE, L’OBIETTIVO E’ IL PROFESSIONISMO”

E’ il momento del trionfo.

Progettato con cura certosina, atteso per lunghi mesi ed infine assaporato attimo per attimo.

Da domenica scorsa, battendo la Lupa Frascati a domicilio, l’UniPomezia ha ufficialmente salutato il Campionato di Promozione, staccando il visto per l’elite del nostro calcio regionale.

Un traguardo per il quale la società non ha lesinato sacrifici d’alcun genere, mettendo a disposizione di staff tecnico e calciatori qualunque strumento potesse risultare idoneo al raggiungimento dell’obiettivo fissato.

In questi casi si sottolinea sempre, ed è corretto farlo, come i meriti vadano distribuiti in maniera equa tra tutti i protagonisti.

Questa volta, però, questo antico adagio calcistico, che sempre si rispolvera in simili occasioni, deve essere disatteso.

Senza voler disconoscere i meriti, oggettivi ed assolutamente degni d’elogio, di tutti coloro che hanno preso parte alla stagione agonistica che si accinge a concludersi, è lampante individuare nel Grande Architetto l’artefice principale di un trionfo mai messo in discussione.

unipomezia poesia

Amato e rispettato dai suoi calciatori al punto che questi hanno inteso dedicargli (vedi immagine a sinistra) un pensiero carico d’affetto e di significato all’indomani del successo finale, Valter Valle può finalmente godersi i frutti della semina della passata estate.

Il presidente sta già organizzando insieme ai suoi collaboratori la grande festa che si terrà al Comunale di via Varrone il prossimo 8 maggio (se si svolgerà al mattino o di pomeriggio, dipenderà dalla posizione del Racing Club a novanta minuti dalla fine, ndr), ma intanto, sotto traccia, sta già costruendo l’UniPomezia che dovrà recitare un ruolo di primaria importanza anche nella categoria superiore.

Sul taccuino del patron sono stati già appuntati nominativi di assoluto rilievo e la prossima estate riserverà certamente piacevolissime sorprese ai tifosi rossoblu.

Idee, programmi, ambizioni e sogni: tutto ribolle nella vulcanica mente del numero uno dell’UniPomezia.

Lo abbiamo intercettato brevemente al telefono, chiedendogli di fornirci un antipasto di quanto poi dichiarerà lunedì prossimo dalle ore 21:00 alle 23:00  nei nostri studi, nel corso della prima puntata stagionale di “Sport in Oro Estate

 

Presidente, adesso possiamo dirlo senza remore: benvenuti in Eccellenza.

Cosa ha provato al termine della partita di domenica scorsa a Frascati?

“Una gioia enorme, travolgente e che ha ripagato tutti noi dei tanti sacrifici compiuti per poter festeggiare questo traguardo.

E’ stata una bellissima stagione, la vittoria di questo campionato ha rappresentato forse una delle maggiori soddisfazioni della mia vita sotto il profilo lavorativo”.

valle unipomezia

Lei è un imprenditore di successo nel suo campo ed ora ha alzato le braccia al cielo anche nel calcio al primo tentativo.

Un vincente a tutto tondo.

“Nella mia vita ho sempre cercato di seguire alcune linee guida e le ho applicate anche in questa mia esperienza da presidente.

Ad esempio, sono dell’opinione che, quando si fa una cosa, si debba sempre agire con serietà e cura”.

Indicazioni che sono state recepite alla lettera da tutto il gruppo di lavoro.

“All’inizio dell’anno abbiamo stilato un codice interno, che il prossimo anno dovremo integrare aggiungendo qualche multa in caso di espulsioni.

Personalmente ho sempre tenuto molto all’aspetto comportamentale e ringrazio i ragazzi per averlo rispettato in maniera scrupolosa”.

unipomezia

Se dovesse fissare le emozioni della vostra cavalcata trionfale in una singola immagine, quale sceglierebbe?

“Ogni domenica, ogni singola partita è stata contrassegnata da emozioni forti.

Se dovessi individuare un momento specifico, credo però che tornerei con la mente alla scorsa estate, quando chiamai i vari Marco Lupi, Matteo Santi e mio figlio Federico e riuscii a convincerli a lasciare le categorie superiori per abbracciare il progetto che avevo in mente”.

 

In molti adesso vi attenderanno al varco come una delle sicure protagoniste della prossima stagione.

Dica la verità: per lei l’Eccellenza rappresenta una sfida o semplicemente un ulteriore trampolino di lancio?

“Domenica nel corso della vostra trasmissione ho avuto modo di ammirare le magliette preparate per la festa dal Città di Ciampino e le ho trovate bellissime.

Ecco, dire che anche l’UniPomezia vuole essere soltanto di passaggio nel Campionato di Eccellenza vorrebbe dire copiarli, ma il concetto di base è lo stesso anche per noi.

La nostra ambizione sarà unicamente quella di vincere.

Del resto io, quando decido di giocare, non lo faccio con il solo scopo di partecipare…”.

Quindi, ribadisce che l’obiettivo suo e della società è di arrivare, nel breve periodo, tra i professionisti?

“Certamente.

Abbiamo costruito un progetto per arrivare lì e cercheremo di portarlo a compimento”.

L’anno prossimo potreste giocare il derby con l’altra squadra cittadina.

A Pomezia esistono numerose realtà calcistiche.

E’ davvero impossibile pensare ad un percorso comune per strutturare una società ancor più solida?

“Tempo fa ho avuto un contatto con il co-presidente del Pomezia Selva dei Pini, Alessandro Spina, una bravissima persona.

Quel contatto è però rimasto isolato e non ha portato ad ulteriori sviluppi.

Da quel che mi risulta, peraltro, Spina dovrebbe essersi anche dimesso.

Al momento dunque non ci sono novità all’orizzonte.

Quel che è certo è che io non mi metto a rincorrere nessuno…”.

Fabrizio Mancini si è dimostrato un valido timoniere in Promozione.

Resterà alla guida della squadra anche l’anno prossimo?

FABRIZIO MANCINI allenatore Unipomezia

“Fabrizio è un ragazzo molto umile, forse anche troppo.

Si è dimostrato un ottimo collettore tra squadra e società, ripartiremo da lui”.

Presidente, vuole fare una dedica particolare dopo questo successo?

“La dedica è per mio figlio Federico.

Tutto questo l’ho fatto per lui e lui è sceso dalla C per condividere il progetto-UniPomezia con me”.

Una rinuncia significativa per un ragazzo di vent’anni.

“Esatto, però io gli ho promesso che in breve tempo lo avrei riportato lassù, costruendo una grande squadra”.

E lui l’ha ripagata disputando una grande stagione.

Può essere considerata una sorta di rivalsa nei confronti di coloro che dicevano che giocasse solo perchè figlio di cotanto padre?

“Io credo che il calcio dovrebbe essere interpretato da Uomini e chi lo ha criticato perchè ha semplicemente la colpa di essere mio figlio non si è certo dimostrato tale.

Federico ha sempre giocato, anche con il precedente allenatore.

federico valle unipomezia

Voglio fare chiarezza anche sulle modalità che hanno portato alla separazione con Mazza.

Federico teneva molto alla partita con il Team Nuova Florida e voleva giocarla.

Il tecnico era di avviso diverso e così siamo entrati in polemica fino a decidere di andare ciascuno per la propria strada.

Il campionato che ha fatto non lo reputo una rivalsa, ma semplicemente la dimostrazione che è un giocatore di pallone.

Ciò non toglie che debba ancora crescere sotto il profilo caratteriale e lui questo lo sa benissimo (sorride)…”.

 

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