Manolo Bucci non è più il Patron del Valmontone 1921.
Questa la clamorosa novità che scaturisce dall’accorato intervento dello stesso dirigente al termine di una lunga e schietta conferenza stampa andata in scena pochi minuti fa presso l’Hotel Rocchi di Valmontone.
Prima di ufficializzare, con evidente tristezza negli occhi e nel tono della sua stessa voce, l’epilogo di un progetto sportivo per cui non ha lesinato enormi investimenti, Bucci ha ripercorso le tappe delle ultime due stagioni, da quando cioè aveva affiancato al timone del sodalizio giallorosso il suo amico Massimiliano Bellotti.
“Fin dal mio avvento siamo riusciti a potenziare una squadra che giocava in Prima Categoria e nel giro di venti mesi abbiamo ottenuto il doppio salto di categoria , portandola in Eccellenza – ha sottolineato l’ormai ex Patron – Abbiamo ottenuto grandi risultati anche nel Calcio Femminile che prima qui non esisteva, arrivando primi nel nostro girone e giocando una finale di Coppa Italia.
Non posso fare altro che riservare un grande plauso a tutti i collaboratori, nonché ai calciatori ed alle calciatrici che hanno conquistato questi grandissimi traguardi.
Fin da quando sono arrivato ho avuto idee chiarissime su come muovermi ed ho voluto mettere in campo le mie competenze e la mia esperienza per costruire un club solido, trasparente, professionale e con una mentalità ed una cultura da professionisti anche se siamo tra i dilettanti.
Costruire un club con queste caratteristiche era il mio primo obiettivo, basandomi sulla progettazione con obiettivi chiari e definiti a livello sociale, culturale ed educativo e penso che in 20 mesi ci siamo riusciti, del resto è sotto gli occhi di tutti che questo club è rispettato ed è diventato credibile.
Insieme al raggiungimento degli obiettivi sportivi, però, la cosa più importante nei miei programmi era l’infrastruttura perché questo aspetto va di pari passo con la crescita e con i risultati.
Senza le infrastrutture non si può crescere e per farlo mi sono immediatamente attivato, presentando un documento di sintesi legato alle migliorie, a mie spese, del campo di via della Pace e dello Stadio dei Gelsi.
Non ho avuto risposte, ma mi sono detto che poteva starci, visto che ero appena arrivato e magari volevano capire meglio la mia persona.
Ho compreso che era legittimo avere dei dubbi e delle perplessità all’inizio.
Così è cominciato un percorso procedurale da luglio 2021 con l’amministrazione comunale: il nostro club chiede l’utilizzo e la gestione dei due impianti, rinnovando la mia pena disponibilità a farmi carico della loro manutenzione e della loro riqualificazione per dare spazio a tutte le squadre, compresa la nostra scuola calcio.
Non ho avuto risposta sullo Stadio dei Gelsi, mentre per il campo di via della Pace abbiamo ottenuto l’autorizzazione per il suo utilizzo e per una riqualificazione a mie spese.
A settembre ho rifatto un sollecito al comune per lo Stadio dei Gelsi, ma anche in questo caso non ho ottenuto alcuna risposta e neppure una chiamata.
Il 16 marzo 2022, quasi alla chiusura stagione, faccio l’ennesima richiesta all’amministrazione visto l’aumento delle iscrizioni alla scuola calcio rispetto al mese di settembre e chiedo nuovamente l’utilizzo e la gestione dello Stadio dei Gelsi per la scuola calcio e per le nostre due prime squadre maschile e femminile.
Anche in questo caso nessuna comunicazione.
Si chiude la stagione così la stagione 2021/22 ed il 31 maggio già programmiamo l’annata successiva.
Ci attiviamo attraverso l’ennesima richiesta di poter avere in gestione ed utilizzo via della pace e lo Stadio dei Gelsi (quest’ultimo per farlo fruire alla juniores, alla Promozione maschile ed all’Eccellenza Femminile la domenica e durante settimana ai bambini della scuola calcio.
L’autorizzazione viene concessa solo per il campo di via della Pace, mentre viene concesso solo un utilizzo parziale ad agosto 2022 ai bambini della scuola calcio che potevano allenarsi solo due volte la settimana dalle 17 alle 21.
Niente da fare per il resto della settimana, né per le partite della domenica.
Arriviamo così a venidue giorni fa, quando il sottoscritto indirizza una lettera aperta via pec a tutti i membri dell’amministrazione comunale, evidenziando tutte le problematiche vissute negli ultimi venti mesi ed illustrando i progetti legati agli obiettivi futuri ed alle infrastrutture.
Questa lettera aperta viene accompagnata da una relazione fatta da me dove si parla anche di un nuovo progetto sportivo attinente alla crescita infrastrutturale a mie spese ed indicando nella data del 31 maggio la scadenza definitiva per programmare in maniera idonea la stagione successiva, sottolineando che la crescita della società sarebbe stata una leva importante per la città stessa e facendo presente che in caso di ulteriore silenzio sarei stato costretto a fare un passo indietro.
Di fronte a questa lettera aperta, ad oggi 31 maggio alle ore 18, io non ho ricevuto per l’ennesima volta altro che silenzio, non ho ricevuto una sola chiamata o una mail.
Nessuno mi ha contattato di fronte a questa richiesta che ritenevo vitale per il nostro futuro.
Per l’ennesima volta non ho ottenuto altro che un silenzio tombale.
Nel corso di questi mesi abbiamo organizzato numerosi eventi e tornei e non ho avuto il piacere di accogliere neppure un rappresentante delle istituzioni cittadine.
Eppure questo club è stato anche premiato presso la Regione Lazio come il Sora, il Frosinone ed il Montespaccato per i risultati ottenuti…
Abbiamo vinto un campionato storico con numeri da record e nessuno ci ha fatto i complimenti.
Quando siamo andati a giocare una finale di Coppa Italia con le nostre ragazze, accanto alla squadra avversaria c’era tutta l’amministrazione comunale di Ladispoli.
Da Valmontone non si è visto nessuno.
Io penso che sarebbe stato giusto essere fieri dei traguardi ottenuti e invece abbiamo ottenuto solo silenzio ed indifferenza.
Con il ds Mauro Ventura, una persona capace, leale e competente avevamo già chiuso accordi in vista della prossima stagione con calciatori forti e che si sarebbero aggiunti al 75% di una rosa già confermata al pari di staff tecnico e medico.
Tutto questo già lo scorso 5 aprile con una serie di pre-accordi che ora dovranno essere cestinati perchè onestamente non ce la sentiamo di vivere un’altra stagione allenandoci su un quarto di campo e con gli spogliatoi spesso condivisi.
Sono consapevole di aver dato tutto in termini di onestà e trasparenza.
Ci ho messo cuore, sacrifici ed impegno economico e questo è sotto gli occhi di tutti.
Questo club oggi ha una serietà rispettata da tutti e deve esserne fiera tutta la città, soprattutto le istituzioni.
Ad oggi di fronte alla mia ultima richiesta, al mio ultimo appello per la continuazione di questo progetto e di fronte al silenzio sono stato nuovamente ignorato, snobbato.
Oggi mi sento umiliato da questo silenzio, non posso più permettere a nessuno di calpestare mia anima, il mio cuore, la mia dignità.
Non c’è progettualità senza infrastrutture.
Per questo motivo oggi, 31 maggio 2023, Manolo Bucci farà un passo indietro e da questa sera non sarà più il Patron di questa società.
Ormai è venuta a mancare la prospettiva di una programmazione che in noi era molto chiara.
Il mio passo indietro è categorico.
Questo percorso finisce qui, con grande sofferenza.
Verrà garantita la continuità aziendale fino al 30 giugno, poi dovrà essere indicata una nuova governance che porti avanti la società.
In ultimo ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino in questo periodo, con particolare riguardo al mio amico Massimiliano Bellotti, a tutti i calciatori e le calciatrici ed ai bambini della scuola calcio, comprese le loro famiglie.
L’ultimo ringraziamento va a tutte le persone che in queste settimane ci hanno augurato del male.
Ringrazio anche loro, ma a loro dico che non hanno vinto nulla, perchè sono loro i primi sconfitti sia moralmente che umanamente.
Io non mi sento affatto sconfitto”.
Dopo un breve intervento dello staff legale che tutela Manolo Bucci è arrivata la chiosa del Presidente Massimiliano Bellotti: ” Garantiremo a tutta la scuola calcio un normale finale di stagione.
Com’è logico che sia, anch’io farò un passo indietro, perchè non potrei continuare senza il Patron Manolo Bucci che io ringrazio per quello che ha fatto a Valmontone e che in passato mi ha proposto più volte di collaborare in realtà professionistiche.
Dopo 13 anni siamo riusciti a riportare l’Eccellenza a Valmontone e per onestà invito a ricordare com’era andata in passato.
Mi piace sottolineare che lasciamo un club con i bilanci perfettamente in ordine”.