Nel nostro giro d’orizzonte con i protagonisti del nostro calcio abbiamo raggiunto l’allenatore del Pomezia Mauro Venturi, autore insieme ai suoi giocatori di un ottimo avvio di stagione per i colori rossoblù.
Il tecnico della formazione pometina del patron Alessio Bizzaglia ha parlato delle sue prime impressioni da nuovo coach della formazione laziale, gettando lo sguardo anche più in generale al campionato, agli obiettivi per questa stagione e alla esperienza vissuta fin qui sulla panchina di via Varrone.
Mister, partiamo ovviamente dal campionato e dall’ultima partita disputata: sconfitta a Sorrento che ci può stare, ma pesante, almeno a giudicare dal punteggio.
Cosa non ha funzionato secondo lei in quella gara?
“Il Sorrento è la squadra più in forma del campionato in questo momento.
Lo dimostrano le cinque vittorie di fila, compresa l’ultima contro di noi.
Si, qualcosa non è andato, ma penso che bisogna soprattutto dare merito agli avversari quando in una partita dimostrano di essere superiori, accettando il verdetto del campo senza se e senza ma”.
Un risultato che comunque non può modificare il giudizio sul vostro campionato, visto che siamo ancora all’inizio ma anche e soprattutto perché state già andando oltre le aspettative di inizio stagione.
Vi sentite ridimensionati?
“No, non ci sentiamo assolutamente ridimensionati.
Stiamo cercando fin dall’inizio del torneo di fare più punti possibili.
Poi tanto lo sappiamo che è un cammino complicato e ci sono squadre attrezzate per fare un torneo importante.
Noi comunque affrontiamo ogni partita per vincere e in questo momento stiamo facendo un campionato buono, ma la strada è ancora lunghissima.
Lo dimostra il fatto che stando li a quota 11 punti siamo tutti raggruppati in una manciata di posizioni”.
Non pensa però che con l’ottima rosa a disposizione e soprattutto con attaccanti forti come Massella e Teti che possono fare bene anche in Serie D, non si possa aspirare anche a qualcosa in più di una semplice salvezza?
“Lo scopriremo col tempo.
Noi abbiamo una rosa buona che è frutto del lavoro fatto questa estate dal presidente e dal direttore sportivo Mezzina.
Però tutte le squadre dispongono di calciatori importanti.
Tutte le nostre rivali annoverano nei propri organici giocatori di livello come i nostri.
Perciò noi intanto pensiamo al nostro obiettivo finché non lo raggiungiamo.
E poi, come dicono tutti, vediamo dove ci troviamo quando avremo, si spera, raggiunto in anticipo il nostro scopo”.
Da un big match ad un altro.
Nel prossimo turno affronterete la Casertana che è la favorita d’obbligo di questo girone, ma che è reduce dalla sconfitta interna contro una Lupa Frascati che è stata in grado di mettere a nudo qualche carenza di troppo da parte dei vostri prossimi avversari.
Quindi soltanto rispetto nei loro confronti oppure è giusto far prevalere un po’ di quella consapevolezza del fatto che comunque è possibile giocarsela anche contro le cosiddette corazzate?
“Da quando abbiamo iniziato stiamo affrontando tutte ottime squadre.
Abbiamo affrontato l’Arzachena quando era prima in classifica, domenica ci siamo trovati a giocare ancora contro la capolista e adesso ci troveremo davanti più o meno la seconda/terza in classifica.
Perciò sono tutti big match in questo momento.
Sicuramente la Casertana è stata costruita per primeggiare, però la competitività di questo girone dimostra che oggi loro i risultati se li devono sudare esattamente come ce li sudiamo noi”.
Allora, visto che si è parlato di un campionato competitivo dove sono tante le compagini di un certo spessore, le chiedo di sbilanciarsi in un pronostico: chi vincerà il campionato o quantomeno, qual è la squadra che secondo lei può vincerlo?
“Siamo tutti d’accordo che la maggiore indiziata per la vittoria finale sia la Casertana.
Noi ci auguriamo che, se proprio dovrà crescere di rendimento, lo faccia non da domenica ma dalla prossima settimana.
Poi ci sono squadre che mi hanno impressionato altrettanto positivamente, come lo stesso Sorrento e la Paganese che è anch’essa una squadra importante”.
Vorrei chiudere con una sua impressione su questi primi mesi da allenatore rossoblu.
Come si sta trovando?
“Mi sto trovando benissimo.
Perché sono in una società organizzata a 360 gradi, che non fa mancare nulla a nessuno.
Hanno messo a disposizione uno staff di prim’ordine, un gruppo di professionisti.
Ma la cosa ancor più importante che ho notato è il grande spirito di appartenenza, un qualcosa di molto umano che non si trova in tante squadre e quindi quando lo si trova è bello far parte di queste società”.
Francesco Mafera