All’andata il Villalba Ocres Moca 1952, all’esordio in campionato, vinse all’ultimo sospiro in nove contro undici contro la Tivoli 1919, e si parlo’ già di impresa. Ma i “soloni” del mondo pallonaro storsero la bocca e chiesero: chissà come sarebbe finita in 11 contro 11. Adesso lo sappiamo: 4-0! I ragazzi di mister Daniele De Filippo hanno maramaldeggiato sul campo di uno spaurito Tivoli, hanno imposto il maggiore tasso tecnico e rifilato quattro reti, ancora, ai malcapitati avversari.
Otto gol in quattro giorni, ancora Prioteasa e Neroni tra i marcatori, De Cenzo redivivo a menare le danze e un Leonardo Marini sempre tra i migliori in campo, nonostante il doppio giallo rimediato al Ripoli.
Incontenibile la furia di capitan Petrucci e compagni, autentiche lame nel burro ogni volta che aggredivano gli spazi lasciati dalla truppa di mister Gigi D’Aniello, che aveva pure assistito a gran parte della partita di coppa Italia contro il San Lorenzo, perdendosi però il poker di Neroni.
Stavolta il “Nero” non ha perso occasione di replicare, salendo in cattedra dopo il tris dei compagni e masticando centinaia di metri di campo sempre di corsa, sempre verso la porta avversaria, azzannando alla gola la preda ferita. Senza pietà, così e’ sembrata la squadra dei presidenti Scrocca e D’Autilia, che in passato questa ferocia agonistica avevano a più riprese chiesto ai propri giocatori senza venire ascoltati. O almeno, non sempre. Adesso c’è la fame giusta, la convinzione che serviva e un obiettivo da raggiungere, neanche troppo lontano.
L’Aces Casal Barriera e’ lontano 4 lunghezze, storia da sistemare quando ci sarà la partita di ritorno al campo Ocres. Il Sant’Angelo Romano continua a vincere e mantiene le nove lunghezze sui cugini del Villalba, ma ancora una volta a fatica, sostenuto dall’ugola e dalla voglia del suo allenatore Lucani, che dalla panchina spinge più di un terzinaccio di fascia i suoi uomini verso il traguardo.
Arriverà il momento degli scontri diretti, quando Prioteasa, autore di altre due reti, quattro in due gare, a quattro giorni di distanza l’una dall’altra, dovrà scendere in campo contro chi precede in classifica, contro chi va agguantato, trattenuto, sormontato fisicamente e tecnicamente, scavalcato e disperso alle proprie spalle. De Cenzo si è ripreso da un infortunio e pare tornato quasi ai suoi livelli. Aspetta solo il momento migliore per sciorinare calcio, così come ha ricominciato a fare Diego Centanni, autentico uomo in più in questo momento.
Di Neroni neanche a parlarne, dategli due minuti di gioco, di quelli buoni per perdere tempo prima del fischio finale, e lui vi schianta il pallone nella porta avversaria, così, tanto per ricordare che lui ne vuole un’altra di categoria, vuole salire, crescere, esultare su altri campi. Insieme a lui il capitano Simone Petrucci ci crede, e tutti trascinano il tifo, l’entusiasmo e la dirigenza verso quel sogno che solo due mesi fa pareva impossibile. Oggi è li, a portata di mano. Distante appena nove punti, quattro se si pensa ai play off. E’ finito il tempo dei regali fuori stagione, ora testa bassa e pedalare.
Ci sono comprimari e comparse sul cammino dei protagonisti, diamo un nome a ciascun ruolo e scopriremo il Villalba Ocres Moca 1952 cosa vuol fare da grande.
Ufficio stampa Villalba Ocres Moca