La fortuna aiuta gli audaci. E il Villalba Ocres Moca 1952 audace lo è stato davvero. Ha rischiato, mister Daniele De Filippo, giocando con Diego Centanni nel ruolo di Bonucci, centrale difensivo dai piedi buoni, e Stafano Iannotti play basso. L’ha incartata bene l’allenatore tiburtino, ha studiato il Vicovaro, squadra arcigna e difficile da affrontare, inaridendo le sue fonti di gioco, isolando gli attaccanti Gatta e Persichetti, non due qualsiasi, e tagliando loro le diagonali offensive dai centrocampisti.
Bravi Pulci e Cicchinelli nei ripiegamenti difensivi, determinanti nelle coperture del gioco di Centanni e Iannotti, ma bravo soprattutto il capitano, Simone Petrucci, di gran lunga il più pericoloso dei suoi.
All’inizio impreciso e poco presente alla manovra offensiva, causa anche un atteggiamento molto aggressivo del Vicovaro, ha preso le misure della difesa ospite divenendo a tratti immancabile. Già sul finire della prima frazione ha sciorinato un paio di accelerazioni brucianti, che hanno fruttato tiri franchi e ammonizioni alla difesa ospite.
Nella ripresa arriva subito il gol, grazie ad un tiro cross finito all’incrocio dei pali opposto. Esultanza e incredulità a parte, Petrucci ha tradotto in realtà la voglia espressa in settimana dopo la sconfitta a Campagnano e l’eliminazione in Coppa Italia.
Determinato, pungente, propositivo, mai domo, il capitano ha messo in campo tutte le qualità che deve avere una squadra che vuole stupire. I suoi lo hanno seguito man mano che passavano i minuti. Fino a soffrire nel finale e a fornire una prova di compattezza e umiltà, che tante, troppe volte era mancata in altre gare. Lavoro oscuro ma prezioso anche per Prioteasa e De Cenzo, giocatori dai mezzi tecnici straordinari per la categoria, ma dai quali, proprio per questo, ci si attende sempre di più.
Ora i punti dalla vetta sono di nuovo quattro, ma con due giornate in meno da giocare. C’è poco da esultare, bisogna correre e sudare. I conti si faranno alla fine, come ben sanno sia i presidenti Scrocca e D’Autilia, che gli stessi giocatori e tifosi del Villalba.
Ufficio stampa Villalba Ocres Moca