Additati come “mafiosi” i giovani atleti della “Palestra della Legalità”
Siamo costretti a segnalare quanto gravemente accaduto durante una bellissima competizione sportiva come la Coppa Italia della Categoria Eccellenza. La partita, che ha visto vincere la squadra del Villalba ai calci di rigore e alla quale vanno i nostri più sinceri complimenti e auguri per il prosieguo nella kermesse, è stata purtroppo macchiata da esternazioni provenienti dalle tribune che additavano come “mafiosi” i giocatori del Montespaccato, società sequestrata al Clan Gambacurta e rinata con la gestione dell’Asilo Savoia, mentre si inneggiava apertamente a Roberto Spada, pluricondannato appunto per mafia e balzato alle cronache per la testata al giornalista Daniele Piervincenzi. L’impegno quotidiano di questi ragazzi, che oltre a giocare nel rinato Montespaccato, gestiscono insieme all’Asilo Savoia la “Palestra della Legalità” ad Ostia all’interno di un immobile sequestrato alla criminalità organizzata nell’ambito di un accordo con Regione Lazio e Tribunale di Roma, non può diventare merce per insulti da stadio, ancor di più se questi fanno riferimento a tematiche come la mafia, che ogni giorno questi giovani combattono concretamente “sul campo”.
Ci auguriamo che la Società del Villalba si dissoci immediatamente con chi improvvidamente proclama “santo” Roberto Spada additando invece come “mafiosi” coloro che si impegnano per sconfiggerla anche a livello culturale ed educativo.
Da parte nostra non saranno certo insulti e cori da stadio a far arretrare il processo di cambiamento che insieme a Regione Lazio e Tribunale di Roma stiamo contribuendo ad innescare ad Ostia e Montespaccato facendo leva sui valori positivi dello sport.
Ufficio stampa Montespaccato Savoia