Si vociferava ormai da qualche giorno ed oggi è arrivata la notizia ufficiale.
Nerino Tabanelli non è più il presidente della Vis Artena.
Le dimissioni dell’esperto dirigente rossoverde arrivano per motivi del tutto estranei alla sfera calcistica, ma riguardano aspettivi personali.
Con tutta probabilità il suo posto verrà preso da Roberto Matrigiani.
Di seguito riportiamo il comunicato emesso dal club di via Marconi.
“L’intestata Società, con il presente annuncia che il signor NERINO TABANELLI, per motivi completamente extra calcistici ed esclusivamente professionali, a far data dal 16 febbraio 2015 non è più il PRESIDENTE dell’ ASD VIS ARTENA.
La scrivente, nel ringraziare lo stesso Nerino Tabanelli, per aver portato avanti i colori rosso- verdi con competenza, dedizione e valorizzando l’immagine della stessa, ricorda a tutti gli amanti di questo magnifico sport che è il pianeta calcio dilettantistico che, durante il mandato del triennio di reggenza dello stesso, si sono ottenuti risultati assolutamente impensabili e mai realizzati in tempi passati e, cioè:
– 3° posto in classifica generale nel campionato 2011/12 ECCELLENZA gir.B
– Inserimento in pianta stabile 1° squadra di 5 giovani artenesi (Pomponi-DeAngelis-Innocenzi-Proietti-Sebbastiani) e 6° posto a fine campionato ECCELLENZA gir. B, inoltre riconoscimento Scuola Calcio Qualificata Certificata e tutte le squadre giovanili (Allieve A e B, Giovanissimi A e B) promosse ai regionali nella stagione 2012/13
– 4° posto in classifica generale nel campionato 2013/14, inserimento (oltre a quelli già citati sopra) di un altro artenese purosangue in 1° squadra COCULO Gianluca e tre giovani inviati alla serie D( Santangeli, Valentino e Nardi) oltre al giovanissimo talentuoso Della Vecchia Silvano (2000) al Latina.
– Infine, nella stagione in corso, finale di Coppa Italia persa ai rigori con la quotatissima ALBALONGA, altro obiettivo mai raggiunto in precedenza dalla scrivente.
Per quanto sopra scritto, l’intestata Società, sarà sempre riconoscente al sig. Tabanelli per aver gestito, tra parecchie difficoltà, un triennio “speciale” per i colori rosso-verdi”.