Pagliaroli ritrova la sua Tivoli: “Che onore esser tornato”

Pagliaroli ritrova la sua Tivoli: “Che onore esser tornato”

A cura di Matteo Lanzi

Tornare a casa provoca sempre un certo effetto ed Enrico Pagliaroli non ha fatto eccezioni: il direttore sportivo fa di nuovo parte dei quadri dirigenziali della sua Tivoli dopo la stagione a Palestrina e le motivazioni sono alle stelle. La carica della città di Tivoli ben si coniuga con quella di Pagliaroli, tiburtino doc e con il compito di riportare la squadra amarantoblu in quella Serie D tanto desiderata.

Enrico, sei tornato a casa.

Assolutamente sì. Ringrazio il patron Caucci e la Presidentessa Diodati per avermi riaccolto in famiglia, la loro determinazione nel convincermi a tornare alla Tivoli mi ha colpito. Spero di ripagare la fiducia regalando loro qualche gioia in questa stagione“.

Come sono passate queste prime settimane in amarantoblu?

Le sensazioni sono positive. Sabato scorso abbiamo giocato la nostra prima amichevole con la Lazio primavera, terminata 2-2. Nonostante qualche assenza la squadra si è mossa bene, cresce di giorno in giorno“.

Un mercato scoppiettante: hai ancora qualche colpo in canna?

Sicuramente abbiamo preso nomi importanti, poi come sempre l’ultima parola sarà quella del campo. Per vincere non basta inserire giocatori forti, devono diventare gruppo, lavorare insieme e remare in unica direzione. Venivamo da un’ottima base, non dimentichiamo che qui lo scorso anno si è vinto un girone d’Eccellenza e si è sfiorata la Serie D. Abbiamo confermato i ragazzi più talentuosi e legati al progetto Tivoli ed abbiamo aggiunto qualche pedina. Quando arriveranno i primi test seri capiremo se abbiamo fatto un buon lavoro o meno“.

L’obiettivo di tutte le componenti, dalla dirigenza ai tifosi, è dichiaratamente quello di vincere per arrivare in Serie D.

Sarei ipocrita a dire il contrario: quando si gioca per la Tivoli non ci si può accontentare dei piazzamenti, non si va in campo per fare bella figura, ma per vincere. Naturalmente il percorso che conduce alla vittoria è sempre complicato, fatto di mille imprevisti e componenti che si devono incastrare, ma l’idea deve essere quella“.

Per il secondo anno consecutivo saranno 3 i gironi d’Eccellenza: che campionato ti aspetti?

Credo che il livello sarà alto, anche l’anno scorso lo era, l’esser passati a 3 gironi non diminuisce il tasso qualitativo delle squadre. Ci sono formazioni come Pomezia, Aranova, Favl Cimini, Sora, Lupa Frascati, Ladispoli, solo per dirne qualcuna, che si sono parecchio rafforzate, assisteremo a delle belle gare. Ci faremo trovare pronti“.

Qual è il tuo augurio per la stagione che sarà?

Di poter tornare con lo stadio aperto al pubblico: c’è voglia di rivedere la gente sugli spalti, soprattutto qui da noi dove i tifosi sono il dodicesimo uomo in campo“.

Se son rose, fioriranno. Quello che è certo è che a Tivoli quest’anno si sono messi in testa di fare le cose davvero in grande.