Di Alessandro Bastianelli.
La stagione del Flaminia Calcio è iniziata fra mille difficoltà ed una nuova denominazione sociale.
A Civita Castellana è stata operata una rivoluzione importante, sia nell’organico che nelle quote societarie, con la querelle fra il Presidente Ciappici ed il socio (?) Corinti ancora in atto.
Sicuramente è un anno zero per la Flaminia, che in attesa di trovare tranquillità sul piano societario si è assicurata, domenica scorsa, i primi punti in campionato.
A siglare il gol decisivo, contro il Budoni, ci ha pensato Paolo De Cristofaro, centrocampista irpino classe ’87 arrivato in estate dal Picerno.
«Siamo felici di aver vinto in un campo molto difficile, non siamo ancora al top ma abbiamo proposto la nostra idea di calcio, seppur a tratti – spiega De Cristofaro, contattato telefonicamente.
Nel frattempo era importante incamerare i primi tre punti, che forse avremmo meritato di incassare anche prima. Andiamo avanti con entusiasmo».
Già, perché la parola d’ordine di questi primi due mesi rossoblu è proprio entusiasmo. Quello che De Cristofaro e compagni cercano di tenere alto nonostante le molte difficoltà.
«Stiamo giocando a Carbognano, ed in attesa dei lavori o di tornare al Madami dobbiamo giocare a porte chiuse, senza pubblico.
È una situazione strana per un calciatore, ti obbliga a cercare gli stimoli altrove, dentro di te. I miei compagni stanno tenendo alta la tensione, si stanno comportando in maniera professionale, cercando di non pensare alle situazioni fuori dal campo».
De Cristofaro, fra i più “anziani” del gruppo, deve guidare questo spirito di reazione: «È chiaro che, in quanto calciatore fra i più esperti, devo dare qualcosa in più per la squadra sopratutto sotto il profilo dell’atteggiamento, in campo e sopratutto negli allenamenti.
Posso comunque contare su dei compagni molto disponibili, che hanno capito il momento e si stanno calando nella realtà con tanta voglia di lottare. Siamo una squadra caratterialmente molto forte.
Il nostro obiettivo – prosegue De Cristofaro – è quello di raggiungere il prima possibile la salvezza. Vorremmo farlo attraverso il gioco frizzante che ci chiede mister Vigna, ma a volte è necessario badare al sodo e giocare anche in maniera sporca, come domenica scorsa.
Il mister è bravo e sono sicuro che in poco tempo inizieremo a giocare come è nelle nostre intenzioni».
De Cristofaro nel Lazio ci è tornato dopo 6 anni di assenza. La sua ultima esperienza fu in quel Città di Marino che per poco mancò la promozione in Serie C. A riportarlo qui, ci ha pensato il Direttore Sportivo Maurizio Manfra, come ci spiega in chiusura il play rossoblu:
«Maurizio mi conosce e mi apprezza da molti anni, ha provato più volte a corteggiarmi ma, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, non ci siamo mai incrociati.
Quest’estate mi sono bastate un paio di chiacchierate con lui ed il mister per accettare questo progetto, sono stato uno dei primi ad arrivare.
Ho trovato il Girone G molto competitivo, più che sul piano tecnico su quello tattico: ci sono tante squadre rognose, complicate da affrontare, che ti aggrediscono sin dai primi minuti.
Penso al Trastevere, che ho incrociato lo scorso anno nel girone H: la scorsa stagione giocavano un calcio propositivo, quest’anno sono molto più fisici e intensi nel pressing.
In questo girone la tattica e l’intensità faranno la differenza».