Evidentemente non possono mai essere banali le sfide tra Viterbese e Ladispoli.
Al di là del secondo pari stagionale tra le squadre di Solimina e Graniero, arrivato al termine di una partita contrassegnata dalla rivedibile (eufemismo) direzione di Greco di Roma 1 e dei suoi collaboratori, al termine del match del Rocchi è subito cominciata a serpeggiare una voce insistente per cui il direttore sportivo Alfonso Morrone, approdato in gialloblu un paio di mesi fa, avrebbe rimesso il proprio mandato nelle mani del presidente Camilli.
Contattato telefonicamente, l’ex ds di Pisoniano, Gaeta e Civitavecchia, si è limitato laconicamente a confermare l’irrevocabilità delle sue dimissioni e rimandando alla giornata di domani ulteriori valutazioni nel merito.
Margini di recupero della situazione non sembrano sussistere.
Alla base del divorzio tra l’esperto ds romano e la società di via della Palazzina sembrano esserci divergenze di vedute incolmabili.
Morrone, arrivato a Viterbo il 6 novembre scorso, lascia con uno score complessivo di cinque vittorie, due pareggi ed una sconfitta tra Coppa Italia e campionato.
Era stato chiamato dalla famiglia Camilli all’indomani dell’esonero di Claudio Solimina e della separazione con Andrea Angelucci, arrivati all’indomani del pirotecnico pari del Martini Marescotti.
Sarà interessante capire cosa deciderà di fare adesso il club gialloblu.
Morrone, che aveva anche un ruolo connettivo importante tra i vertici e la squadra, verrà sostituito oppure le sue mansioni verranno assorbite dal direttore generale Angelo Palmas?
In attesa di conoscere le prossime mosse del club, un dato rimane comunque certo: è proprio destino che i confronti con i tirrenici siano sempre forieri di cambiamenti per la Viterbese Castrense.