GRANIERO: “PRONTI A GIOCARCI UN SOGNO, MA DOMANI SARA’ CIPRO-ITALIA…”

GRANIERO: “PRONTI A GIOCARCI UN SOGNO, MA DOMANI SARA’ CIPRO-ITALIA…”

Umile, ma orgoglioso delle qualità dei suoi ragazzi.

Antonio Graniero è da due stagioni e mezzo alla guida del Ladispoli e, nonostante la crescita della squadra sotto la sua gestione, sia evidente e gli attestati di stima si moltiplichino, l’imprinting del tecnico rimane sempre lo stesso di quando raccolse la squadra al quart’ultimo posto.

“I complimenti fanno piacere, ma io preferisco sempre mettermi da parte e lasciare che gli elogi vengano rivolti alla squadra ed a colui che l’ha costruita, il nostro direttore Paolo Nista.

Lui difficilmente sbaglia la scelta di un giocatore e nel campionato che stiamo facendo Paolo ha grandissimi meriti”.

Quali sono i criteri su cui vi basate nella scelta di un calciatore?

“Devono essere innanzitutto bravi ragazzi, perchè questo è un gruppo sano e che ha dei valori importanti.

Prima di cercarli, li schediamo sotto ogni punto di vista.

In questi campionati c’è poca pazienza.

Un esempio?

Leggevo le dichiarazioni del presidente del Real Monterosi, Cialli, in merito al periodo che sta vivendo la squadra.

Mi ha stupito leggere che chiederà conto al mister dei motivi che hanno causato una flessione nelle ultime tre partite.

Mi chiedo come sia possibile, considerando che hanno fatto un campionato straordinario, spendendo la metà della passata stagione”.

Neanche voi siete da meno però.

Terzi in campionato insieme alla Nuova Sorianese e forti di una striscia di sette risultati utili consecutivi.

Qual è il segreto del Ladispoli?

“I ragazzi sono sempre sul pezzo, randellano sempre.

Da sempre curo personalmente la preparazione fisica delle mie squadre e mi piace come approcciano ogni partita.

Vedere un giocatore come Castelletti tirare sempre il gruppo è un piacere per gli occhi e notare come anche i più giovani ne seguano l’esempio è molto importante.

Noi abbiamo una rosa composta da numerosi under e tutti stanno dando risposte confortanti”.

Domani vi ritroverete di fronte per la terza volta in stagione la Viterbese Castrense.

Non sono mai riusciti a battervi…

“Voglio fare una premessa: per noi è già fonte di enorme soddisfazione aver raggiunto la semifinale.

Non voglio caricare troppo i ragazzi, per noi la partita di domani non rappresenta un bivio”.

Per vari motivi vi mancheranno elementi come Ponzio, Bacchi, Graniero, Carra e Colibazzi.

In più Marvelli non è ancora al meglio.

Pronostico chiuso?

“Stamattina pensavo tra me e me che domani sarà come giocare Cipro-Italia e noi non saremo di certo l’Italia in questo caso.

Loro sono una squadra formidabile e capace di fare tre o quattro gol a chiunque nel nostro girone, forse con le sole eccezioni di Rieti e Nuova Sorianese.

Ho pensato che, se in un doppio confronto, l’Italia venisse eliminata da Cipro, ne parlerebbero i giornali di tutto il mondo e poi mi è anche venuto in mente che noi con le prime tre del campionato non abbiamo mai perso quest’anno…”.

E quindi?

“Quindi, proveremo a giocarci un sogno, anche se sappiamo che loro ci sono nettamente superiori.

Se confrontiamo il loro budget al nostro, viene fuori che basterebbero Vegnaduzzo e mezzo Cerone a coprire i costi di gestione del Ladispoli per l’intera stagione.

Qualora riuscissimo ad eliminarli, sarebbe l’ennesima riprova che quello del Ladispoli è un gruppo dalle grandi qualità caratteriali”.

Che partita si aspetta?

“Sarà durissima, di certo venderemo cara la pelle.

Al Martini Marescotti verrà molta gente e non mancherà certamente l’incoraggiamento del nostro gruppo di ultras che ci segue ovunque.

Non so come andrà a finire domani, ma di una cosa sono certo: a fine gara i miei ragazzi andranno a salutare i tifosi, consapevoli di aver dato tutto nel corso dei novanta minuti”.