VIRZI CARICA LA LUPA: “IL PROSSIMO ANNO NON PARTIREMO PER ARRIVARE SECONDI…”

VIRZI CARICA LA LUPA: “IL PROSSIMO ANNO NON PARTIREMO PER ARRIVARE SECONDI…”

Per tutto il corso del campionato è rimasto dietro le quinte, senza mai concedere un’intervista, godendosi in silenzio la sua creatura che partita dopo partita cresceva, e diventava ogni domenica più bella.

Oggi, al termine della stagione, il presidente Alessandro Virzi sorride soddisfatto, dopo aver visto la Lupa Castelli Romani battere tutti i record possibili, chiudendo il campionato senza nemmeno una sconfitta e scrivendo il suo nome nella storia dell’Eccellenza.

 

“Dire che sono soddisfatto è poco”, commenta il numero uno del club.

“Sono super felice e spero che il nome della Lupa Castelli Romani rimarrà ancora a lungo nella storia di questa categoria.

Avevo costruito questa squadra con il preciso obiettivo di vincere, ma non mi aspettavo di assistere ad una simile impresa!”.

 

Soprattutto all’inizio della stagione, con l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera del Lariano. Perché forse in quel momento il presidente ha creduto per un attimo di aver sbagliato qualcosa…

“Lo ammetto, quell’eliminazione mi ha bruciato parecchio, proprio perché non me l’aspettavo.

So di avere un carattere particolare, non mi piace perdere e in quel caso ho avuto difficoltà ad accettare la sconfitta perché ero convinto che fossimo di gran lunga superiori al Lariano.

Ora ti dico che il calcio è anche questo, ma in quel momento ho vacillato perché ero convinto che avessimo costruito una squadra fortissima e per un attimo ho pensato che in realtà non fosse forte come credevo.

Devo dire, però, che i ragazzi mi hanno fatto cambiare completamente idea, eccome, dimostrandomi domenica dopo domenica che eravamo ancora più forti di  quanto avessi creduto!”.

E su tutte le partite della stagione, proprio quella di campionato a Lariano è quella che è rimasta maggiormente nel cuore di Alessandro Virzi: dopo appena mezz’ora, infatti, i suoi erano sotto di tre gol, ma sono stati capaci di ribaltare le sorti della gara andando a realizzarne addirittura cinque.

“In quell’occasione è emerso il carattere di questa squadra, quello che poi ha dimostrato per il corso di tutta la stagione.

Anche nelle giornate che sembravano cominciare male, non appena venivano colpiti nell’orgoglio i ragazzi tiravano fuori gli artigli e andavano a prendersi la vittoria.

È successo in diverse occasioni, come a Roccasecca o in casa contro l’Albalonga, e non è di certo un caso: questa squadra ha interiorizzato a pieno il carattere dell’allenatore, che poi è un po’ anche il mio.

Il carattere di una persona che non vuole perdere nemmeno se fa una partita a carte tra amici, e che in qualsiasi occasione non molla nemmeno un centimetro per riuscire a raggiungere il suo obiettivo.

Il calcio è questo secondo me, perché le squadre non si costruiscono con le figurine e non sempre basta essere superiori tecnicamente.

Bisogna aver fame e correre sempre più degli altri, e tutti i miei ragazzi hanno dimostrato di avere queste caratteristiche”.

E se l’applauso del presidente è rivolto incondizionatamente a tutta la squadra, tra le tante conferme ci sono alcuni giocatori che hanno saputo stupire la dirigenza con una stagione da incorniciare.

“Dai grandi mi aspettavo tanto, e non sono stato affatto deluso, ma sono i giovani la sorpresa più bella di questo anno.

Parlo di Gordini, un ragazzo del ‘96 che quest’estate abbiamo visto in un raduno, decidendo immediatamente di acquistarne il cartellino: oggi posso dire che non ci siamo sbagliati, perché il ragazzo ha fatto bene incuriosendo anche molti addetti ai lavori.

Spero per lui che nella vita riesca a fare il calciatore ad alti livelli, perché se lo merita veramente.

E poi Copponi, che invece mi ha fatto completamente cambiare idea sul suo conto: devo dire che ad inizio anno non mi sembrava così bravo, ma nel corso del campionato ha dimostrato di essere stato straordinario.

Non dimentichiamoci di Abbatini, che forse è l’unica cosa buona che ci siamo portati via da Genzano: è un grande portiere, e sono convinto che se fosse stato più alto sarebbe già potuto arrivare in serie B o in C, ma ce ne sono tanti altri.

Tra i grandi, io sono un grande ammiratore di Colantoni, ma lo conoscevo già bene e per me è stata solo una piacevole conferma.

Ci tengo invece a spendere una parola per Luca Migliozzi, che ha dovuto fare i conti con un problema di salute che lo ha costretto a lasciare il campo.

Personalmente ho cercato di stargli vicino, di dargli dei consigli per affrontare questa situazione, ma so che non è facile.

Spero che possa ritornare a giocare, perché peraltro è veramente molto bravo”.

In vista del prossimo anno, si sta già lavorando per costruire la squadra che affronterà la serie D. Partendo da alcune conferme, come quella del tecnico Gagliarducci o del Direttore Generale Rosato, e da alcuni addii, tra cui quello con il DS Iengo.

 

“Il mister è confermatissimo, e non poteva essere altrimenti dopo tutto quello che di buono ha fatto a Genzano e poi in questa stagione.

Con lui e con Pietro Rosato stiamo lavorando già da diverso tempo per allestire una squadra competitiva.

L’obiettivo è quello di creare un buon gruppo senza però spendere troppo, e per questo l’apporto di Pietro e del mister è per me fondamentale: sono prima di tutto degli amici, e spesso sono loro a dirmi che determinate cifre sono troppo alte, o a farmi riflettere su determinate situazioni. Ho totale fiducia in loro, e resto convinto che una cosa è il calcio, ma l’amicizia viene prima di tutto.

Per quanto riguarda Fabio Iengo, invece, ci siamo lasciati senza alcun rancore e ci tengo a ringraziarlo per il lavoro svolto in questo anno e mezzo con me.

Ci siamo confrontati, abbiamo parlato e abbiamo capito che per entrambi sarebbe stato meglio voltare pagina.

Gli auguro tutto il bene possibile perché siamo rimasti in ottimi rapporti di amicizia: spero che questo lui lo sappia, e gli mando un abbraccio anche da qui.

Per quanto riguarda la costruzione della squadra del prossimo anno, prima di tutto voglio ringraziare tutti i giocatori per questa straordinaria cavalcata.

Alcuni saranno confermati, altri andranno via, ma ci tengo a dire che dal primo all’ultimo tutti sono stati favolosi, e sono convinto che non sarà facile riformare un gruppo come quello che abbiamo avuto quest’anno.  

Il calcio però è anche un’azienda, e le questioni di cuore non sempre possono avere la meglio: io devo fare le mie valutazioni, ma al di là di chi resterà e di chi andrà via io so che ho avuto la possibilità di lavorare con dei grandi uomini oltre che con degli ottimi calciatori.

Cercheremo di riconfermare una buona parte del gruppo e stiamo lavorando molto bene sui giovani, chiudendo alcune trattative con dei giocatori molto promettenti.

Ovviamente ci stiamo guardando intorno, ma la priorità ora spetta alle conferme.

Puntiamo a fare un campionato da vertice, e ad allestire una squadra competitiva che potrà giocarsela con qualsiasi avversario”.

 

Tornando a quest’anno, l’unica nota stonata della stagione è stata quella relativa alla scarsa affluenza di pubblico nelle gare casalinghe della Lupa…

“Non è bastato istituire l’ingresso gratuito allo stadio, purtroppo nel corso della stagione siamo stati sempre molto pochi, e sempre gli stessi. Non so cosa succederà il prossimo anno, né dove andremo a giocare.

Stanno circolando parecchie voci, ma posso assicurare che al momento non c’è nulla di deciso.

Mi piacerebbe se tutto fosse già definito, ma stiamo aspettando di capire cosa accadrà a Frascati dopo le elezioni: io vorrei restare qui, perché è qui che ho la mia attività commerciale, ma per farlo voglio e vogliamo delle garanzie perché la nostra intenzione è quella di fare calcio ad alti livelli e per farlo necessitiamo di una struttura che sia adeguata alle nostre esigenze. Se questo accadrà, ben venga, altrimenti ad oggi le alternative non ci mancano.

Ripeto però che la nostra speranza è quella di rimanere a Frascati, sperando di trovare un riscontro da parte del pubblico, quello che ci è mancato quest’anno. Sono fiducioso, devo dire la verità, però aspettiamo!”

 

Tra tanti punti interrogativi, quindi, resta una certezza: la mentalità vincente di Alessandro Virzi non cambierà con il passaggio dall’Eccellenza alla serie D…

 

“Questo è certo, anche perché a me perdere non piace e non riesco nemmeno a pronunciarla, questa parola.

In questo anno e mezzo sono stato abituato benissimo, perché con la Cynthia abbiamo perso appena un paio di partite e quest’anno nemmeno una: so che l’anno prossimo sarà diverso perché la serie D è un campionato molto difficile, ma pur non volendo essere presuntuoso dico che la mia squadra saprà giocarsela alla pari con ogni avversario.

Non dico che vinceremo, ma partire per arrivare secondi non è nella mia mentalità, quindi sono obbligato a pormi un obiettivo ed a cercare di raggiungerlo”. 

 

(Ufficio Stampa Lupa Castelli Romani)