A cura di Giovanni Crocé
FABRIZIO VALENTINI (PRESIDENTE CRECAS): “INUTILE DIRE CHI SIA PIU’ FORTE, DOMANI PARLERA’ IL CAMPO, NON CI SENTIAMO I FAVORITI”
LE NOSTRE TELECAMERE RIPRENDERANNO INTERAMENTE L’EVENTO PER POI RIPROPORVELO INTERAMENTE IN DATA DA COMUNICARE SUL CANALE 210 RETE ORO NEWS DEL DIGITALE TERRESTRE
FABRIZIO VALENTINI (PRESIDENTE CRECAS PALOMBARA): “LA NOSTRA FORZA VA ESPRESSA DOMANI ALTRIMENTI CI GIOCHEREMO TUTTO AGLI SPAREGGI MA SO CHE POSSIAMO FARCELA IN QUALCHE MODO”
Domani finale di coppa Italia di promozione dalle 16.30 al “Cecconi” di Monterotondo, occasione ideale per riprendersi dalla sconfitta di Bellegra-Olevano…
Le possibilità per salire in Eccellenza, dopo aver visto sfumare la chance di passare nella categoria superiore vincendo in campionato ora sono in numero molto finito e sono solo due, le sappiamo tutti, vincere domani, e con la Coppa quasi certamente ci sarà anche la promozione, oppure ci resterebbe ancora lo spareggio di Minturno, ma perchè fasciarsi la testa prima di essersela rotta. Io il gruppo lo vedevo sempre forte, unito e voglioso anche sette giorni fa quando abbiamo perso male in casa del Bellegra, poi sono prevalsi altri fattori, ma domani è una occasione per fare la storia di questa società, va dato anche più di quello che crediamo di avere, andiamo in campo e pensiamo pallone dopo pallone. Anche se devo dire alcune precisazioni sulla sconfitta di domenica scorsa…
Ci dica pure…
So benissimo che potrà suonare come una scusa o qualcosa di simile ma non lo è, io credo veramente che il Serpentara ha meritato di passare subito in Eccellenza perchè ha vinto sul campo e bisogna tutti accettarlo e ripartire subito, perchè nessuno ha così, subito, una nuova enorme possibilità di vincere un trofeo e passare in Eccellenza, certe volte perdi e sei subito fuori. Noi non abbiamo nulla da rimproverarci perchè per me il fattore ambientale, a Bellegra è stato decisivo, ho visto 5-6 ragazzi della Crecas, giocatori sempre in forma e concentrati, che hanno sofferto terribilmente il baccano, l’accoglienza “colorita” e a tratti aggressiva riservataci dal pubblico di casa. Ma sono tutte cose che ci stanno, lo sapevamo e adesso speriamo che il lato tecnico venga fuori giocando in campo neutro. Credo che abbinare tanta pressione ambientale alla forza di una squadra strepitosa come il Serpentara abbia contribuito a farci perdere male e giocare la più brutta gara della stagione. Ma domani deve essere tutta un’altra partita…
Tuttavia è difficile credere che giocatori di personalità ed esperienza come Calabresi abbiano sofferto l’accoglienza dei tifosi del Bellegra…
Ma infatti lui e pochi altri anzi, forse si sono caricati psicologicamente il doppio perchè sono elementi nati per dare il meglio in condizioni difficili, ma si gioca sempre in 11 e nessuno a certi livelli e per certi traguardi può predicare 90 minuti nel deserto, qua si lotta per primeggiare sportivamente su avversari molto attrezzati, ed il Guidonia è costruita come noi per vincere, ed avendo solo questa chance, darà più del massimo.
La conferenza stampa di presentazione della Coppa Italia è un evento voluto dalle due società e forse unico per la categoria della Promozione…
Volevamo, insieme al Guidonia, presentare degnamente l’evento e al contempo sottolineare che siamo tutti tesi alla vittoria ma che sia in ambito societario che tra tifosi noi e il Guidonia non dico che siamo gemellati, ma di sicuro i rapporti sono cordiali, poi ovvio, la madre degli stupidi è sempre incinta, ma da parte nostra le premesse saranno quelle di vivere una finale dura ma corretta, vorrei non ci fossero problemi nè fuori nè dentro al campo, la conferenza è stata fatta per questo…
Dovesse togliere due calciatori all’avversario, chi le piace del Guidonia?
Tutti sanno bene dalle nostre parti che noi in campionato col Guidonia abbiamo fatto pareggi all’andata e al ritorno, quindi contro le grandi squadre, e nei grandi appuntamenti loro sono bravi, credo che tutto il gruppo loro abbia valori di livello eccellente ma Vittorini e Marinelli saranno quelli che daranno la sterzata decisiva, se staranno bene, gli osservati speciali per me restano loro…
MARCELLO SMACCHIA (D.S. GUIDONIA): “LA FINALE PIU’ BELLA CHE POTESSI IMMAGINARE, MA NON DATECI PER SPACCIATI”…
La vostra forza è quella di essere arrivati fin qui, domani arriva una grande finale contro un grande avversario, siete pronti?
Stiamo bene, carichi e vogliosi, noi come loro avremo tutti a disposizione ed in quanto all’avversario nulla di preoccupante, si sa che se sei in finale giochi sempre contro un avversario fortissimo. Mi fa piacere che il comitato abbia accettato la mia richiesta di azzerare le ammonizioni dopo i quarti di Coppa così avremo la possibilità di avere tutti a disposizione e coinvolgere tutto il gruppo: se avessimo avuto 10 diffidati in semifinale qualcuno avrebbe perso la finalissima inevitabilmente e invece domani sia noi che loro saremo tutti disponibili, così si giocherà davvero ad armi pari e senza scuse, queste sono le finali che mi piacciono…
Di finali tese ne abbiamo viste, questa invece a tratti sembra intrisa nella cordialità…
Certo che si, ma forse anche perchè per rapporti lavorativi ed interpresonali il nostro presidente ed il loro si conoscono da anni al di fuori dal campo e questo aiuta a cercare di far rimanere tutto in un ambito più tranquillo fermo restando che i veri giocatori sanno giocare duro ma capire quando esagerano, non devono esserci scenate di nessun tipo, questa è la classica gara dove prima si è uomini e poi calciatori, e se si è più bravi degli altri si vince.
Vittorini e Marinelli rappresentano il vostro fiore all’occhiello, ma come sta la squadra?
E’ riduttivo dire che noi siamo quei due giocatori perchè c’è Borghi, c’è Aspridis in difesa, ci sono tanti ragazzi che amano questa maglia e hanno fatto sacrifici e tutti meriterebbero una vittoria perchè sono un gruppo di uomini da categoria superiore, ma anche dall’altra parte farei un torto se dicessi ad esempio che per me Pangrazi è il valore aggiunto, è normale che a una finale ci si arriva perchè tutti sono all’altezza. Ma di certo posso dire che in 10 anni da direttore sportivo è la mia prima finale e voglio viverla con passione ed emozione unica, un po’ di paura è naturale che ci sia, perchè chissà quante volte può capitare di giocare una finale di un trofeo, è una cosa fantastica vivere questa atmosfera.
Parlando del campionato, a un certo punto è parso che voi abbiate puntato da tempo però solo su questa coppa…
Le qualità della squadra sono note, puntavamo a fare bene e in alcuni tratti abbiamo creduto anche alla promozione diretta ma in questo girone, il C di Promozione, abbiamo ben presto visto che 5-6 squadre potevano legittimamente vincere il campionato e allora forse è stato naturale dedicarsi alla coppa anche perchè per le nostre caratteristiche nelle gare secche ci troviamo bene, per fare un gran campionato al netto di squalifiche ed infortuni ci vuole una rosa ampia e ricca di qualità e forse non abbiamo una panchina lunghissima, ma in Coppa spesso siamo entrati benissimo in partita.