A cura di Tia Colantuono
Dejà vu.
Può una storia durare appena 38 giorni? Dovremmo chiederlo a mister Centra, ex tecnico della Vis Artena, esonerato qualche giorno fa.
Ancora misteriose le cause dell’addio, di certo il rendimento in Campionato non era stato dei migliori, 5 punti guadagnati in altrettante gare giocate, tuttavia, sembrano essere non solo queste le ragioni che hanno spinto la società a richiamare sulla panchina della Vis Artena Mirko Granieri.
Un ritorno di fiamma fortunato il suo, che vale il passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia.
La Vis Artena ha infatti battuto per 3 a 1 il Ladispoli, attuale capolista del Girone A di Eccellenza.
Facce opposte della stessa medaglia: convincente in Coppa, sbiadita in Campionato.
Riuscirà Mister Granieri a dare colore ad un gruppo così disperatamente alla ricerca della salvezza?
“Dobbiamo essere ottimisti, uniti e coesi, solo così potremo superare questo difficile momento”.
Mister, cosa si prova a tornare sulla stessa panchina un mese dopo?
“Sono contento, ho sentito fin da subito la vicinanza dei ragazzi, il che mi fa molto piacere.
Il nostro legame deve assolutamente essere un punto fermo da cui ripartire”.
Dal momento che la questione sembra infittirsi, lo chiediamo a lei: Come mai Centra è stato esonerato?
“E’ una domanda che dovrebbe rivolgere alla società.
Le posso dire che sono stato ben volentieri disposto a tornare, non solo perché ancora sotto contratto, ma soprattutto per dimostrare che il mio è stato un esonero affrettato”.
Quanto è importante la vittoria conseguita oggi ai danni del Ladispoli?
“Fondamentale per il morale.
E’ un successo in rimonta, il che dimostra che siamo una squadra che può reagire, che può controvertere la rotta.
Non abbiamo giocato un buon primo tempo, ma nella ripresa abbiamo cambiato volto alla partita, siamo scesi in campo con un piglio diverso, abbiamo meritato di vincere”.
La Coppa Italia vi sorride, di certo non si può dir lo stesso del Campionato.
Come si riparte quando il “progetto” subisce una battuta d’arresto, una frattura che vale attualmente la coda della classifica?
“I nostri problemi in Campionato sono legati agli innumerevoli infortuni che ci stanno falcidiando, a cui si aggiunge quello di Romaggioli che proprio durante la sfida di oggi ha subito una fortissima contusione al petto per cui è stato portato con urgenza in ospedale.
Quando recupereremo tutti gli assenti sono certo che questa squadra potrà guadagnarsi la salvezza”.
Tra le squadre che hanno passato il turno c’è l’Albalonga, la vostra prossima avversaria in Campionato.
Che partita sarà? Riuscirete ad imporvi contro gli uomini di Gagliarducci?
“Credo che non si possa pretendere di conquistare punti per la salvezza contro una squadra rinata, forse tra le più in forma del girone, tuttavia, dobbiamo quanto meno provarci.
Dobbiamo assolutamente muovere la classifica.
Sulla carta non c’è partita, le assenze in tal senso non ci aiutano, ma non voglio alibi, avremo qualche possibilità soltanto se scenderemo in campo con la giusta concentrazione”.
Alla luce delle numerose assenze, a gennaio arriverà qualche rinforzo?
“Le nostre possibilità non sono ampie, opteremo per delle scelte mirate ed intelligenti”.
Se il vostro obiettivo per il Campionato resta la salvezza, in Coppa Italia avete qualche possibilità di giungere in semifinale?
“Teniamo molto alla Coppa Italia, anche se la nostra priorità resta il Campionato.
Arrivati a questo punto della competizione credo che ognuna delle 8 squadre possa ambire al titolo, è fuori dubbio però che ci siano società che a lungo termine possono reggere meglio entrambi gli impegni, noi forse non siamo tra quelle, tuttavia, ogni volta schiererò la migliore delle formazioni a mia disposizione, poi sarà il campo a decretare la migliore”.
Mister, un’ultima domanda: Cosa ha detto ai suoi ragazzi prima di scendere in campo?
“Li ho esortati a crederci.
Dobbiamo ripartire da quello che di buono avevamo fatto insieme, mi aspetto tanto da loro, solo con la voglia di vincere riusciremo a salvarci.
Sono tornato al mio posto in punta di piedi, anche se non sono mai andato via, ed intendo restarci, per riuscirci serve che tutti collaborino, il gruppo deve avere la meglio su tutto”.