A cura di Roberto Matrisciano
Promozione Girone C
Subentrato sulla panchina dell’ Unipomezia soltanto un mese fa, quando la squadra era in piena zona playout, Mario Isoni, con un passato da giocatore in Serie C e lo scorso anno sulla panchina della Vivace Grottaferrata, sembra aver già trovato il bandolo della matassa, conquistando sette punti in quattro gare, ma soprattutto restituendo un anima alla sua squadra, che, sembrava aver smarrito dopo il difficile avvio. Raggiunto dai nostri microfoni, il neo tecnico ci racconta il suo primo mese alla guida dei pometini.
Partiamo da Domenica e dalla vittoria con il Montespaccato.
” E’ stata una partita equilibrata, loro sono un ottima squadra e in attacco dispongono di giocatori davvero importanti, e non per niente hanno il secondo attacco del girone.
Noi abbiamo proposto un bel gioco, siamo stati propositivi, anche se i due gol nascono da due incertezze del portiere avversario.
Un successo nato ancora tra le mura amiche, mentre in trasferta la squadra soffre nel fare risultato, nonostante qualche buona prova ci sia stata.
La prossima sfida a Casalotti può rappresentare una svolta sotto questo aspetto?
” La differenza di risultati tra le partite interne e quelle esterne è sotto gli occhi di tutti.
Sicuramente quella di Domenica è una sfida determinante per dare continuità ai nostri recenti risultati, e per acquisire maggiore sicurezza quando giochiamo fuori casa”.
L’attuale posizione di centro classifica rispecchia il vostro valore?
” Per ora si, ma all’orizzonte ci sono molti margini di miglioramento.
Siamo una squadra giovane, ma c’è la possibilità di fare un buon campionato.
Non dico di poter arrivare tra le prime, ma ci toglieremo delle belle soddisfazioni”.
L’Unipomezia trasmette la sensazione di essere una società seria e organizzata, che sta facendo anche un buon lavoro a livello di settore giovanile.
Quanto è importante per un allenatore, sapere che alle spalle ci sia una struttura societaria valida e competente?
“Aiuta tantissimo, per un tecnico è una risorsa determinante poter contare sull’aiuto di dirigenti competenti o della proprietà stessa.
Il settore giovanile è davvero ben strutturato e organizzato, si sta facendo un grande lavoro.
Le faccio un esempio: il nostro Ds Andrea Bussi, ha avuto l’idea, l’intuizione di far giocare tutte le nostre formazioni, dai più piccoli fino alla prima squadra, in un unico modo.
Tutti scendono in campo con la stessa filosofia di gioco, in modo che quando cresceranno e cambieranno categoria, già avranno assimilato i movimenti da fare e in che modo giocare il pallone, indipendentemente dai nuovi compagni o dal cambio di allenatore”.
In stile Barcellona…
” Io non lo volevo dire per non sembrare troppo presuntuoso, ma è proprio su quello stile che vogliamo far crescere i nostri giovani.
Non è solo un discorso di natura tattica, non importa se 4-4-2 o 4-3-3, l’intenzione è quella di essere sempre propositivi per permettere ai compagni la soluzione più facile.
In poche parole è l’atteggiamento che deve fare la differenza.
Ritornando alla sua squadra, come ha trovato i ragazzi al suo arrivo?
“Senza nulla togliere al precedente tecnico, a livello mentale li ho visti un po demotivati, scarichi direi.
Ora la situazione è migliorata, si è ricreata quell’armonia che in un gruppo è fondamentale, aiutati certamente anche dai recenti risultati positivi.
E’ vero che in campo la differenza la fanno i giocatori, delle volte anche singolarmente, ma se non si ha quel giusto affiatamento non si va da nessuna parte”.
Mancano pochi giorni alla chiusura del mercato.
Quali giocatori avete ufficializzato finora? Si attende ulteriori movimenti in entrata?
“C’è stato il ritorno di Italiano, che ha giocato qui nella scorsa stagione.
E’ un attaccante importante, e con il Montespaccato ha subito fatto centro.
Stiamo trattando l’arrivo di un difensore centrale, dopodiché non so se ci sarà la possibilità di prendere altri calciatori, staremo a vedere”.