Un filotto di risultati utili che dura da oltre due mesi, un primo round di coppa con l’Alatri che ha fornito risposte convincenti ed un futuro prossimo che, calendario alla mano, potrebbe consentire ulteriori soddisfazioni in campionato.
Andrea Di Giovanni sa che il suo Montespaccato sta entrando nella fase decisiva della stagione, ma non è ancora venuto il momento di operare delle scelte definitive.
Il tecnico vuole che i suoi rimangano concentrati su entrambi i fronti.
Di Giovanni, ieri contro l’Alatri una vittoria convincente, ma con un lieve retrogusto di amarezza.
“C’è un po’ di rammarico, indubbiamente.
Per settanta minuti abbiamo giocato una partita meravigliosa, poi ci siamo rilassati ed abbiamo permesso ai nostri avversari, una buona squadra, di realizzare due reti.
Questo deve insegnarci che non bisogna mai mollare, anche se al ritorno partiremo comunque con un discreto vantaggio”.
Un successo che peraltro si incastona in un periodo assai felice, visto che da due mesi siete imbattuti.
Qual è stata la svolta?
“Io credo sia arrivata nel momento in cui ho avuto l’intuizione di cambiar ruolo a Teti, trasformandolo da centrocampista in punta.
Ci ha spostato tanto”.
Com’è arrivato a questa mossa?
“In mezzo al campo Luca non mi piaceva molto.
Avendo un fisico degno di campionati professionistici però, gli ho detto che mi sarebbe piaciuto provarlo lì davanti.
Lui aveva qualche titubanza all’inizio, ma le cose sono andate bene da subito ed ora segna praticamente un gol a partita”.
In campionato siete attualmente sesti.
Considerando che giocate nel girone più competitivo dei quattro, la posizione rispecchia il vostro reale valore?
“Io penso che l’ordine della classifica rispecchia gli investimenti.
Forse il Cedial può essere considerato una sorpresa, ma tutto sommato ci sopravanzano di soli due punti.
Il nostro percorso, fin qui, è stato meraviglioso per quello che può proporre una squadra in cui il più anziano è un classe 1991″.
Il calendario sembra venirvi incontro e fornirvi ulteriori possibilità di crescita.
Nelle prossime partite affronterete formazioni in lotta per non retrocedere.
“Queste sono le partite peggiori per noi, visti i punti lasciati per strada in passato con Casalotti e Torrenova, tanto per fare degli esempi.
Noi sappiamo rendere meglio, quando giochiamo con le prime della classe.
Sicuramente nelle prossime uscite ci giochiamo tanto, perchè è contro le cosiddette piccole che si fanno i punti decisivi per raggiungere un obiettivo”.
A proposito di obiettivi, con Città di Ciampino e Lepanto Marino che sembrano aver fatto il vuoto è già il caso di operare delle scelte?
“La mia opinione è che rinunciare a qualcosa in questo momento sarebbe da stupidi.
Penso che con una rosa giovane come la nostra non sia necessario fare turn-over.
Possiamo dire la nostra su entrambi i fronti, anche se chiaramente in coppa restano solo tre partite da giocare.
Se dovremo fare una scelta, lo faremo, ma non è ancora arrivato il momento”.
Nella lunga volata a due tra Città di Ciampino e Lepanto chi alzerà le braccia al cielo, a suo avviso?
“Io ritengo il Lepanto un’ottima squadra, ma penso che il Città di Ciampino sia nettamente superiore e che sia destinato ad arrivare primo.
Mi sorprende piuttosto che non abbia un margine maggiore rispetto agli avversari”.
Se potesse sottrarre un giocatore a Baiocco, quale sceglierebbe?
“Mi tengo i miei, anche perchè i suoi costano troppo e non potrei pagarli neppure se avessi la bacchetta magica (ride)…”.
Andrea Di Giovanni si sente ulteriormente maturato come allenatore negli ultimi mesi?
“Noi tecnici siamo praticamente costretti ad aggiornarci giorno per giorno.
Ogni domenica impari qualcosa in più dal tuo lavoro e da quello degli altri”.
Si sente pronto per cimentarsi in una categoria superiore?
“Sarei contento di avere una chance.
D’altronde, credo che sia corretto avere delle ambizioni.
Se la categoria superiore arriverà insieme al Montespaccato, ne sarò doppiamente felice, ma per il futuro non mi precludo nulla”.
C’è un tecnico che stima particolarmente?
“Sono molto “attratto” dalle metodologie di Francesco Punzi.
In passato l’ho visto all’opera molto spesso e lo stimo molto”.