GIAMPAOLO TIENE VIVO IL VILLANOVA, TIBURTINI E FREGENE ANCORA IN CORSA PER LA D

GIAMPAOLO TIENE VIVO IL VILLANOVA, TIBURTINI E FREGENE ANCORA IN CORSA PER LA D

Di Alessandro Bastianelli.

ECCELLENZA : VILLANOVA – FREGENE 1 – 0

VILLANOVA (4-1-4-1): Trinchera; Togna, D’Ovidio, Di Mauro, Santori; Graziani (35’st Petrella); Vitali (8’st Ramceski), Marini V. , Giampaolo, Marini L. (18’st Meloni); Neroni. A disp. : Rampi, Ranieri, Marchini, Prodan. All. : Cristiano Di Loreto.

FREGENE (4-2-4): Barraco; Zanette, Tafi (43’st Cardinali), Giustini (23’st Kalambay), Leone; Cerro, Le Rose; Nanni, Agostino, Panella (25’st Molfesi), Tabarini. A disp. : Esposto, Zappalà, Polito, Celi. All. : Paolo Caputo.

ARBITRO: Calvarese D. di Termoli. ASSISTENTI: Musumeci di Ciampino e Mari di Roma 2.

MARCATORI: 24’st Giampaolo.

NOTE: 1′ e 5′ di recupero; ammoniti Graziani, Santori, Barraco. Al 45’st espulso Leone per fallo su chiara occasione da rete.

Il faccia a faccia del Ferraris aveva i contorni del dentro o fuori, ma il palato dei tiburtini avrebbe comunque conservato un retrogusto di amaro, qualsiasi fosse stato il verdetto di questo mercoledì eccellente.

Un Villanova pragmatico e solido regola di misura il Fregene, apparso sotto tono rispetto all’entusiasmante percorso intrapreso due mesi fa, ma la vittoria rischia soltanto di far aumentare i rimpianti in casa biancorossa.

GRANDE AVVIO – Sotto il cielo terso e nel caldo di uno strano mercoledì, i tiburtini sanno di avere un solo risultato. Gli ospiti vorrebbero imbastire il proprio gioco in mezzo al campo, Le Rose e Cerro si rimboccano i calzettoni sin da subito, cercando di verticalizzare velocemente per le frecce lì davanti. Trinchera sente i brividi scorrere lungo la schiena al 10′, ma per sua fortuna la frustata di Panella si stampa sulla traversa.

Non si nasconde Paolo Caputo, ma Di Loreto è maestro nello sgozzare il gioco altrui. Tanta densità in mezzo al campo e veloci verticalizzazioni mettono a dura prova gli ospiti, fragili sulle fasce dove albergano gli under Zanette e Tafi. Proprio dall’esterno arrivano i primi squilli dei tiburtini, ma la precisione di Lorenzo Marini, ben imbeccato da Giampaolo, lascia a desiderare (‘8).

L’avvio diverte gli astanti al campo, Nanni interroga Trinchera (17′) con una gran bordata da fuori, accompagnata dai guantoni dell’ex artenese sopra la traversa, mentre Di Mauro, sfuggito a Zanette in arietta, grazia Barrago da due passi spedendo incredibilmente alto un gran suggerimento di Graziani da fermo (20′). Bene poi la difesa biancorossa sui due Marini, spreconi in rapida successione su altro grande invito di Graziani.

URLO GIAMPAOLO – Il gran caldo costringe le squadre ad abbassare i ritmi e a posticipare il duello finale nella ripresa.  Il Fregene abbassa la guardia, Santori ne approfitta per sguinzagliarsi sulla fascia e servire un gran pallone al centro a Vittorio Marini, disinnescato da un Barrago felino (8′).

Serve però l’esperienza per sbrogliare la matassa, ed ecco che Di Loreto si gioca la carta Meloni, mossa quanto mai decisiva. Bravo nel far salire la squadra, l’ex Cesena aprirà col contagiri per Neroni sulla destra, che conquista il fondo da dove scarica un cross teso e velenoso, non per Giampaolo però che lo appoggia in rete con eleganza; è il vantaggio dei padroni di casa.

La rete sveglia i protagonisti in campo, ma gli ospiti difettano in fase di rifinitura. Nanni riparte con velocità da centrocampo, Tabarini viene servito al limite ma il tiro a giro è “parato” dalla testa di Santori (35′).

TRINCHERA CHIUDE – Ma la parata decisiva la sfoggia Trinchera al 47′. Nanni ha sui piedi l’ultima occasione della gara, una punizione dal lato corto sinistro dell’area. La palombella è un invito troppo bello per Kalambay, che vola in cielo e stacca ma trova la fantastica risposta di Trinchera, distesosi in volo plastico a protezione del risultato.

Sarebbe stata una beffa per il Villanova, che oltretutto si era trovato in vantaggio anche di un uomo per la strana espulsione di Leone, cacciato due minuti prima per una rovesciata che, invece di colpire il pallone, stende Meloni lanciato a rete (45′).

E’ una vittoria importante, ma che rischia di lasciare l’amaro in bocca ai tiburtini. Alla luce dei risultati odierni, la sconfitta di domenica contro il Ladispoli (oggi fuori dai giochi per la sconfitta ad Acquapendente) brucia tanto e pesa ancor di più. Il Trastevere si è fermato, permettendo allo Sporting Città di Fiumicino di involarsi verso la D.

In tutto ciò spera ancora il Fregene, apparso oggi un po’ stanco. Ci può stare, considerando che i giovani di Caputo venivano da nove vittorie in dieci partite, ma adesso non ci si può più nascondere. Fra dieci giorni ci sarà Trastevere – Fregene, e se lo Sporting sembra avere un piede in D, per i play off è ancora tutto aperto.