VIOTTI SALUTA IL FUTBOL: “VADO AL SAVIO CON AMBIZIONI, L’ORANGE UNA PARTE DI ME”

VIOTTI SALUTA IL FUTBOL: “VADO AL SAVIO CON AMBIZIONI, L’ORANGE UNA PARTE DI ME”

Di Alessandro Bastianelli.

La fine di un’era può lasciarti amarezza, ma anche la consapevolezza di aver dato tanto e ricevuto tutto.

Dopo gli scossoni societari della scorsa stagione, il Futbolclub ha perso molti degli ingranaggi che nel corso degli anni furono parte di un meccanismo perfetto a livello organizzativo e tecnico.

Fra queste, anche Cristiano Viotti, preparatore dei portieri ed anche allenatore della Juniores e della prima squadra nel corso dell’ultima stagione. Il giovane allenatore, a cui il miracolo salvezza è riuscito solo con la Juniores Elite, si è speso ai nostri microfoni raccontando una scelta dolorosa ma inevitabile, a livello professionale.

“Lasciare il Futbolclub dopo sei anni mi fa ancora strano, ma la chiamata del Savio era irrinunciabile e davvero stimolante. Ho l’opportunità di misurarmi con un contesto degno di una professionista, dove allenerò tutti i portieri dell’area agonistica.

L’Orange resterà sempre una parte di me  aggiunge emozionato – capace di crescermi anche e soprattutto nelle difficoltà.

Arrivai a via del Baiardo a ventidue anni, ricevetti subito la fiducia da parte di tutto l’ambiente che mi mise in condizione di lavorare al meglio. I risultati sono arrivati anche nell’utlimo anno, pieno di problemi ma a suo modo eccitante, con il titolo regionale Allievi Elite, quello nazionale sfiorato e tanti portieri che adesso sono pronti a spiccare in volo verso i lidi più disparati, dal professionismo al dilettantismo regionale.

Penso a Nota: faceva la riserva all’Ostiamare ed in due anni con noi, oggi, si è meritato la chiamata di un club di Eccellenza (lo Sp. Città di Fiumicino ndr). Ringrazio tutti i dirigenti sia dell’era Bergamini che di quella Midulla perchè ho trovato un contesto sano e ben strutturato dove lavorare” .

Il legame più forte, Viotti, lo ha stretto con Roberto Baronio, il demiurgo di quell’Arancia Meccanica capace di arrivare in finale nazionale Allievi dilettanti, sconfitta soltanto dall’Alzano Cene.

Roberto è una persona con doti umane e tecniche rare. Ha percorso una strada con coraggio e metodo, arrivando a risultati sotto gli occhi di tutto. Merita anche di più di una U-18, gliel’ho sempre detto, sono sicuro che avrà la sua opportunità anche nel professionismo.

Ma non è stato l’unico con cui ho stretto un grande rapporto: vorrei dare i miei auguri anche a Massimo Augusto, andato alla Sampdoria, e a Paolo Ruggeri, adesso tecnico dei Giovanissimi Nazionali della Lazio.

Per noi il Futbol è stata una palestra e un luogo di crescita comune.

Ai colori Orange mi lega un affetto e un sentimento speciale, a loro devo questa grande opportunità che è il Savio.

Ho già cominciato a lavorare, la prima impressione è stata entusiasmante. Fiorentini è un gran personaggio, uno che sa come fare calcio, ma tutta l’organizzazione a via Norma è eccellente.

Sento che posso fare grandi cose – chiosa Viottie chissà, magari un giorno tornare a cimentarmi da allenatore, anche se preparare i “gatti” del futuro resterà sempre la mia missione”.