A cura di Roberto Matrisciano
Promozione Girone A
Una partenza vicina alla perfezione, primo posto in classifica e sedicesimi di Coppa Italia in tasca. La Compagnia Portuale, da diversi anni solida realtà del campionato di Promozione, mai come quest’anno sogna e ambisce allo storico salto di categoria. Per rendere raggiungibile il traguardo è stato chiamato a condurre il timone della squadra un tecnico del calibro di Massimo Castagnari, ex di Ostiamare e Civitavecchia. È proprio l’allenatore della CPC 2005 a raccontare alla nostra redazione le sue sensazioni riguardo a questo inizio di stagione e a quello che verrà…
L’inizio è stato dei migliori, primo posto in classifica e passaggio di turno in Coppa Italia.
Se l’aspettava una partenza così?
” Siamo partiti il 27 Luglio appunto per cercare di disputare fin da subito una grande stagione, e tra i dilettanti iniziare il ritiro nel bel mezzo dell’Estate non è certo una cosa comune.
L’unico neo fino ad ora è stata la netta e giusta sconfitta di Montespaccato, e non a caso a fine gara mi sono complimentato con gli avversari che hanno davvero giocato una grande partita.
Per il resto siamo stati perfetti, come ad esempio nella vittoria con il Fiumicino, che senza dubbio è un’ottima squadra.
In quella circostanza potevamo segnare molte più reti, e tutt’ora rappresenta la nostra miglior partita.
Molto importante è stata anche la vittoria in trasferta di Domenica scorsa in casa del San Lorenzo Nuovo, squadra che in casa sarà per tutti molto difficile battere”.
Nelle prossime tre gare il vostro calendario non sembra irresistibile, mentre Ronciglione e Santa Severa incontreranno anche avversari di alta classifica.
Può essere l’occasione per allungare?
” Domenica non penso ci saranno grandi stravolgimenti, tutte e tre abbiamo la possibilità di sfruttare il turno casalingo.
Lo dico spesso ai miei giocatori che il problema non è guardare a quello che fanno Ronciglione e Santa Severa, ma pensare a distanziare maggiormente le altre inseguitrici, quelle che per ora sono un po più attardate.
A Dicembre meno saremo li davanti e meglio sarà, il nostro obiettivo per ora è proprio questo.
Lo dico perché quest’anno la Promozione è una mini Eccellenza, è un campionato che paragono al massimo campionato regionale di dieci anni fa.
Non servirà solo la qualità per vincere, ma ci vorranno anche altri attributi per fare punti in trasferta, su quei campi davvero molto difficili da espugnare “.
Cosa determina questo innalzamento del livello, tale da poter paragonare un campionato di Promozione a quello di Eccellenza?
” I minori investimenti rispetto al passato fa si che dalla Serie D scendano giocatori importanti, e così è lo stesso per l’Eccellenza.
Giocatori che in passato hanno fatto la storia del nostro calcio regionale, o giovani emergenti, vanno tutti in cerca di quel progetto serio, che garantisca sicurezze economiche e di risultati.
Ultimamente in Promozione ci sono state e ci sono, tante società serie e ambiziose, che investono e creano dei progetti a lungo termine.
Ed ecco qui che un calciatore, anche se di notevoli qualità tecniche e con un passato importante alle spalle non ci pensa due volte a scendere di categoria se le premesse sono queste, facendo alzare e di non poco il tasso di difficoltà del campionato stesso, proprio come nella Promozione di questa stagione “.
Ritornando alla classifica attuale, ritiene che siano le tre squadre ora in vetta le più accreditate a lottare fino alla fine?
” Io dico di no, perché dobbiamo sempre aspettare le famose dieci giornate prima di cominciare a sbilanciarsi un po di più.
Fino ad allora il primato può essere determinato da tanti fattori, come ad esempio un calendario un po più morbido rispetto alle inseguitrici.
Per citarne solo alcune, io credo che squadre come Montespaccato e Fiumicino hanno i mezzi per essere competitivi per tutto il campionato anche se in queste prime giornate non sono state continue.
I rossoblu di Natalini hanno alle spalle una piazza importante e hanno un gran seguito di tifosi anche in trasferta, da noi erano davvero molti, e la cosa in questa categoria può darti quella carica in più che altri non hanno, perché non è una cosa facile e comune avere dei tifosi che la Domenica ti seguono fuori casa in un campionato come la Promozione.
Ma se davvero arriveranno fino alla fine le tre squadre che per ora sono insieme in testa alla classifica, prepariamoci ad un finale da brividi e in stile motomondiale, perché alla sedicesima giornata noi affronteremo il Santa Severa e all’ultima il Ronciglione “.
Capitolo Eccellenza.
Dopo esserci andata molto vicina in queste ultime stagioni, quest’anno sembra proprio essere quello giusto per la Compagnia Portuale.
Quanto realmente è possibile questo salto di categoria?
” Io dico che la Compagnia Portuale non deve correre o avere fretta, perché è una società giovane, che nasce come squadra amatoriale e che in pochi anni è riuscita ad ottenere grandissimi risultati che l’hanno portata a sfiorare l’Eccellenza.
È altrettanto vero però, che questa può essere l’occasione giusta.
Senza voler sembrare sfacciato, ma se la società punta su Massimo Castagnari come allenatore, Massimiliano Di Luca, che ha quindici anni di Astrea alle spalle, come vice allenatore, e allestisce una rosa di giocatori molto importante è chiaro che l’obiettivo sia quello di vincere.
Per noi questo è l’anno “x”.
O tramite il campionato o attraverso la Coppa Italia dobbiamo cercare di salire.
La coppa per noi è molto importante, rappresenta un obiettivo primario e a me permette di far giocare tutti e provare altre soluzioni.
Comunque, al di là di tutto, ritengo fondamentale che per fare un ulteriore salto di qualità la società prima o poi dovrà avere un propria casa, e di conseguenza avere un proprio settore giovanile.
Come riferimento abbiamo il Civitavecchia, che tra l’altro ci ospita al “Fattori”, che è riuscita negli anni a portare le sue categorie giovanili in Elite.
Noi dobbiamo ambire ad avere quel tipo di risorsa, e non ritengo assolutamente un possibile approdo in Eccellenza un punto di arrivo, anzi deve essere uno slancio per arrivare ad avere tutto questo che per ora ci manca “.