LO SFOGO DI PERCONTI: “CONTRO LA VIGOR IN ATTO LA MACCHINA DEL FANGO, QUALCUNO HA SUPERATO IL LIMITE..”

LO SFOGO DI PERCONTI: “CONTRO LA VIGOR IN ATTO LA MACCHINA DEL FANGO, QUALCUNO HA SUPERATO IL LIMITE..”

Di Alessandro Bastianelli.

Li abbiamo visti sudare, rincorrere un pallone e trionfare in due categorie regionali, cingendosi poi dell’alloro nazionale con la Juniores in un ameno pomeriggio di Giugno.

Adesso però anche in casa Vigor Perconti è tempo di programmare in vista della prossima stagione, ai cui nastri di partenza i blaugrana si presenteranno con i favori del pronostico in quasi tutte le categorie giovanili.

Così, indagando fra una pista di mercato e l’altra, abbiamo scambiato una chiacchierata con il Presidente del club che alberga e gioca a Via Igino Giordani.

Maurizio Perconti si è presentato lucido, attivo e giù ‘sul pezzo’, come si dice in gergo. Non quello giornalistico, ma quello figurato dove ogni uomo di comando staziona quando c’è da rimboccarsi le mani e lavorare.

Ma spunti per un pezzo editoriale, il buon Perconti, ne ha comunque forniti anche a noi. L’argomento prìncipe del periodo, il calciomercato, non lo fa sorridere, stavolta.

Il motivo sarà subito chiaro al lettore più paziente.

Presidente Perconti, buonasera. Smaltiti i postumi dei festeggiamenti, siete già al lavoro per la stagione 2016-2017?

Preferisco dire che non ci siamo mai fermati, qui il lavoro fra scouting, riconferme, ingaggi e cessioni non ci manca mai.

Diciamo che quest’anno però non abbiamo cominciato con i migliori auspici.

Cosa è successo?

Guardi, nel concreto ancora niente, sino ad ora.

Ma la verità è che c’è qualche società che quest’anno sta provando dei nuovi metodi per impedirci di fare al meglio il nostro lavoro.

Qui non si tratta più di leale e agguerrita concorrenza fra società, siamo arrivati al punto di rottura: è stata allestita una specie di ‘macchina del fango’ nei nostri confronti da parte di alcune società che hanno puntato i nostri giocatori.

Non è la prima volta che ci parlano male alle spalle, d’altronde abbiamo vinto alcuni trofei e non pretendiamo di stare simpatici a tutti, ma la scorsa settimana abbiamo oltrepassato il confine della decenza.

È successo un episodio in particolare che vi ha fatto reagire, oppure c’è dell’altro?

Le dico solo questo: negli ultimi giorni sono venuti da me trenta (e sottolineo, trenta) genitori a riferirmi di alcune telefonate ricevute da qualche illustre società del nostro circondario.

Telefonate che avevano come argomento prìncipe una fantomatica dissoluzione della Vigor Perconti, tirata in ballo al solo scopo di attrarre i nostri tesserati verso di loro. Sembra quasi che si siano messi d’accordo fra loro, questi dirigenti, nel ripetere a tutti i miei ragazzi la stessa litania: “andate via dalla Vigor Perconti perché è una società marcia, piena di ‘buffi’, hanno finito i soldi e fra poco li faranno solo chiudere”.

Di fronte a queste calunnie, cosa dobbiamo fare? Noi chiediamo soltanto rispetto alle altre società, rispetto del lavoro che facciamo e della passione che ci mettiamo.

Nomi ne vuole fare?

Chi ha lo sguardo attento avrà già capito, d’altronde la geografia calcistica del calcio romano è ben nota a tutti… ma stiamo ricevendo lo stesso identico trattamento anche da chi si trova in quartieri più lontani.

Siamo abituati da qualche anno a questa parte a sentire cattiverie sul nostro conto e sul nostro lavoro, ogni estate qualcuno se ne esce – fra stampa e addetti ai lavori – con qualche ‘soffiata’ circa una nostra eventuale chiusura, o mette in giro voce che non abbiamo soldi.

Sono stato sempre zitto, ma adesso sono veramente stanco. Basta, chiedo rispetto, esigo che queste calunnie non vengano più ripetute nei confronti della Vigor Perconti, che è una società sana formata da persone corrette, e nei riguardi della mia famiglia.

Come mai secondo lei c’è questo clima nel calcio giovanile laziale nei vostri confronti?

Guardi, quando noi non eravamo nessuno e perdevamo le finali regionali tutti gli anni, non abbiamo mai infangato il lavoro degli altri: ci siamo sempre messi a testa bassa per migliorarci, utilizzando il lavoro come unica arma per sfondare il dominio di chi vinceva allora.

Perché gli altri non fanno come noi, lavorando per conto proprio senza delegittimare ed insultare il progetto altrui? Le società che fanno così non hanno speranza di esistere e di combinare qualcosa di buono.

Io credo semplicemente che l’ambiente sia peggiorato assai rispetto a qualche anno fa e che, evidentemente, qualcuno pensa di poter prendere la scorciatoia della diffamazione per prevaricare sugli altri, invece di lavorare e basta.

Ma vendere un proprio prodotto ha regole diverse: si deve parlare di sé stessi, non degli altri, altrimenti il fango che lanci sugli altri è destinato a tornarti. 

Se i genitori dei ragazzi contattati da queste società si sono rivolti tutti a me confidandomi il contenuto delle loro telefonate, un motivo c’è: si fidano di me, conoscono la Vigor Perconti per la società seria che si è dimostrata in questi anni.

Sono anche queste le soddisfazioni che ti permettono di continuare a lavorare in serenità nonostante le calunnie di chi è invidioso..