A cura di Emanuele Rossilli
Dopo dieci giornate, i ragazzi di mister Miccio occupano la prima posizione a 27 punti ed hanno costruito un cospicuo vantaggio di 6 punti sulla seconda. Queste sono le note che suonano come musica alle orecchie del tecnico della Vigor che sarà sicuramente soddisfatto del lavoro svolto fino ad ora. In redazione abbiamo deciso di smettere di fare supposizioni e chiederglielo direttamente di persona. Gentilmente, il mister, ha accettato di buon grado.
Buongiorno, mister.
Siete primi a 6 punti dalla Lodigiani dopo 10 giornate. Vi aspettavate di occupare questa posizione in classifica, arrivati a questo punto del campionato?
“Non solo ce lo aspettavamo ma avevamo il dovere e il volere di starci. Il nostro compito ancora non è finito perché ora, e mi scuso se mi ripeto, dobbiamo e vogliamo rimanerci fino alla fine.
Ad inizio stagione eravamo speranzosi di far bene ma eravamo anche coscientemente attesi alla verifica del campo: il gruppo è nuovo e sono arrivati almeno 14/15 giocatori nuovi che, prima della preparazione, non si conoscevano. Avevamo l’ambizione e il desiderio di essere competitivi: da Vigor dovevamo farlo. Il gruppo ci sta dando questa soddisfazione. 6 punti sono un discreto bottino ma dobbiamo stare attenti ad essere continui perché un solo passo falso può rovinare tutto ciò che di buono è stato costruito fino ad oggi.”
Cosa ne pensa del vostro girone? Quali sono le squadre che teme di più?
“Credo che il girone parli abbastanza chiaramente. La squadra piu attrezzata secondo me per quanto riguarda la rosa o comunque che mi ha più impressionato è l’Urbetevere. Nei valori individuali e per come è allenata è veramente forte. Vanno comunque fatti i complimenti al cammino della Lodigiani. È una piacevole novità vederla occupare quella posizione e sicuramente è sintomo del lavoro duro e certosino fatto dalla società.
Oltre a queste due squadre che ci daranno sicuramente battaglia per la prima posizione, credo che Ciampino, Accademia e Carso siano squadre che potranno lottare fino all’ultimo per il 3 posto e che nella gara secca possono battere chiunque.”
Come si trova nell’ambiente “Vigor”?
“La Vigor per me è una questione di sentimenti. Quando io ho avuto il problema di Crotone era diventata veramente dura. La società, con l’opportunità che mi ha dato, è stata basilare per il mio cammino in questo lavoro. Mi hanno riaccolto a braccia aperte ed è stato bellissimo. Ad oggi ho un rapporto estremamente familiare con il presidente, i dirigenti e tutto lo staff. Per me, la Vigor Perconti, è un’ulteriore stanza di casa mia.”
Cosa ci può dire in vista dell’imminente prossimo turno, la trasferta con il San Michele e Donato?
“Cercheremo di fare la nostra partita secondo i nostri dettami tattici come abbiamo sempre fatto. Siamo sicuri sarà una gara complicatissima. In termini tecnici sarà una partita sporca dettata da grandi ritmi e tanto agonismo. Se non saremo pronti agonisticamente, i valori tecnici possono essere sovvertiti. Sara una verifica su quelle che sono le nostre ambizioni. Se riusciamo a portare via 3 punti anche in questo tipo di partite, allora vuol dire che, soprattutto mentalmente, siamo maturi per ambire al jackpot finale.”
Quindi la Vigor non si nasconde: l’ obiettivo finale è il primo posto…
“Quello è l’obiettivo e il sogno. Ciò che dobbiamo fare, se non succedesse, è arrivare alle finali. Centrare il primo posto è qualcosa di concreto ma rappresenta comunque la vetta della montagna: ogni scalata è sempre difficile e mai scontata.”




