Di Alessandro Bastianelli.
Un gol, una ruota ed una capriola per presentarsi, con in testa quella Lega Pro calcata già tante volte.
Francesco Morga si è presentato nel suo stile al Gravina, segnando il gol del provvisorio vantaggio alla sua prima da titolare contro il Trastevere. Un ritorno agrodolce nella Roma che, a livello giovanile, gli ha dato la possibilità di compiere il salto nei grandi grazie a due stagioni di alto livello con il Tor Di Quinto.
Il primo gol non è valso i tre punti, ma domenica i gialloblu possono già riscattarsi contro il Potenza, altalenante nei risultati e senza il partente Villa.
Francesco, esordio e gol per te da titolare con il Gravina, peccato che non sia bastato per la vittoria finale del big match.
«È stato un buon esordio da titolare nonostante il risultato.
Abbiamo fatto un grande primo tempo, seguendo la preparazione impostata in settimana. Loro hanno sfruttato gli episodi e ci hanno colpito nel loro momento migliore, abbiamo reagito chiudendoli negli ultimi dieci minuti ma forse era troppo tardi.
Gli episodi hanno sicuramente cambiato il volto della partita: peccato, perché l’avevamo preparata e iniziata benissimo, ma non dobbiamo scoraggiarci, siamo già pronti a ripartire».
Prime impressioni del tuo rapporto con il Gravina?
«Molto positive, sicuramente.
L’ambiente è vivo e passionale, mi ha impressionato vedere tutti quei tifosi venuti sino a Roma per seguirci, vanno soltanto ringraziati per il loro sostegno.
Ho avvertito questo entusiasmo sin da subito, per noi può fare la differenza in un girone dove ci sono piazze importanti come Bisceglie e Nocerina, con le quali ci giocheremo il campionato».
Sei arrivato in una squadra che ha tantissima qualità, dove avrai un ruolo importante, il finalizzatore d’area di rigore. Come procede l’intesa con Guadalupi e Cerone?
«Conoscevo Federico (Cerone ndr) per averlo affrontato diverse volte, Guadalupi ha qualità importanti, ma oltre a quelli che hai citato tu ci sono tantissimi ragazzi che stanno facendo bene in una squadra che ha grosse ambizioni.
Sono arrivato in una grande squadra che vuole vincere, e spero di dare il mio contributo da qui sino a fine stagione».
Sorpreso dal campionato del Trastevere? La inseriresti fra le pretendendi al titolo?
«Hanno una buona squadra, se sono lì in vetta c’è un motivo e lo stanno dimostrando.
Hanno entusiasmo e freschezza, ma il campionato è ancora lungo e il girone di ritorno sarà tutta un’altra storia.
Ma credo che se la giocheranno anche nel girone di ritorno, mi hanno fatto una buona impressione».
Nel tuo curriculum, c’è stata anche una parentesi qui nel Lazio, al Tor Di Quinto.
Parlaci di questa tua esperienza romana.
«Il Tor Di Quinto è stata una tappa fondamentale per me, il mio trampolino di lancio.
Mi ha permesso di fare tanta esperienza, anche con la Nazionale Dilettanti. Sono stati due anni che mi hanno lasciato tanta esperienza e soddisfazioni. Arrivai a Roma dopo gli Allievi Nazionali, Guarracino mi prese dopo avermi visto con il Catanzaro in un torneo.
Feci due campionati fra Juniores ed Eccellenza, segnando diverse reti e vincendo con la Juniores Regionale.
Ogni anno passo sempre a trovare patron Massimo Testa, gli devo molto, mi ha permesso di passare da una Juniores al Messina, che all’epoca era in Serie A».
Passano gli anni, rimangono le capriole. Come ti è nata l’idea di esultare così?
«Da ragazzo praticavo anche la ginnastica artistica, poi con il tempo il calcio ha preso il sopravvento e ho dovuto lasciare, però la ginnastica mi ha lasciato questa bella eredità (sorride ndr)».
Inutile chiederti dove vuoi arrivare con il Gravina.
«Il nostro obiettivo è chiaro e dobbiamo fare il massimo per raggiungerlo, sia per la società che per i tifosi.
Questo è un campionato di grande livello e vogliamo viverlo da protagonisti, siamo pronti a ripartire già domenica davanti al nostro pubblico.
Colgo anche l’occasione per salutare il direttore di Sportinoro, Raffaele Minichino, un mio caro amico che ho visto anche giovedì al Trastevere Stadium».