A cura di Bruno D’Artibale
La scorsa stagione il Sermoneta ha raggiunto una salvezza quasi insperata, e l’artefice principale di questa impresa è stato l’allenatore Giacomo Mercuri, che è stato ovviamente confermato anche per questo campionato.
Ed è proprio lo stesso Mercuri ad aver accettato di rispondere gentilmente alle nostre domande.
Buongiorno Mister,
Questa stagione è cominciata con il piede giusto. La salvezza sarà meno sofferta di quella dello scorso anno?
“Buongiorno a lei. Sinceramente lo spero, e visto come stanno andando le cose non credo che ci saranno problemi.”
La prossima partita è contro il Morolo. Cercherete di incrementare la distanza dalla “zona calda” della classifica?
“Sicuramente. Visto come sono andate le partite che abbiamo giocato fuori casa, a Morolo andremo per fare la nostra partita, così come abbiamo fatto a Pomezia,Artena e Cassino.
Se poi non ci riusciamo non dobbiamo farne un dramma,ma andremo lì per giocarcela.”
Può elencarci quali sono stati finora gli atteggiamenti positivi e quelli invece da migliorare,eventualmente, nella squadra?
“Per quanto riguarda gli atteggiamenti positivi è stato molto importante lo spirito di gruppo che c’è stato in tutti gli incontri; parlando invece di quello che c’è da migliorare sicuramente è il comportamento che abbiamo durante le partite casalinghe: finora ne abbiamo perse quattro.
Forse manca l’approccio iniziale alla gara perchè scendiamo in campo con troppa convinzione di vincere e poi accade il contrario.
Comunque il gruppo è formato da ottimi elementi,anche per quanto riguardo il mio staff; voglio evidenziare in particolare il lavoro che sta facendo il preparatore atletico Paolo Menegatti e anche tutta la dirigenza del Sermoneta.”
Ogni formazione ha tra le sue fila almeno un bomber e voi non fate eccezione. Un giudizio sulla stagione, fino adesso, di Pisano?
“ Pisano è un giocatore che sicuramente merita altri palcoscenici rispetto a quelli della Juniores; il suo problema riguarda il carattere perchè spesso gli capita di innervosirsi e non ragionare più in campo.”




