Di Alessandro Bastianelli.
Vittoria su tutta la linea per l’Ostiamare, sebbene con una stonatura finale.
E’ questo ciò che emerge dalla lunga giornata di oggi, passata dai dirigenti biancoviola fra l’Anco Marzio e gli uffici della Corte di Appello Federale.
Tema del ricorso presentato dai dirigenti era la squalifica dell’Anco Marzio per la gara contro l’Arzachena, dovuta ad alcuni cori ed ululati a carattere razzista effettuati da alcuni ‘tifosi’ dell’Ostiamare.
La dirigenza biancoviola, capitanata dal DG Baioni, è riuscita a far annullare la squalifica del campo. Contro l’Arzachena si giocherà a porte aperte, anche se la Corte ha comunque deliberato un aumento della sanzione da 1500 Euro a 1800 Euro.
Multa a parte, l’Ostiamare ci teneva particolarmente che si giocasse a porte aperte.
Il motivo? L’intero incasso della giornata verrà donato al reparto pediatrico dell’Ospedale Grassi di Ostia.
Grazie al ricorso, i 300 tifosi che avevano acquistato il biglietto in prevendita potranno assistere alla partita di domenica, esprimendo così la propria solidarietà verso i giovani pazienti del Grassi.
Secondo indiscrezioni, a convincere la corte della bontà del ricorso sarebbe stata la stigmatizzazione pressoché immediata della società rispetto ai cori indirizzati dalla tifoseria al calciatore del Rieti, Jerome Dieme, autore fra l’altro di una tripletta.
Lo speaker dell’impianto, d’altronde, aveva subito invitato i tifosi a smettere di intonare i cori, un fattore che è risultato decisivo nella vittoria del ricorso.
L’Ostiamare vince così il ricorso e giocherà a porte aperte contro l’Arzachena, permettendo così alla bella iniziativa di solidarietà di realizzarsi.
Nella speranza che gli ‘intelligenti’ che domenica scorsa si sono ‘distinti’ per un gesto così stupido, becero, idiota e di cattivo gusto, come solo un coro razzista può essere, la prossima volta terranno la bocca chiusa.