ADINOLFI: “MOROLO, NIENTE CALCOLI: A CARPINETO ROMANO SI VA PER VINCERE”

ADINOLFI: “MOROLO, NIENTE CALCOLI: A CARPINETO ROMANO SI VA PER VINCERE”

L’ultima settimana del Morolo è stata a dir poco gratificante.

I sette punti conquistati dai biancorossi hanno rialzato notevolmente le quotazioni dei biancorossi in vista di una salvezza diretta che, viste le mille difficoltà in cui si sta muovendo il club dall’inizio della stagione, rappresenterebbe la certificazione di un ottimo lavoro.

Mancano però altre sette partite da giocare e nella zona calda della classifica il Girone B di Eccellenza deve ancora emettere ogni verdetto.

Il tecnico Emiliano Adinolfi traccia la rotta che devono seguire i suoi per arrivare a destinazione senza patemi.

 

Adinolfi, nelle ultime tre uscite siete stati quasi impeccabili.

“Siamo molto soddisfatti, anche se un pizzico di rammarico c’è per il pari con il Ceccano nel recupero di mercoledi scorso.

Erano comunque impegni ravvicinati e per questo durissimi.

Non abbiamo fatto ancora niente però.

Mancano ancora sette partite alla fine e saranno tutte ad alta tensione”.

Nelle ultime giornate è stato assai prezioso il contributo in fase realizzativa di Colafranceschi, un giocatore che lei aveva già avuto ai tempi di Ceccano e che a dicembre ha fortemente voluto con sé.

“Sono stati gol pesanti i suoi.

Nelle partite precedenti aveva fatto ottime prestazioni, ma non era riuscito a trovare la via del gol.

L?apporto dei giocatori più esperti, come lui, Pistolesi e Rinaldi sarà fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo”.

Domenica prossima sfiderete un’altra concorrente diretta per la salvezza.

Che tipo di gara si aspetta di giocare a Carpineto Romano?

“Servirà una gara di carattere ed interpretata con grande fame di punti.

Non possiamo, nè dobbiamo fare calcoli.

Contro il Semprevisa dobbiamo cercare di vincere”.

Giocherete davanti ad un pubblico numeroso ed appassionato.

“Con i tempi che corrono non è frequente trovare tanti tifosi sugli spalti in questo campionato.

Sapremo che ci sarà un clima piuttosto caldo, ma non dobbiamo aver paura.

Anzi, questo per noi deve rappresentare uno stimolo in più”.

La presenza di squadre dal pedigree importante nei bassifondi della classifica a quali considerazioni la induce?

“Alcune di loro erano partite con altri propositi ad inizio stagione.

Mi riferisco, ad esempio, a Monte San Giovanni, Gaeta e Pro Cisterna.

I programmi poi cambiano e, come sempre, a dicembre le squadre vengono ridisegnate.

In fondo alla classifica è ancora tutto in gioco, anche se il Cecchina è leggermente staccato dal gruppo e vedo il Formia un po’ in difficoltà.

Occhio poi a dare per spacciato il Ceccano…”.

Oltre al vostro match con la formazione di Liberti, si giocherà un’altra sfida essenziale per i destini della coda della classifica.

Al De Fonseca si ritroveranno di fronte Cecchina e Formia.

“Le abbiamo affrontate entrambe di recente e non mi sono affatto sembrate squadre “morte”.

Non escludo colpi di scena”.

Domenica la Lupa Castelli Romani potrebbe già trovarsi nelle condizioni di festeggiare la vittoria del campionato con ben sei turni d’anticipo.

Troppo forti loro o mediocre il campionato?

“Una squadra che vince 23 partite su 27 ha senza dubbio dei grandi valori.

Credo vadano riconosciuti i loro meriti, perché in questo torneo sono presenti squadre molto organizzate come il Colleferro, l’Albalonga e lo stesso Lariano”.

C’è grande bagarre per la corsa ai play-off.

Chi vede favorito tra Colleferro ed Albalonga?

“A mio giudizio, il Colleferro ha grandissime individualità, mentre l’Albalonga è un collettivo più unito e compatto.

Non vedo una reale favorita, anche se il terremoto seguito all’esonero di mister Baiocco può avere conseguenze.

Penso che la lotta tra queste due squadre si deciderà solo nelle ultime partite, anche perchè entrambe sono attese da impegni molto duri”.

A poche giornate dalla fine del campionato, qual è il bilancio personale di Adinolfi?

“Penso che abbiamo fatto un buon campionato, anche se non era semplice, viste le tante difficoltà che abbiamo incontrato.

Nella fase iniziale del campionato abbiamo spesso giocato con cinque o sei under dal primo minuto e sono soddisfatto della crescita di questi ragazzi classe 1995 e 1996.

Domenica scorsa ha fatto il suo esordio anche Cantagallo, un ragazzo nato nel 1997.

Questi sono elementi che vanno letti con soddisfazione”.

E’ prematuro parlare di futuro?

“Le prossime sette finali saranno determinanti per stilare programmi.

Posso dire che a Morolo ho trovato una piazza molto importante.

Spero che il lavoro mio e del mio staff venga valutato positivamente dal club.

Certo, se la società mi chiedesse di restare, io sarei felice di proseguire il percorso insieme”.