Le ventuno reti stagionali avevano chiaramente suscitato l’interesse di numerosi club, anche di categoria superiore.
Nelle ultime settimane, alla sua porta avevano bussato San Cesareo e Ladispoli ed un timido segnale era pervenuto persino da San Giovanni Valdarno.
Alla fine, però, a prevalere sono stati l’affetto per la maglia ed il desiderio di riprovarci dopo una stagione esaltante, ma conclusa con un filo di amarezza per lo sfortunato epilogo del play-off con il Castelfidardo.
Albalonga e Mirko Forcina continuano il loro percorso insieme e nella prossima stagione proveranno a fare ancora meglio.
Classe 1992, l’attaccante romano è approdato alla corte di patron Camerini nell’estate del 2011 grazie ad un’intuizione dell’allora tecnico Francesco Punzi che aveva avuto modo di studiarlo approfonditamente, quando ancora vestiva la maglia del San Lorenzo.
La crescita di Forcina è stata costante fino all’esplosione dell’ultima stagione, quando ha saputo battere la concorrenza di un attaccante esperto come Bez.
La fiducia accordatagli da Lauretti è stata premiata da un robusto numero di reti e da un atteggiamento sempre positivo nei confronti della squadra.
Forcina ha avuto anche il merito di lavorare molto sul piano caratteriale ed ora può, a buon diritto, essere inserito nella ristretta cerchia dei grandi attaccanti della nostra regione.
“Ho deciso di rimanere volentieri con il mio vecchio gruppo, con cui questo anno ho rafforzato ancora di più il mio rapporto – ha dichiarato l’attaccante azzurro – Diciamo che ormai Albano è come una seconda famiglia per me.
E poi quest’anno con la società abbiamo un obbiettivo che la scorsa stagione abbiamo sfiorato: vincere il campionato e raggiungere la Serie D”.
Forcina non usa giri di parole ed il club sembra sulla stessa frequenza d’onda.
Il direttore sportivo Tomei è molto attivo sul mercato e, se le trattative con Scacchetti e Gamboni andranno in porto come appare più che probabile, l’Albalonga versione 2014/15 potrà disporre di un reparto avanzato deluxe.
