Come ipotizzato poche ore fa, l’Albalonga e Nerino Tabanelli si sono stretti ufficialmente la mano.
Da oggi, dunque, l’ex presidente della Vis Artena entra a far parte della famiglia azzurra, diventando direttore generale del club di piazza Monsignor Guerrucci.
E’ lo stesso Tabanelli a chiarire come si sia arrivati alla fumata bianca ai microfoni di Sport in Oro: “Era già un paio d’anni che Bruno Camerini mi manifestava la sua stima e mi diceva che mi avrebbe voluto al suo fianco.
Lui notoriamente è un sanguigno e probabilmente in me ha visto una componente razionale che può fare al caso suo.
Dopo sei anni nel calcio laziale mi sarebbe dispiaciuto molto mollare, perchè penso di aver acquisito una buona conoscenza di questo ambiente e la proposta del presidente mi ha lusingato.
Il mio ruolo sarà quello di direttore generale e dovrò coordinare le tre aree di cui si compone il club.
Giorgio Tomei continuerà ad occuparsi della prima squadra e della Juniores, Franco Rofena del Settore Giovanile ed Alessandro Bianchi della Scuola Calcio.
La loro presenza ed il loro pieno potere operativo e decisionale mi permetteranno anche di non recarmi al campo un paio di volte alla settimana, motivo per cui avevo dovuto concludere il mio rapporto con la Vis Artena.
Poco tempo fa, ho infatti ricevuto una proposta lavorativa extra-calcistica importante e che però mi obbliga a delle trasferte durante la settimana.
Ad Artena mi era impossibile conciliare gli impegni.
Qui la presenza di Giorgio, Franco ed Alessandro mi permetterà invece di assentarmi, quando non potrò farne a meno, potendo però stare più che tranquillo.
Con loro ci sarà sempre un confronto aperto e costruttivo”.
Il primo impatto con la nuova realtà è stato assai positivo.
“Ho trovato una buona organizzazione ed un bel piano di lavoro.
Credo che poche società dilettantistiche nella nostra regione possano contare su 240 iscritti nel settore giovanile e tante squadre distribuite tra Elite e Regionali”.
La prima uscita ufficiale di Tabanelli da dg dell’Albalonga arriverà nel prossimo week-end.
Impossibile non soffermarsi sulla prima squadra, attardata in maniera forse irreparabile rispetto al Colleferro capolista ed alla sua più prossima inseguitrice, la Nuova Itri.
“Ho avuto già modo di parlarne con Giorgio Tomei e Cristiano Gagliarducci.
Siamo consapevoli che le prossime nove partite dovranno essere interpretate da noi come fossero finali di Champions League e che tra noi ed il Colleferro ci sono altre due squadre super organizzate e guidate da ottimi tecnici come Nuova Itri e Serpentara, ma dobbiamo provarci”.
La stagione volge al termine, ma questo scorcio finale servirà comunque al dirigente romagnolo per prendere confidenza con la sua nuova casa.
“Abbiamo già stilato dei programmi per la prossima stagione.
Questi ultimi mesi mi serviranno per osservare e comprendere bene le dinamiche interne, in modo da essere pienamente operativo nella prossima”.
